Uscita "B & B" d'autunno - stagione 2017
CANTINE MONFORT


Sommario (clicca per accedere direttamente al capitolo):

PRESENTAZIONE

La prossima uscita di "Bici & Bicèri", l'uscita "B&B" d'autunno 2017, verrà disputata Sabato 11 novembre sulle colline di Lavis e Trento nord. Meta della visita saranno le CANTINE MONFORT, a Lavis. 

 

 

LA CANTINA DA VISITARE

La cantina

LA STORIA DI MONFORT

Nel 1945 nonno Giovanni, mio padre e gli zii hanno creato la cantina Simoni a Palù di Giovo, in Valle di Cembra. A quel tempo l’attività era soprattutto di tipo commerciale, infatti si vendeva sia il vino prodotto con l’uva dei vigneti di proprietà che quello ottenuto da partite di uva acquistate da contadini della zona. Erano tempi molto diversi dagli attuali. Basti pensare che per portare il vino ai clienti dovevano essere utilizzati svariati mezzi di trasporto: il carro, il treno e poi ancora il carro di quanti ritiravano le botti.

La prima data significativa è stata il 1951 quando l’attività fu trasferita a Lavis. Questo fu un passaggio importante grazie al quale la cantina poté disporre di spazi più funzionali e dare avvio ad una piccola attività per la vendita all’ingrosso di mosto e vino ad altre cantine. Le varietà di vino che allora si producevano erano poche: Schiava e Merlot per i rossi e Nosiola per i bianchi. Sette anni più tardi, nel 1958, c’è stato il trasferimento nella sede che ancora oggi occupiamo. La cantina si dotò in quell’occasione della migliore tra le attrezzature possibili: torchi verticali, botti in legno nuove e vasche in cemento. Poi nel 1965, in seguito all’acquisto delle cantine di palazzo Monfort, l’azienda beneficiò di una nuova struttura in parte dedicata al deposito con vasche in cemento e in parte destinata a contenere le botti di rovere. Il 1977, infine, è stata una data determinante in quanto il testimone della cantina è passato a mio padre e, da lui, a mio fratello Michele e a me. Essere coinvolto in prima persona è stato senz’altro stimolante. Ancora da ragazzino aiutavo in cantina nel periodo estivo e durante la vendemmia, pensavo alle cose che avrei potuto fare se l’azienda fosse stata mia. Lo vedevo un lavoro creativo, ricco di emozioni. Il passaggio l’ho vissuto come una sfida, ma con l’entusiasmo di chi, pur consapevole delle difficoltà, affronta passo dopo passo una nuova avventura. Devo perciò ringraziare mio padre, che fin da subito ha creduto nelle mie capacità e mi ha sostenuto dando spazio alle nuove idee che volevo portare in azienda. Ha creduto in scelte ben precise, che a quei tempi potevano sembrare fuori luogo, ma che ora si sono rilevate vincenti.

Nel rispetto della tradizione e nella ricerca della qualità oggi portiamo avanti un progetto vitivinicolo e un’azienda famigliare fortemente radicata nel territorio. A metà degli anni Ottanta abbiamo capito di essere pronti per realizzare vini importanti e qualificanti e partecipare a tutte le fasi dello sviluppo del vino. E poi è stato ideato il nuovo marchio Casata Monfort che firma i vini più prestigiosi della nostra produzione. Nel 1994 c’è stata l’ultima grande ristrutturazione dell’azienda. È stato demolito l’intero interrato con le vasche in cemento ed è stata costruita una grande sala per contenere le cisterne in acciaio. Nel 1998, poi, ha preso avvio un’importante tappa commerciale. Ad un distributore abbiamo affidato la diffusione dei nostri prodotti sul territorio nazionale e cominciato a sviluppare i contatti con i partners di Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Svezia, Giappone, Svizzera, Austria, Russia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Olanda, Spagna e Polonia. Mi preme sottolineare che la crescita di un’azienda è il frutto di un lavoro di squadra, fatto di persone dinamiche e motivate. Il confronto in azienda, a volte animato, non manca. La condivisione degli obiettivi si basa innanzitutto sulla stima e la fiducia reciproca delle persone che, adesso o in passato, collaborano o hanno collaborato con me, ognuna con la propria preziosità. Crediamo che il futuro sia quello di portare avanti, con insistenza e determinazione, la forza del territorio. Siamo convinti che il futuro di un’azienda come le Cantine Monfort sia quello di distinguersi su progetti che portano avanti il territorio e le sue potenzialità. Per questo siamo impegnati con le varietà San Lorenzo e quelle che danno vita al Blanc de Sers, ovvero Valderbara, Veltliner e Vernaz. In particolare, quello del Blanc de Sers è nato come progetto di recupero di vitigni e piante nella zona di Serso, in Valsugana. La valorizzazione del territorio non è un discorso fine a se stesso. È un percorso complesso che coinvolge più parti: insieme alle Cantine Monfort ci sono i proprietari terrieri e i contadini. Nel corso del 2005 a San Lazzaro, vicino all’attuale sede, è stata ultimata la ristrutturazione del maso di famiglia che ha preso il nome di Maso Papa dal rio Papa che gli scorre vicino. Collocato in posizione favorevole, il maso dispone di un bel polmone di vigneti. A Maso Papa abbiamo realizzato una sala di rappresentanza per le degustazioni e gli eventi promossi sul territorio come attività eno-gastronomiche, seminari, convegni ed iniziative culturali e un mini appartamento da dedicare a foresteria. Vogliamo dare un segno tangibile dell’attenzione che portiamo alla comunità e trasmettere alla gente la dinamicità e la passione che ci contraddistinguono. Per questo teniamo molto ad essere presenti in prima persona a iniziative diversificate che, solo in apparenza, esulano dai nostri interessi principali. Nel rispetto delle nostre peculiarità è nostra intenzione confrontarci con il mondo dell’arte e della cultura, proporre momenti diversi e non solo conviviali. Siamo convinti che questo sia il modo migliore per veicolare la filosofia della nostra azienda. Vino come cultura insieme a tanti altri progetti. Vogliamo interagire con la nostra gente, ribadire la nostra sensibilità alla cultura del riflettere e del dialogo. Il vino è un prodotto naturale, un prodotto della terra: non è una cosa fredda, c’è del lavoro. È un’arte che ogni produttore esercita esprimendo la propria personalità, unicità e passione. Noi vogliamo valorizzarlo nel maggior rispetto possibile dell’ambiente e dell’uomo. La quarta generazione, con Chiara e Federico, è già entrata in azienda con grande entusiasmo, passione e voglia di far crescere quella “vigna” che è stata piantata ormai 70 anni fa. Vogliamo affrontare il mercato con una nostra identità ben precisa e puntare sulla specificità del territorio, lasciare un’impronta.

