Uscita "B & B" di primavera - stagione 2016
Az. Agricola MASO ROVERI

Nelle terre dell'Enantio




 

INAUGURATA OGGI, CON UNA BELLA PEDALATA A CAVALLO FRA IL TRENTINO E IL VERONESE, LA STAGIONE BIKE 2016. STUPENDA GIORNATA DI INIZIO PRIMAVERA (ANCHE SE DECISAMENTE FRESCA IN OCCASIONE DEL VIA!) E PERCORSO MOLTO SUGGESTIVO. POI - AL RIENTRO - LA VISITA ALLA AZ. AGRICOLA "MASO ROVERI", CON DEGUSTAZIONI E RISTORO.

 

19/03/2016 - E' stata inaugurata oggi, a meno di una settimana dalla chiusura del "programma neve", la stagione bike 2016 dei Rinco Boys. E se 6 giorni fa i Rinco stavano camminando con le ciaspole ai piedi a 2700 metri di quota, in un paesaggio decisamente invernale, quest'oggi sono saliti in sella in un contesto davvero primaverile.

L'itinerario, molto suggestivo, si è sviluppato nella Bassa Vallagarina, fra le province di Trento e Verona.

22 km con dislivello quasi nullo (solo qualche rampetta qua e là ...), in una giornata che al mattino si è presentata decisamente frizzante (6-7° al via, in una zona ancora in ombra), ma che appena è uscito il sole si è fatta davvero mite. 

Al termine della pedalata c'è stata la visita all'Azienda Agricola Maso Roveri, ubicata in loc. Vò Sinistro, nel comune di Avio. Ecco i dettagli ...

 

La prima "B": la Bici ...

 
L'itinerario - di circa 22 km - è iniziato da Maso Roveri, situato sulla collina sopra Vò Sinistro, nel comune di Avio. Da qui si è imboccata una bella e panoramica strada interpoderale fra i vigneti, in direzione nord, per poi scendere al fiume Adige, in loc. Vò Sinistro. Il toponimo "Vò" (come peraltro quello dei "Vodi", sul torrente Avisio), deriva dal latino "vadum", ovvero guado, in quanto all'epoca romana, in questo punto, vi era l'attraversamento dell'Adige per passare da una sponda all'altra. Raggiunta la loc. Vò Destro, in destra Adige, si è saliti verso la frazione di Sabbionara, dominata dal bellissimo castello della nobile famiglia dei Castelbarco, oggi di proprietà del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano). Dopo aver raggiunto la parte alta del paese, è stata imboccata una bella e panoramica strada che passa fra i terrazzamenti vitati ed antichi muri a secco, raggiungendo il capoluogo Avio. Da qui, dopo un tratto sull'antica via Romana ed una breve visita alla chiesa romanica della Madonna della Pieve (qui info), risalente un'epoca compresa fra l'VIII e il X secolo d.C., si è scesi nei vigneti posti a valle della SP 90, proseguendo verso il veronese. Dopo essere tornati a monte della provinciale ed aver percorso un tratto ancora su sterrato, si è giunti nella frazione di Mama d'Avio, dove si è entrati in Veneto. Da qui, infatti, è stata imboccata la nuova ciclabile realizzata dalla Provincia di Verona lungo il canale Biffis (che deriva le acque dell'Adige, ad uso idroelettrico), arrivando fino a Belluno Veronese, punto più a sud dell'itinerario. Da qui è iniziato il rientro verso nord, dapprima percorrendo strade sterrate lungo l'Adige, poi tornando sulla ciclabile del canale Biffis, fino a Mama d'Avio, dove è stata fatta una sosta al cippo di confine fra il Tirolo e la Repubblica di Venezia (recante la data del 1754). Da lì, con una deviazione fra i vigneti per aggirare il cavalcavia autostradale chiuso per lavori, si è passati un'altra volta in sponda sinistra dell'Adige, raggiungendo il vecchio borgo fluviale di Borghetto, dove un tempo c'erano il porto e la dogana fra Italia ed Austria. Da Borghetto si è quindi proseguito fra i vigneti lungo l'Adige, fino alla loc. Masi di Avio, da dove si è rientrati a Mos Roveri, chiudendo l'anello.
 
