DISPUTATA OGGI LA GARA SOCIALE DEI RINCO BOYSVecia Ferovia dela Val de FiemmeDopo la vittoria del 2007 un nuovo trionfotra i gruppi numerosi: 43 iscritti!Rinco, il bis è servito!

Nella classifica per società non c'è proprio gara, con i Rinco Boys (4° anno di fila sul podio) che doppiano i secondi classificati dell'Arcobaleno Carraro Team. Vinta un'altra MTB Merida, finita in sorteggio al simpatizzante Maurizio di Bolzano.

 

PAGINE SPECIALI DEDICATE ALLA VECIA FEROVIA 2008
Ancora un trionfo: i Rinco gruppo più numeroso
Gara sociale: il ritorno di The Doctor (con le classifiche)
Tutti gli altri premi della gara sociale
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Molina di Fiemme (TN), 03-08-2007. Di tutto, di più! Lo slogan Rai TV si presta veramente bene per descrivere l'incredibile giornata dei Rinco Boys in occasione della XII edizione della Vecia Ferovia, la gara di MTB che si disputa sul tracciato della ferrovia dismessa Ora-Predazzo, valida come gara sociale del Club. La carne al fuoco, come si suol dire, è davvero tanta: chip e pettorale dimenticato in macchina, crampi come se piovesse, ristori svuotati, cadute a raffica, un fotografo abbattuto, 10 punti di sutura (in due), una MTB vinta e ... ma forse è meglio andare con ordine!

Innanzitutto la splendida giornata ha fatto registrare un nuovo successo del nostro sodalizio nella classifica dei gruppi più numerosi, di cui narriamo in dettaglio nella pagina dedicata alla grande vittoria. Qui ci limitiamo a dire che è stato un successo travolgente, mai in discussione, e davvero meritato per un gruppo che ogni anno riesce a migliorarsi.

Sul fronte della gara sociale è stata forse l'edizione più emozionante e combattuta dal 2003 ad oggi, con Brücke (il favorito della vigilia, n.d.r.) al comando per quasi l'intero tracciato e Mauro The Doctor autore di un prodigioso recupero in discesa (a San Lugano aveva 45" di ritardo), con tanto di beffa in curva quando il biker di Povo stava già pregustando il 2° successo consecutivo. Bronzo per Walt, sempre costante ed affidabile, mentre a ridosso del podio non sono mancate le sorprese (vai alla pagina dedicata alla gara sociale).

Per quanto riguarda gli altri premi, da registrare la vittoria dell'Uomo Silente (più forte del dolore alle costole, n.d.r.) tra gli esordienti alla gara sociale (maglia verde del Premio Bociàzo) e dello sfortunato Gigi come ultimo socio giunto al traguardo (maglia nera del Premio Lumàz). Il sardo, però, è stato vittima di una brutta caduta, dai risvolti tragi-comici, con 5 punti per un tagli al braccio ed un fotografo abbattuto con la MTB! Tra i simpatizzanti, vittoria di Luigi di Mezzocorona nella categoria maschile (maglia azzurra), mentre per il 2° anno consecutivo la maglia rosa della miglior simpatizzante donna è rimasta vacante, non essendosi stata nessuna iscritta coi Rinco nella categoria femminile. Qualcuno, ricordando la performance di Franc(a) alla RincoBike dell'ottobre scorso, ha suggerito di impiegare il forte Rinco Onorario come iscritta donna dei Rinco Boys (tra l'altro ci farebbe fare un figurone!). Franco, però, come ricorderete, è convalescente con un dito rotto dopo la brutta caduta del 19/7 scorso a Folgaria e dopo i noti fatti di Terlago (gay con i piselli al vento sulla spiaggia, pedofili arrestati e zozzerie varie di contorno, n.d.r.), ha deciso che forse la parrucca è meglio che rimanga a casa, vuoi mai che la polizia lo scambi per un pedofilo in bicicletta! Cogliamo ad ogni modo l'occasione per augurare a Franco una pronta guarigione ed un veloce ritorno in sella (vai alla pagine dedicata agli altri premi della gara sociale).

