Uscita "B & B" di primavera - stagione 2019
Cantina Aldeno

 


 

16/03/2019 - E' stata disputata oggi, a cavallo fra il comune di Trento e l'Alta Vallagarina, l'uscita primaverile del programma Bici & Bicèri che - come ormai da tradizione - apre ogni stagione delle due ruote dei Rinco boys. In mattinata c'è stata la tranquilla pedalata (circa 25 km) fra i frutteti della Destra Adige, seguita dalla visita guidata con degustazioni presso la Cantina di Aldeno. 

L'itinerario in bike ha visto i Rinco pedalare nei campi strappati all'acqua nella metà dell'800, grazie ai lavori di bonifica della Valle dell'Adige, avviati dal governo austriaco contestualmente alla costruzione della ferrovia del Brennero (1859). Il fiume, in quell'occasione, venne rettificato e dotato di argini rialzati, quelli che in tedesco erano chiamati Damm, da cui il termine dialettale trentino Tòm (de l'Ades). Ancora oggi, dalle foto satellitari e dalle mappe, si possono scorgere le vecchie anse del fiume, grazie alla conservazione delle antiche strade arginali, dall'inconfondibile profilo curvo.

25 km con dislivello praticamente nullo, pedalando in scioltezza fra vigneti e meleti, nonché lungo l'argine dell'Adige, toccando il comune di Trento (a nord) e quello di Besenello (a sud), oltre che il comune di Aldeno, paese più settentrionale della c.d. "Destra Adige".

Dopo la pedalata - invece - ci sono stati la visita guidata ed la degustazione presso la struttura della Cantina di Aldeno, una delle più antiche cantine sociali del Trentino, fondata nel 1910, quando il Trentino era ancora una terra dell'impero asburgico.  Ecco i dettagli ...

 

La prima "B": la Bici ...

 
L'itinerario inizia da Aldeno, da dove si scende verso la piana dell'Adige. Percorrendo stradine interpoderali, alcune delle quali costruite sui vecchi argini del fiume Adige (rettificato nel 1859 in occasione della costruzione della ferrovia del Brennero), ci si sposta in direzione nord, entrando nel Comune di Trento. Arrivati nei pressi di Romagnano (punto più settentrionale dell'itinerario), ci si sposta verso est, in direzione di Mattarello. Raggiunto il fiume Adige, si imbocca la strada arginale destra (sterrata) e si scende verso sud per un lungo tratto, fino al ponte di Besenello (punto più a sud dell'itinerario). Qui è stato fatto un fuori-programma rispetto all'anello previsto, allungando fino al Bicigrill di Nomi per una ... pausa caffè (5 km in più, fra andata e ritorno). Rientrati al ponte di Besenello, utilizzando strade interpoderali fra le campagne, si risale verso nord, fino a raggiungere Aldeno, dove si chiude l'anello di circa 20 km (+5 per il fuori programma).
 
 
....La mappa
(clicca sull'immagine per accedere al tracciato sulle dettagliate mappe di OpenMTB)

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La panoramica 3D

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L'altimetria

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

................... scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

Le foto della pedalata


Il ritrovo è nel cortile della Cantina Aldeno, prima delle 9:00


L'emblema della cantina, sulla vetrata a specchio del punto vendita


Chiacchiere pre-partenza


Siamo pronti ?


Alle 9:00 si parte ...


Da Aldeno, che si trova in posizione leggermente rialzata (sul conoide del torrente
Arione), scendiamo verso la piana dell'Adige, passando sotto la tangenziale della SP 90


Arriviamo nelle campagne a nord del paese


Imbocchiamo una delle vecchie strade che costeggiavano il fiume Adige


Nel 1859 le anse del fiume vennero rettificate. Sono però rimaste le vecchie strade arginali


Al posto del fiume, il cui letto venne asciugato e riempito di terra, è rimasto un canaletto


A zonzo fra le stradine interpoderali


Ci postiamo verso nord. Sullo sfondo, il profilo della Marzòla


Si è alzato anche il sole e la temperatura si è fatta più gradevole


Spostandosi verso nord, entriamo nel comune di Trento


Pedaliamo fra i meleti


Sopra di noi si scorge l'antenna del Palon


Dopo un tratto in ombra (sotto la montagna), si ritorna al sole


Imbocchiamo un'altra vecchia strada arginale dell'Adige


La Primavera incombe ...