 
....La mappa
(clicca sull'immagine per accedere al tracciato
sulle dettagliate mappe di OpenMTB)

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La panoramica 3D

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L'altimetria

 

 

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................... scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

Le foto della pedalata


Il ritrovo, poco prima delle 9:00, è direttamente a Maso Roveri

Quando saliamo in sella, poco dopo le 9:00, la zona è ancora in ombra e fa decisamente freddo
 
Ci avviamo su una strada interpoderale, in direzione nord
 
La strada attraversa alcuni terrazzamenti
 
Pedalando fra gli antichi muri a secco, proseguiamo verso Vò Sinistro
 
Dai vigneti, scendiamo verso l'Adige, arrivando a Vò Sinistro
 

Nel centro del piccolo borgo sul fiume
 

In sosta al semaforo del sottopasso ferroviario, a senso unico alternato
 
Arriva il nostro turno e passiamo sotto la linea ferroviaria del Brennero
 
Attraversiamo l'Adige
 
Anche la zona del fiume è ancora in ombra
 
Sull'altra sponda c'è Vò Destro
 
Passando sotto la strada, proseguiamo verso il centro della frazione
 
   
Una sosta davanti ad un curioso locale ...
 
Un albero innestato con due diverse specie, offre una fioritura bicolore
 
Da Vò Destro proseguiamo verso Sabbionara
 
Il sottopasso autostradale è decisamente ... basso!
 
Il cartello dice m.1,70. Se c'era Dorty errano c....
 

Quando arriviamo alle porte di Sabbionara, siamo in pieno sole
 
Entriamo nella frazione aviense
 
Saliamo verso il centro
 
Una sosta in piazza
 
Proseguiamo in salita, fra le strette viuzze del paese
 
Sarà, questa, l'unica salita del nostro itinerario
 
Arriviamo nella parte alta del paese
 
Percorriamo ora una bella e panoramica strada fra i vigneti
 
Da quassù si gode di un bel panorama sulla bassa Vallagarina
 
Ora si punta verso sud ...
 
Alcuni tratti hanno il fondo in acciottolato
 
Dopo un po' di saliscendi, arriviamo al punto più elevato
 

Ora inizia il tratto in discesa
 
Di nuovo sui ciottoli
 
Arriviamo ad Avio
 
Entriamo nel centro storico del capoluogo
 
Imbocchiamo via Romana, realizzata sull'antico tracciato della Claudia Augusta
 
Attraversiamo il centro storico
 
La strada procede "in trincea" fra due alti muri in pietra
 
Usciamo da Avio, raggiungendo la parte meridionale del paese
 
Qui troviamo la chiesa della Madonna della Pieve, di epoca romanica
 

La chiesa pare sia stata costruita fra l'8° ed il 10° secolo d.C.


I bellissimi interni, con le volte affrescate
 
   
Particolari delle navate laterali e dell'abside
 
Dopo la breve visita, ripartiamo. Il cerchio arancione indica, sulla parete rocciosa del
Monte Baldo, la "Grotta dei Preèri", una grossa cavità naturale dove pare si rintani
l'orso nel periodo del letargo invernale. Uno dei vini di Maso Roveri prende da quel luogo
 
Con lo zoom si apprezzano meglio le dimensioni della grotta


Scendiamo verso la parte bassa della valle
 
Proseguiamo fra due alti muri
 
Ora il sole è alto e la temperatura è decisamente mite
 
Attraversiamo il canale Biffis, che deriva le acque dell'Adige per uso idroelettrico
 
Arriviamo alla SP 90, la "Destra Adige"
 