Ma come accade ogni anno, a caratterizzare la "Vecia" non sono state tanto le performance dei vincitori, di cui si parlerà per una settimana o poco più, ma tutta una serie di aneddoti grandi e piccoli, alcuni dei quali rimarranno per anni nella memoria dei nostri soci, facendo fare grasse risate al solo ricordo di questo o di quell'episodio. Come dimenticare, ad esempio, i crampi di Givoli della prima edizione, con Maurizio Fondriest che passa lì a fianco a bordo del suo monovolume e dal finestrino aperto osserva tra l'impietosito e lo schifato il nostro biker (?) che con le gambe stese sul gard-rail urla come un matto? Oppure, l'anno successivo, la diarrea di Claudio lo Chef che disidratato dalle continue scariche è assalito dai crampi ad entrambe le gambe e dirige la bici verso gli infermieri appostati a bordo curva urlando "Prendetemi la bici, prendetemi la bici, ho i crampi"? O ancora, rimanendo in tema, come dimenticare lo squaraus di Barbapapà lungo la salita verso San Lugano, con il sacrificio del prezioso cappellino marchiato "Fassa Bortolo" in quanto sprovvisto di carta igienica? E gli arrivi del Carioca oltre le 4 ore con il vigile del fuoco del servizio scopa alle spalle e l'organizzazione che sta smontando ormai il gonfiabile dell'arrivo? Insomma la storia dei Rinco alla Vecia è davvero un romanzo di cazzate a non finire ed anche in questa edizione abbiamo aggiunto qualche capitolo.   

L'arruolamento di sua  Maestà

Emblematica di come ragionano i Rinco è la storia dell'arruolamento di Carletto, alias Sua Maestà. Da giorni vedeva gli amici in fermento per questa Vecia Ferovia e dopo varie insistenze ha alla fine ceduto al fascino della competizione e si è presentato dal Presidente per chiedere l'iscrizione. Il Presidente non c'era e così è stato Cecchi Paone a spiegare a Carletto il da farsi: prima la visita medica per ottenere il certificato, poi il versamento della quota di iscrizione. 
"Ma la bici ce l'hai?" ha chiesto Cecchi Paone al nuovo adepto
"No, non ce l'ho" ha risposto Sua Maestà
"Beh, non è un problema, la noleggiamo noi in un negozio di nostra fiducia"
"Ah, grazie, poi mi fate sapere quanto devo pagare"
"Tranquillo, ma sei allenato un po' ad andare in bici? Perchè sai, sono comunque 37 km e c'è un bel po' di salita da fare" ha chiesto prudente Cecchi Paone 
"Beh, ho fatto un po' di nuoto" è stata la risposta di Sua Maestà
"Arruolato, tu si che sei un vero Rinco!"

 Risultato finale? Carletto Sua Maestà ultimo assoluto nella categoria escursionisti, nella migliore tradizione dei Rinco Boys!!!


Sua Maestà taglia il traguardo sorridente in 3h e 47. Alle sue spalle solo la bici scopa, mentre i cronometristi
stanno smontando baracca. Una scena cui i Rinco, grazie alle performance del Carioca, sono abituati

 

Frà, ma dove hai la testa?