(informazioni e immagini tratte dal sito http://www.cantinemonfort.it )

 

Contatti:
CANTINE MONFORT
Via Carlo Sette 21, 38015 
Lavis
- Trentino Alto Adige - Italia
TEL: +39.0461.246353 
FAX: +39.0461.241043


 

 

I PRODOTTI DELLA CANTINA

Clicca per accedere alle pagine dedicate ai vini dell'azienda ...

Linea CASATA MONFORT


Linea TRENTODOC



LINEA TERRE DEL FHON


 

 

(NB: informazioni e immagini tratte dal sito http://www.cantinemonfort.it  )

 

L'ITINERARIO IN MTB

L'itinerario, che partirà da Lavis, si sviluppa su due colline: quella di Lavis e quella di Meano. Dal centro di Lavis ci si dirigerà inizialmente verso nord, imboccando la vecchia via medievale che risale la collina. Passando fra i vigneti, si transiterà per Maso Spon e Maso Spiazzol, punto più settentrionale del tour. Da qui si tornerà verso sud, passando sulla strada alta dei masi, con passaggio per Maso Toldin e Maso Paierla, dove inizierà la discesa che porterà a Maso Clinga. Da qui si raggiungerà nuovamente il centro del paese di Lavis, per poi attraversare l'Avisio, raggiungere la loc. di San Lazzaro ed iniziare la seconda parte dell'itinerario, sulla collina di Meano. Salendo lungo il Rio Papa, si raggiungerà Meano, per poi proseguire fra i vigneti a monte del paese e raggiungere Gazzadina. Da qui si scenderà poi a Camparta, con alcuni passaggi molto panoramici, per arrivare nuovamente a San Lazzaro e fare rientro a Lavis, dove si chiuderà il percorso "ad 8" di 17 km.

....La mappa
(clicca sull'immagine per accedere al tracciato sulle dettagliate mappe di OpenMTB)

...
La panoramica 3D

...
L'altimetria

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

................... scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

Alcune immagini del tracciato


Il centro di Lavis, dove partirà l'itinerario


La vecchia strada medievale che risale la collina di Pressano


Da Pressano, si proseguirà in salita verso la collina


Passando fra i vigneti, si salirà verso maso Spon


Passaggio a maso Spon, con la strada che passa sotto la costruzione


Salita da Maso Spon verso Maso Spiazzol


Sui alterneranno passaggi nel bosco a passaggi fra le vigne


Maso Spiazzol, giro di boa del tour


Da Maso Spiazzol si tornerà verso sud, sulla strada alta dei masi


Passaggio per Maso Toldin


Prosecuzione verso Maso Paierla


Da Maso Paierla, discesa fra le vigne, in direzione di Maso Clinga


Nei pressi di Maso Clinga


Da maso Clinga, sempre fra i vigneti, verso Lavis


La collina vitata


In vista di Lavis


Nuovamente nel centro storico di Lavis


Attraversamento dell'Avisio, sul vecchio ponte di ferro


L'Avisio


Salita verso Meano


La collina di Meano


Passaggio nel centro di Meano


Da Meano verso Gazzadina


Anche qui, passaggio fra le vigne


Masi nei pressi di Gazzadina


Gazzadina


Discesa verso Camparta


La segnaletica dei percorsi collinari


Discesa sulla antica strada romana "Via Claudia Augusta"


Masi di Camparta


Panorama sull'Avisio


Fra i vigneti di Camparta


Vista su Lavis


Discesa
verso San Lazzaro


La vecchia chiesetta di San Lazzaro, prima di tornare a Lavis

LINK

SITO WEB DELLA
CANTINA

SITO WEB DELLE
STRADE DEL VINO
DEL TRENTINO


  

IL PORTALE TURISTICO
DELLA PIANA ROTALIANA