Dopo aver attraversato la strada, proseguiamo fra i vigneti
 
Passiamo su sterrato
 
Selfie
 
Ora ci troviamo praticamente al centro della valle
 
Giusy e Christian
 
Passiamo vicino ad un elegante maso agricolo
 
Il percorso si snoda a zig zag sulle stradine agricole
 
Arriviamo nei pressi dell'autostrada
 
Il gruppo avanza fra i vigneti
 
Risaliamo verso la SP 90
 
Percorriamo, incolonnati, un breve tratto della provinciale
 
Arrivati ad un elegante capitello, si svolta a destra, lasciando la SP 90
 
Si sale nuovamente verso la costa a monte della strada
 
Riattraversiamo il canale Biffis
 
Ora proseguiamo nuovamente su sterrato
 
La strada procede in falsopiano
 
Una sosta per ricompattare le fila
 
Si prosegue mantenendosi alti fra i vigneti
 
Ora si scende verso Mama d'Avio, visibile laggiù, davanti a noi
 
Ancora caratteristiche stradine fra muri a secco
 
Attraversiamo il piccolo borgo
 
Ripassiamo il canale Biffis

Qui entriamo in provincia di Verona
 
Imbocchiamo la ciclabile realizzata sulla sponda del canale
 
Proseguiamo verso sud, sulla comoda pista asfaltata
 
Big Bobby e Landini
 

La segnalazioni all'intersezione con strade aperte al traffico veicolare
 

L'ennesimo attraversamento del canale Biffis
 
La ciclabile prosegue in sponda destra, su un vecchio tracciato stradale
 
Arriviamo a Belluno Veronese, il punto più a sud dell'itinerario
 

Vista del paese, sotto le pendici del Baldo
 
Da Belluno Veronese, scendiamo su una sterrata verso la campagne sottostanti
 
Lasciamo correre le mtb sul compatto fondo della strada bianca
 
Mara, oggi in mtb
 
Attraversiamo un ruscello
 
Alessandra chiude la fila
 
Il piccolo corso d'acqua, con lo scioglimento della neve in quota, è bello gonfio
 
Nei campi si iniziano a vedere i colori della primavera


Ora torniamo verso nord, costeggiando il fiume Adige

 
La comoda strada procede pianeggiante fra i campi ed il fiume
 
Qui, a differenza che in Trentino (dove gli austriaci, a metà 1800, rettificarono il fiume
per costruire la linea ferroviaria del Brennero), l'Adige ha ancora gli argini naturali
 
Alessandra con Lucky Luke e Briz
 
Virata verso ovest e passaggio sopra l'autostrada
 
In cielo, nemmeno una nuvola !
 
Scendiamo dal cavalcavia, tornando verso la SP 90
 
Per raggiungere la provinciale superiamo un ripido strappetto
 
Raggiunta la strada, proseguiamo verso nord per qualche centinaio di metri
 
Poco più avanti riprendiamo la ciclabile lungo il canale Biffis
 
Ripercorriamo a ritroso il tratto fatto poco prima
 
Arriviamo nuovamente a Mama d'Avio
 
Con una bretellina, la ciclabile scende verso la SP 90
 
Raggiungiamo la strada, al confine fra le province di Trento e Verona
 
   
Qui troviamo uno storico cippo, datato 1754, che segnava il confine di Stato fra il Tirolo
(vedasi faccia nord, con l'Aquila) e la Repubblica di Venezia (faccia sud, con il leone alato)
 
L'edificio che ospitava la dogana austriaca
 

Poiché il cavalcavia autostradale è interrotto per lavori, dobbiamo fare una deviazione
 
Ci dirigiamo verso nord, entrando nei campi
 
A zig zag fra i filari dei vigneti ...
 
Sotto le pergole
 
Arriviamo al piccolo sottopasso
 
Superato l'ostacolo dell'autostrada, proseguiamo verso Borghetto
 
Ancora fra le vigne
 
Proseguiamo verso la ciclabile "Adige"
 
Arrivati alla ciclabile, dobbiamo salire sull'argine
 
Scene da ciclocross ...
 