Che il nostro Vice-Presidente abbia la testa fra le nuvole è cosa nota, ma questa volta la sua sbadataggine ha rischiato davvero di costargli cara. Per la precisione 23 euro! Già, perchè il Frà stava per dover rinunciare alla Vecia Ferovia a causa della dimenticanza, in un sol colpo, del numero di gara e del chip rilevatore. La foto sotto ritrae un gruppetto di Rinco che dal parcheggio del campo sportivo di Ora si sta recando in via San Pietro, dove è posto lo start. Come si nota tutti hanno il numero attaccato la manubrio, tranne il Frà! Ad accorgersene è stato l'addetto al controllo concorrenti che quando ha visto il nostro rappresentante avvicinarsi al cancelletto gli ha chiesto: "Ma lei è iscritto?". "Certo che sono iscritto!" ha risposto sorpreso il Frà. "E il numero dov'è?" ha ribadito l'addetto "senza numero non puoi entrare". "Minchia il numero è rimasto in macchina!" ha esclamato il Frà che subito si è indirizzato alla volta del parcheggio. Il numero e il chip, però, erano rimasti nella macchina di Givoli, con il quale il nostro Vice-Presidente era salito da Riva del Garda. Nel frattempo Givoli era partito per Molina alla guida di un furgone (il biker abruzzese, infortunato, si è prestato come supporter, n.d.r.) ed era già qualche chilometro lungo la statale per Cavalese quando il Frà lo ha rintracciato per telefono chiedendogli di tornare ad Ora. Givoli ha dovuto fare inversione, tornare a valle e raggiungere il parcheggio per consegnare il chip ed il numero a quel rimbambito del nostro vice che di corsa ha raggiunto nuovamente il parterre, appena in tempo per partire con gli altri!


Frà, unico senza numero sul manubrio, si dirige verso lo start con The Doctor, lo Schiaccianoci e DD

 

I crampi di Cecchi Paone

Da un paio di stagioni ha ridotto al minimo gli allenamenti e in questa stagione in particolare pare sia salito in bici solo in occasione delle uscite ufficiali dei Rinco. Con queste premesse fare la Vecia diventa non arduo (perchè la Vecia si fa comunque, anche da zoppi), ma comunque impegnativo ed ogni modo bisogna dosare bene le (poche) energie. Cecchi Paone, invece, è partito come un caccia e complici il caldo, l'eccessiva sudorazione, la mancanza di fondo, dopo qualche km di ascesa è stato assalito dai crampi. Il Presidente e Giro, giunti di lì a poco, lo hanno ritrovato seduto su un tronco a bordo pista, senza casco, con i ciuffi alle 23, bianco come un lenzuolo, con una gamba tesa come un asse, mentre il roveretano con voce tremula e lamentosa diceva "C'ho i crampi, mi gira la testa, mi viene da vomitare". Praticamente un uomo finito! Il Presidente ha chiesto se se la sentiva di proseguire, altrimenti avrebbe organizzato un recupero con un furgone, contattando uno dei supporter in attesa a Molina. Cecchi Paone ha detto "Ora mi riposo un po' e mangio qualcosa, poi vedo. Se non va chiamo io per telefono, voi andate tranquilli". Il Presidente e Giro sono ripartiti e in successione altri Rinco sono poi passati a fianco del tronco dove Cechi Paone sofferente stava meditando se ritirarsi o proseguire. Ad ogni Rinco che si fermava doveva raccontare la stessa storia: "Mi sono venuti i crampi, mi girava la testa, mi veniva da vomitare", tanto che all'ennesimo racconto Cecchi paone si è rotto le balle ("Ma quanti cacchio ce ne sono ancora che devono passare e mi devono chiedere «Andrea cos'è successo?»") ed è risalito in sella alla volta di San Lugano. Il riposo è stato foriero di nuove energie, così Cecchi Paone è riuscito a completare la gara (3.06.24 il suo tempo), evitando l'onta di passare alla storia come il primo Rinco ritirato alla Vecia.


Cecchi Paone ancora ignaro della crisi che lo colpirà
sulla prima salita verso il Passo di san Lugano.

