2ª
uscita "B & B" 2009
L'Az.
Agricola Moser
Sommario (clicca per accedere direttamente al capitolo):
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L'uscita verrà disputata venerdì 23 ottobre 2009 e sarà una tappa di "Bici & Bicèri" molto particolare perchè si visiterà l'Azienda Agricola Moser, fondata (assieme al fratello Diego) dall'indimenticato campione del ciclismo Francesco Moser. Oltre alla consueta visita guidata, quindi, ci sarà l'occasione di fare la conoscenza di quello che è stato un mito per tutti gli appassionati trentini (ma non solo) delle due ruote che, dopo aver abbandonato negli anni '80 l'attività agonistica, si è gettato nella nuova avventura con lo stesso impegno e la stessa dedizione che metteva in sella.
I successi di Francesco Moser sono talmente tanti che per elencarli tutti ci sarebbe voluta una settimana! Ci viene in aiuto, per chi fosse interessato, l'aggiornatissimo sito www.museociclismo.it dove è possibile trovare un elenco non completo ma assai esaustivo delle vittorie del campione di Palù. Il suo anno d'oro è stato sicuramente il 1984, quando centrò - tra gli altri successi - il record dell'ora (a Città del Messico), la Milano-Sanremo e il Giro d'Italia n.67, con la splendida cavalcata finale nella cronometro di Verona, conclusasi nell'Arena, grazie alla quale strappò la maglia rosa all'avversario francese Laurent Fignon. Ma le sue vittorie da professionista sono cominciate nel 1973, quando ancora 22enne conquistò il Col San Martino, proprio nella stagione in cui il fratello Diego (che successivamente fondò con lui l'azienda agricola) si apprestava ad abbandonare l'attività agonistica. In quell'anno, da esordiente, fece sua anche una tappa del Giro d'Italia. Ma la corsa che lo ha visto sicuramente grande protagonista è la Parigi-Roubaix (quella che si corre in parte su un durissimo pavè), dove ha conquistato tre vittorie consecutive nel '78, '79, '80, due secondi posti ('74 e '76) e due terzi ('81, '83). Da non dimenticare, infine, il titolo mondiale su strada di San Cristobal, in Venezuela (1977) e ben 4 titoli italiani, oltre ad una serie infinita di "classiche" e trofei d'ogni genere. Basti ricordare che con 273 vittorie su strada risulta tutt'oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi, quinto assoluto a livello mondiale.
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Fin dagli anni '70, quando il ritiro dall'attività agonistica era ancora molto lontano, Francesco Moser, originario di Palù di Giovo (terra di campioni delle due ruote ma anche di vino) fondò con il fratello Diego (ritratti insieme nella foto in basso) quella che all'epoca era una piccola azienda vitivinicola, preparandosi così con largo anticipo il "dopo-carriera".
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Nonostante gli impegni agonistici, Francesco Moser riuscì sempre a trovare il tempo per seguire - per quanto possibile - l'attività dell'azienda (nella foto in basso durante la vendemmia del 1980, assieme alla moglie Carla) e anno dopo anno la cantina cominciò a crescere e farsi apprezzare.
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A partire dalla fine del 1988, quando il 37enne Francesco abbandonò l'agonismo, l'ormai ex-campione si dedicò quasi a tempo pieno all'agricoltura, con qualche divagazione in politica (fu Assessore provinciale allo Sport e al Turismo per una legislatura) e, ovviamente, nella produzione di cicli con il suo nome.
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L'Azienda Agricola Moser si trova a Gardolo di Mezzo (TN), sulla collina a nord della città di Trento, in una splendida quanto panoramica posizione, con vista sulla valle dell'Adige. In questo caratteristico ed incantevole anfiteatro di vigneti si trova "Maso Villa Warth", antica dimora vescovile attorniata da un piccolo borgo finemente ristrutturato, dove vengono trasformate tutte le uve dell'azienda. Con appezzamenti dislocati nelle zone più vocate come Sorni per i rossi di corpo Cabernet, Merlot e Teroldego, Giovo per Müller Thurgau e Chardonnay base spumante, Maso Villa Warth a Gardolo di Mezzo per i bianchi Riesling, Moscato Giallo, Chardonnay, e per il rosso Lagrein, l’azienda riesce a produrre dei vini di particolare pregio che esaltano le caratteristiche di questa terra.