Il riposo dei "veci"
 
Riprendiamo a pedalare sulla ciclabile lungo l'Adige
 
Lucky Luke si diverte nei prati sotto l'argine
 
Ripassiamo il confine per l'ennesima volta
 
Il piccolo paese fluviale di Borghetto, lembo più meridionale del Trentino


Entriamo in paese


Da qui inizia il rientro verso nord

Nella piazza dell'antico borgo fluviale
 
Un affresco sul muro di una casa ricorda una scena di inizio '900, quando il
porto fluviale di Borghetto era anche un porto di confine. La scena ritrae due
guardie doganali, una con la divisa italiana ed una con la divisa austriaca
 
Percorriamo al via principale del paese
 
Uno stemma su un portale, dal quale emerge la storica vocazione enologica della zona
 
Lasciato il paese, si prosegue fra i campi lungo l'Adige
 

Anche Maso Roveri ha alcuni vigneti in questa zona
 
Dopo un tratto su sterrato, torniamo su asfalto
 
Proseguiamo costeggiando la ferrovia, in alto sulla destra
 
Dalla ferrovia, scendiamo nuovamente verso il fiume
 
Per un tratto si pedala sull'argine


Giusy e Christian

Arriviamo al ponte che si consentirà di superare la ferrovia
 
Saliamo sulla ripida rampa "a chiocciola"
 
Sul ponte
 
Raggiungiamo la vicina SS12


Attraversata la strada, imbocchiamo l'interpoderale a monte della statale

Arriviamo in vista di Maso Roveri
 
Raggiungiamo il maso, da dove siamo partiti un paio d'ore fa
 
Qui si chiude l'anello di 22 km. Adesso si passa alla seconda B: i Bicèri ...
 
 
 

La seconda "B": i Bicèri ...

Dopo aver parcheggiato le nostre MTB, ci buttiamo con piacere nella 2ª parte del programma B&B. La seconda B, infatti, sta per Bicèri e così, dopo la "fatica" in sella, arriva l'atteso e gradito momento eno-gastronomico. Ad attenderci, davanti alla cantina, c'è Antonio, uno dei tre fratelli Anzelini che negli anni '80 - dopo un'esperienza come mezzadri - decisero di avviare una propria attività, acquistando i terreni in loc. Roveri (toponimo che deriva dalla presenza di un bosco di querce).

Maso Roveri è una caratteristica azienda agricola a conduzione famigliare, con una produzione quantitativamente limitata, ma dove viene riservata una grande attenzione alla qualità dei propri vini. Antonio inizia il suo racconto dal vigneto, spiegando l'antica vocazione enologica di queste terre, il cui vino è citato dallo storico romano Plinio il Vecchio che nel I secolo d.C., nel suo "Naturalis Historia", scriveva "hoc est vitis silvestris quod vocatur oenantium", "è una vite selvatica che viene chiamata enantio". Già, l'enantio, il vino tipico di questo lembo del Trentino, uno dei pochissimi vitigni autoctoni della nostra terra. Fino agli anni '80 veniva chiamato "lambrusco a foglia frastagliata", ma gli studi del prof. Mario Fregoni dimostrarono che non vi era alcuna affinità genetica con le altre specie di lambrusco presenti in Italia, per cui si adottò un nome caratteristico e distintivo, scegliendo l'antico nome latino che Plino aveva citato nei suoi scritti. 

Dalla campagna si è quindi passati nella piccola struttura produttiva, dove avvengono le fasi di lavorazione e affinamento (sia in botti d'acciaio inox che nelle barrique di rovere), nonché l'imbottigliamento.

Per quanto riguarda i vini, oltre al citato Enantio, Maso Roveri produce - fra i rossi - gli internazionali cabernet e merlot, il regionale lagrein ed il blend "Piam Ros" (ovvero Piano rosso, un toponimo locale riferito ad un pianoro sopra la montagna, dove un tempo di andava a raccogliere l'erba, che nel periodo estivo diventava giallo-arancio), frutto dell'unione di enantio, cabernet e merlot. Per quanto riguarda i bianchi, invece, l'azienda propone i classici chardonnay e pinot grigio, affiancati dal moscato giallo (tipico della Valalgarina) e il blend "Preeri". Infine, anche uno spumante rosè, il Rosa delle Alpi, il cui nome è dedicato al rododendro, caratterizzato dalla vinificazione solo con uve rosse di enantio.