I sali del Savonèèèse

Tra gli esordienti assoluti della Vecia 2008 c'era anche Sergio il Savonèèèse, che quest'anno ha preso le ferie in un altro periodo ed ha così potuto partecipare alla sua prima gara sociale. Il biker ligure non aveva mai partecipato ad una competizione agonistica, per cui non conosceva molti di quegli "usi e costumi" che ci sono nelle gare. Tra questi, la distribuzione dei bicchieri subito prima dei ristori da parte dei volontari, per non far fermare il corridore in transito. Diciamo subito che noi Rinco non siamo certo biker della categoria "passo al ristoro, prendo al volo un bicchiere, bevo mentre pedalo, butto il bicchiere e proseguo senza fermarmi nemmeno un secondo".  Noi piuttosto siamo della categoria "ecco finalmente il ristoro, butto la bici in un angolo, cosa c'è da mangiare? ecco assaggio tutto, grazie signora, si anche la peperonata va bene, tiene lontani i crampi". Così, al primo ristoro di Doladizza, che per il Savonèèèse era il primo ristoro della vita visto che non aveva mai partecipato prima ad una gara in precedenza, quando un ragazzino con in mano un bicchiere  si è avvicinato al nostro biker in arrivo urlando "sali, sali" (riferendosi al contenuto del bicchiere, appunto dei sali minerali, mentre altri urlavano "acqua, acqua", oppure "the, the"), Sergio ha frainteso e pensando che il monello lo prendesse per il culo ha risposto piccato "Belìn, è un'ora e mezza che sto salendo, cosa mi dici ancora «sali, sali»". Non ci è voluto molto per capire che il ragazzo non stava affatto prendendo in giro il nostro biker, ma stava offrendo un bicchiere di sali minerali, pensando che il Savonèèèse fosse della categoria di cui sopra "passo, bevo al volo, ecc."). Invece Sergio, come del resto tutti noi, è sceso dalla bici, si è avvicinato al banco ed ha cominciato a spazzolare tutto ciò che riusciva ad arraffare, perchè non si dica mai che un Rinco ha avuto in corsa una crisi di fame!


Il Savonèèèse controlla la sua borraccia prima del via.
Sui sali minerali nascerà un simpatico qui pro quo
con un ragazzino al ristoro di Doladizza

Gigi centra un fotografo!

Ha davvero i contorni tragi-comici la caduta di Gigi nella discesa finale che conduce a Molina di Fiemme. Il biker sardo stava affrontando il divertente sentiero in single track che costeggia il torrente. Con lui c'erano Big Bobby e il Pajazo. Raggiunto il punto dove il tracciato presenta degli scalini naturali in pietra, Gigi si è divertito ad affrontarli in scioltezza, sottolineando con un forte "Hop!" ogni balzo. Hop una volta, Hop due volte, al terzo Hop la bici ha colpito una pietra ed è sfuggita al controllo del nostro portacolori. La sfortuna ha voluto che proprio nel punto in cui Gigi ha sbandato uscendo dal tracciato, c'era appostato un ignaro fotografo che doveva immortalare le performance dei concorrenti sui salti. Lo scontro è stato davvero tremendo, con il povero fotoreporter centrato in pieno dalla bici di Gigi, la macchina fotografica volata via nell'erba e i due  protagonisti che si sono trovati avvinghiati l'uno all'altro, come in una scena di sesso spinto, però con una bici in mezzo alle palle! Il Pajazo non sapeva se ridere o piangere, perchè la scena era davvero comica, ma al contempo si intuiva che potevano essersi fatti male, quindi è rimasto a distanza perchè, sono state le sue parole, "coma fai a soccorrere uno mentre gli stai ridendo in faccia?". Alla fine i due protagonisti si sono alzati da soli e il fotografo ha guardato Gigi dicendogli "Io ti ho fotografato e la tua faccia non me la scordo!". Siamo curiosi di vedere nei prossimi giorni se la foto è stat fatta proprio mentre Gigi si sta dirigendo a tutta velocità verso l'obiettivo! Certo che sarebbe uno scatto da incorniciare! Ad ogni modo Gigi, nella caduta, si è procurato un profondo taglio sotto il gomito ed è giunto al traguardo con il braccio che sembrava flagellato. Fortunatamente era solo un impressione causata dal sangue che ricopriva quasi tutto l'arto del biker sardo, poi dopo la disinfezione della ferita ci si è resi conto che la cosa era meno grave di quel che si pensava. Comunque sono 5 punti (non sulla patente, ma di sutura), proprio come Giaz, il Presidente di Non Solo Panza, caduto nello stesso punto e finito con un polpaccio sulla corona dentata, procurandosi anche lui un bel taglio. Entrambi sono stati curati prima nella tenda soccorso posta all'arrivo e poi condotti all'Ospedale di Cavalese dal nostro Supporter Maurizio.