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(informazioni e immagini tratte dal sito www.cantinemoser.com)
Partenza
da Trento, da dove si imboccherà in direzione nord la pista ciclabile lungo
l'Adige. Raggiunta la foce dell'Avisio, in loc. Pont dei Vòdi, si virerà
verso Lavis, per poi raggiungere San Lazzaro di Meano, piccola frazione del
Comune di Trento dislocata sulla sponda meridionale del torrente Avisio. Dopo
una breve sosta davanti all'antica chiesetta (oggetto di un recente restauro),
con possibilità di riempire le borracce alla fontana della suggestiva piazzetta,
si imboccherà la salita in direzione di Meano, per poi deviare a sinistra sulla
strada che sale verso Camparta. La strada, costruita tra i terrazzamenti dei
vigneti, offre un bel panorama sulla Valle dell'Adige mano a mano che si sale di
quota. Arrivati a Camparta Bassa si passerà nei pressi di antichi molini ad
acqua, realizzati sulle sponde del rio Papa che scende dalla collina, per poi
proseguire la salita verso la frazione di Camparta Alta (m. 468). Da qui si
scenderà verso Gazzadina, per poi scendere ancora nella stretta valle del Rio
papa, tornando a Camparta Bassa. Dopo aver raggiunto la strada che sale a Meano
si proseguirà verso la frazione collinare di Trento, che verrà attraversata per
poi proseguire verso sud, in direzione di Gardolo di Mezzo. Poco dopo aver
abbandonato il paese si salirà ancora brevemente, percorrendo un tratto
dell'antica via romana Claudia Augusta Altinate, per giungere alle spalle di
Gardolo di Mezzo, dove si trova la Cantina Moser. Dopo la visita si farà rientro
a Trento utilizzando la pista ciclabile urbana che attraversa l'abitato di
Gardolo ed entra a Trento lungo l'asse di via Brennero.
Km complessivi: 28 - Andata km. 20 (dislivello in salita
m.400) - Ritorno Km 8 (dislivello in salita m.0)
Da Trento a Lavis si percorrerà la pista ciclabile lungo
l'Adige
Dopo aver raggiunto la foce dell'Avisio si virerà verso Lavis
Prima di cominciare la salita, breve sosta nella piazzetta
di S.Lazzaro, con l'antica chiesetta
Mano a mano che si sale si può ammirare un bel panorama
della val d'Adige
A Camparta Bassa, sulle rive del Rio Papa, si trovano
degli antichi mulini ad acqua
Il tratto finale dell'ascesa, in località Camparta Alta
Scendendo da Camparta si transiterà tra i vigneti
Dopo aver lasciato Meano si abbandonerà nuovamente la
strada asfaltata e si girerà a
sinistra su una carrareccia che sale sulla collina, inizialmente nel bosco, poi
tra i vigneti
La carrareccia è appena visibile tra la vegetazione
(freccia rossa)
Giunti sulla collina si gode un bel panorama in direzione
del Monte Bondone
Scendendo verso Gardolo di Mezzo si percorrerà un tratto dell'antica strada
romana
Claudia Augusta, tracciata nel I secolo
a.C. dal generale romano Druso
e in seguito
completata dal figlio, l’imperatore Claudio. La via partiva da Altino (nei
pressi dell'odierna
Venezia) e conduceva in Germania, passando per la Valsugana e la Valle
dell'Adige
La segnaletica che indica i passaggi sulla via Claudia
Augusta
Poco sotto l'abitato di Gardolo di Mezzo, ecco l'ingresso
dell'Azienda Agricola Moser
Prima di giungere alla cantina, l'ultimo sforzo con una breve salita!
Panoramica dello splendido complesso di Maso Villa Warth, dove si trova
l'azienda
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SITO WEB DELL'AZIENDA |
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