Il ristoro è stato curato dall'agritur "dai Menegheti" di Sabbionara d'Avio (qui info), che ha proposto una selezione di salumi di produzione propria, formaggi del caseificio di Sabbionara (fra cui il caprino), una gustosa giardiniera e una "insalata russa" con verdure di propria produzione.


Agritur
Dai Menegheti
Via Morielle, 45 - 38063 Sabbionara (Avio, TN)
Tel: 0464 684646

Ecco - ad ogni modo - le immagini della visita in cantina e della degustazione .

 

Le foto della visita


Il Presidente con il sig. Antonio, uno dei 3 fratelli Anzelini, che gestiscono l'azienda
 
  
Raggiungiamo il vicino vigneto
 

Qui inizia l'interessante excursus storico sull'azienda e sui vini tipici della zona
 
Una delle storiche vigne di Enantio, il vino autoctono della bassa Vallagrina
 
Le pergole vicino al maso
 
La stròpa
 
Dopo le spiegazioni in vigneto, passiamo nella zona produttiva
 

Antonio ci illustra il procedimento di lavorazione
 

Particolare della macchina per l'imbottigliamento
 

Le botti d'acciaio inox
 
Nella bottaia, dove avviene l'affinamento in legno
 
    
Alcune barrique con impresso il nome del vino
 
Dopo la visita alla zona produttiva, è ora di passare agli assaggi
 
Approfittando della bella e calda giornata, il buffet è stato preparato all'aperto
 
Iniziamo dallo chardonnay
 

Il buffet è stato curato dall'Agritur "dai Menegheti"
 

Iniziamo a servirci
 
Che bel piattino !
 
Assaggiamo due bottiglie dello stesso vino: una del 2014 e una del 2015
 

Bancomat degusta ...
 

Il Camoscio in estasi ...
 
Per la visita si è aggiunto anche Cipollino, assente alla pedalata per alcuni acciacchi
 
(ab)buffet
 
L'atmosfera si fa sempre più allegra ...
 
Un affresco di Maso Roveri, sulla parete dell'edificio
 
Si passa ai rossi
 


L'etichetta dell'Enantio raffigura la linea della montagne guardando verso sud
 
Antonio mesce ...
 
... e il Camoscio non perde un colpo !

Rosso rubino ...
 
Proseguono le spiegazioni
 
E' l'ora dei dolci: torta di mele
 
La pastiera, il tipo dolce pasquale napoletano, portato da GigaBike
 

Con i dolci assaggiamo il Moscato Giallo
 

Questo vino, dallo straordinario bouquet profumato, è adattissimo ad accompagnare i dolci
 

Cipollino in degustazione
 
Si mangia e si beve ...
 
    
... e poi si inizia a ridere, fino alle lacrime (!!!)
 
  
No comment !
 
Lasciamo un ricordo sul libro degli ospiti
 

Il messaggio dei Rinco Boys
 

In negozio per gli acquisti
 
    
C'è chi prende il bigliettino small e chi ... il "biglietto Big"
 
 
La consegna della "maglia marrone"
Come ricorderete, all'elezione del Merdatleta 2015 (lo scorso novembre), Cipollino era
assente e passò alla storia come la prima maglia marrone consegnata in contumacia
 
Così la consegna della maglia è avvenuta alla prima occasione utile. Cioè ... oggi!
 
                    
Le fasi della vestizione ...
 
Oooooh, adesso sì che ti riconosciamo !
 
E oltre alla maglia, c'è la "merdaglia"
 
Pensavi di essertela scampata eh?
 

CIPOLLINO - MERDATLETA 2015
 
  

... alla prossima!

 

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LA PAGINA DI PRESENTAZIONE DELL'USCITA

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CANTINA

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DEL TRENTINO


  

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