Big Bobby e Gigi giungono al traguardo in oltre 3 ore e mezza, ma mentre il primo
sorride, il secondo è una maschera di sofferenza ed è piegato sul manubrio


Gigi alza il braccio ed appare una scena tipo "Passione di Cristo": una marea di sangue!


Subito condotto alla tenda soccorso, viene visitato dal personale sanitario


Dopo il lavaggio del sangue e la disinfezione della ferita si capisce che l'infortunio è
molto meno grave di quanto si pensasse. Un taglio, piccolo ma profondo, proprio sotto
il gomito. All'Ospedale di Cavalese gli saranno applicati 5 punti di sutura.


Ahiò che dolore! sembra dire il volto sofferente del biker sardo

Un uomo chiamato Olunder

Dopo aver vinto la MTB Merida al sorteggio di fine gara, il simpatizzante Maurizio ha voluto offrire a tutti i presenti un giro di birra. Raggiunto un bar lungo la SS ad Ora, il gruppo ha preso posto sui tavolini e sono partite le ordinazioni. Poiché eravamo in tanti e si faceva un gran casino, Cecchi Paone si è fatto dare dal cameriere il block notes dicendogli "Ci pensiamo noi, poi ti porto il foglietto". "Quanti la birra?" ha chiesto Cecchi Paone, "Quanti il radler?" e via a segnare sul foglio. Poi è arrivato il turno dello Schiaccianoci del Terminillo che per rimanere fedele al suo alias, non ha potuto bere una birra o un radler come tutte le persone normali del mondo, ma ha chiesto un HOLUNDER! "E che minchia è?" è stata la domanda partita da più parti della tavolata. "Succo di sambuco" ha risposto il reatino, sposato però con una gardenese ed ormai avvezzo a questi termini tirolesi. "Ah, vabbè" ha risposto Cecchi Paone che si è diretto all'interno del bar per consegnare l'ordine, dopo aver annotato "1 olunder", senza la h iniziale. "L'olunder non c'è" ha detto poco dopo uscendo dalla porta "se vuoi c'è il succo di lampone". Lo Schiaccianoci non era convinto, prima ha chiesto una lemon (tanto per rompere ancora un po' i maroni!), ma la lemon era finita (certo che pure 'sto bar, molto fornito èh?), allora si è deciso a prendere il succo di lampone! Poi qualcuno deve aver tirato una riga su "olunder", scrivendoci sopra lampone, ma la O di olunder dev'essere rimasta fuori e vicino all'1 sembrava che ci fosse scritto un 10, tant'è che dopo pochi minuti è arrivato il barista con un vassoio pieno di enormi bicchieri pieni di un liquido rosso e lo ha appoggiato sul tavolo. A questo punto lo Schiaccianoci ha preso il suo lampone e tutti gli altri Rinco che stavano già sorseggiando da un po' la birra o il radler si sono guardati e la domanda è stata unanime "ma gli altri 9 bicchieroni di lampone per chi sono?". Non ci è voluto molto per chiarire l'equivoco, ovviamente tra le risate generali e gli sfottò allo Schiaccianoci, poi il barista ha ammesso l'errore (ma era tutta colpa sua?) ed ha offerto i lamponi, visto che ormai erano preparati. Insomma, per colpa di quell'uomo chiamato Olunder ci è toccato bere 3 litri di sciroppo!

 

 

LE ALTRE IMMAGINI DELLA GIORNATA


Prima del via il Nonno dei Rinco, Taverna, avverte: "Ancòi g'hò 'na gamba!"


Come ogni anno i Rinco hanno profuso un grande sforzo sotto l'aspetto logistico. Ecco un gruppetto
di nostri soci davanti ad uno dei mezzi utilizzati per la trasferta, tutti sponsorizzati "TRENTINO"


Le lunghe operazioni di carico delle MTB sui vari furgoni.


The Doctor, Walt, Dori e Walander davanti al pulmino Ducato Panorama


L'Uomo Lavico posa vicino all'ammiraglia


Cecchi Paone, Gigi, il Garbo e The Doctor con un altro furgone. In totale i Rinco si sono mossi con
un Ducato Maxi, un Ducato Panorama 9 posti, un Renault Master 6 posti + vano carico, un mono-
volume Opel Zafira ed uno Ford Galaxy 7 posti, nonché una Ford Focus SW.  Che carovana !!!


Il Supporter Maurizio impegnato nella distribuzione dei pacchi gara con i numeri ed i chip


Il Merdatleta posa orgoglioso con la marrone. Per la prima volta un detentore del titolo ha
corso la Vecia Ferovia con la maglia di leader ei Rinco Boys in luogo della divisa ufficiale


Gianluca il Bagnino: è stato il primo Supporter della storia a partecipare in sella alla Vecia Ferovia


Per Sua Maestà un borraccia veramente ... reale!


Arrivano i Leoni di San Marco! El Pajazo (PD) e il Dori (TV), rappresentanti veneti dei Rinco Boys


Walt e Walander, grandi protagonisti nelle ultime edizioni della gara sociale, attendono l'ora X


Che gruppone! Rinco, NSP e relativi simpatizzanti hanno battuto ogni record! ( vedi poster)


Il gruppone si sposta verso la zona dello start


La nuova maglia RB spicca in mezzo alla marea di divise variopinte dei vari club


Quest'anno al via 1300 bikers. Un nuovo record per la Vecia Ferovia

LA GARA


Big Bobby lungo la salita


Giro nella zona di Castello di Fiemme


Sua Maestà nella discesa da Passo S.Lugano


Kriminal Bike sfreccia in discesa


Anche Baldazàr si esibisce in bello stile


Il Savonèèèse impegnato su degli scalini in pietra


Anche il Bagnino affronta l'ostacolo con cautela


Gigi sceglie il salto. Un secondo dopo atterrerà in faccia al fotografo!


La grinta del Dori all'arrivo di Piazzòl


L'arrivo dei sorridenti Bagnino e Cecchi Paone


L'arrivo di Willy e Baldazàr


Yoghi, alla sua prima "Vecia" arriva provato al traguardo


Che arrivo ... Presidenziale!


Un sofferente Gigi (caduto nel finale) taglia il traguardo all'ultimo posto: è suo il Premio Lumàz 2008
Big Bobby, che lo ha "scortato" dal punto della caduta fino all'arrivo, lo precede di soli 2 centesimi


L'ultimo assoluto del gruppo Rinco è Carletto, Sua Maestà, seguito soltanto dalla "bici scopa"

IL DOPO-GARA


Dopo la gara Brücke scherza sulle ragioni della "batosta" rifilatagli da The Doctor in discesa


In file per il pranzo i Rinco monopolizzano il territorio


Giaz ha così fame che in attesa del pasto si mangia ... il buono pasto!


Il Garbo (per lui 5ª Vecia come Supporter!) si gusta un gelato mentre fa la fila per il pranzo


Un momento del pranzo consumato, come sempre, tutti assieme sotto al tendone


Il Kanoista "annega" negli strauben la delusione per l'ennesima "Vecia" andata male


Walander, e dormire la notte?


Il Presidente riceve per il 2° anno consecutivo il trofeo del "Gruppo più numeroso"


Si ammira la bella MTB vinta come gruppo più numeroso.


Il gruppone si ritrova nella pineta per la premiazione della gara sociale e il sorteggio della MTB


Alvaro "consola" l'amico Gigi per la caduta. Le due "rocce" messe assieme vanno ben oltre il secolo!


Premiazioni 1: Gigi (Premio Lumàz) e l'Uomo Silente (Premio Bociàzo)


Premiazioni 2: Luigi (Locomotiva Azzurra) e Walt (Locomotiva di Bronzo)


Premiazioni 3: Brücke (Locomotiva d'Argento) e The Doctor (Locomotiva d'Oro)


Il podio completo della 6ª gara sociale dei Rinco Boys


Il trofeo "Locomotiva Mallet" (il 4° a finire nella nostra bacheca) viene esibito sulla bandiera dei Rinco