Seguendo la forma della vecchia ansa del fiume, ci spostiamo verso Romagnano


Si alternano tratti asfaltati e comodi sterrati


Di nuovo nei campi


Arriviamo nei pressi della Roggia di Bondone


Saliamo sull'argine del piccolo corso d'acqua che scende dal Monte Bondone


Arriviamo a maso Antonelli, poco a sud di Romagnano


Dopo essere saliti leggermente, verso la SP 90, torniamo a scendere verso il centro della valle


Puntiamo verso Mattarello


Percorriamo un breve tratto della SP 21


Scavalchiamo l'A22


Arriviamo al ponte di Mattarello


In riva all'Adige


Imbocchiamo la strada sull'argine destro, sterrata


Dal punto più settentrionale del giro, puntiamo verso sud


Che triade !


Percorriamo un tratto fra il fiume e l'autostrada del Brennero


Aldeno, punto di partenza, si scorge in lontananza, sulla destra della valle dell'Adige


Il Monte Bondone


Poco prima di Besenello


La parte finale, prima del "giro di boa", è nuovamente asfaltata


Arriviamo al ponte di Besenello e qui decidiamo un fuori-programma: caffè al BiciGrill


Decidiamo quindi di proseguire sulla pista ciclabile, fino a Nomi


Siepi in fiore


Il ponticello sul Fosso San Zeno


Una caratteristica costruzione rurale in pietra


Stiamo pedalando all'altezza di Calliano


Ancora siepi in fiore: la Primavera è arrivata !


Arriviamo al BiciGrill


Un caffè a metà mattina ci vuole


Che bòn ...


Dopo la breve pausa, ci rimettiamo in sella


Ora torniamo verso nord


Ripercorriamo, al contrario, i 2,5 km di ciclabile che abbiamo aggiunto all'anello originale


Arriviamo nuovamente al ponte di Besenello


Imbocchiamo il cavalcavia dell'A22


E' l'unica salita di questo morbido tour di apertura stagionale !!!


Poco traffico, oggi, sull'autostrada


Scendiamo fra le vigne


Nelle campagne dell'Alta Vallagarina


Max & Mara, trekker in bike


Un vecchio segnale stradale di indica la strada


Sulle strade interpoderali, fra meleti e vigneti


Siamo in località Ischia, terra di bonifica, un tempo palude


Nel frattempo, si rientra nel comune di Aldeno


Zigzagando fra le strade interpoderali


Vecchie costruzioni di campagna


In vista di un altro maso


Poteva mancare il fondo erboso?


Ormai siamo alle porte di Aldeno


Ecco il paese, sovrastato dal Monte Bondone


Il sottopasso alla SP 90


Le uniche salite della giornata sono queste !


Arriviamo in paese


Attraversiamo il centro storico


Eccoci alla Cantina Aldeno


Il totem con il logo della cooperativa


Adesso andiamo a dedicarci alla 2ª B ...

 

La seconda "B": i Bicèri ...

Dopo aver lasciato le nostre MTB, ci buttiamo con piacere nella 2ª parte del programma B&B. La seconda B, infatti, sta per Bicèri e così, dopo la "fatica" in sella, arriva l'atteso e gradito momento eno-gastronomico. Ad attenderci, all'interno della cantina, assieme alla sig.ra Roberta (addetta al punto vendita), c'è Matteo Spagnolli, il giovane vice-presidente della Cantina, che ci farà da Cicerone.

La Cantina di Aldeno, ci viene raccontato, è nata nel 1910, per iniziativa di un gruppo di produttori locali che decisero di unire le proprie fatiche nella Cantina Sociale di Aldeno. Pochi anni dopo nacque una seconda cooperativa: l'Unione Vinicola Aldeno. La storia di queste due cooperative accompagnerà per più di mezzo secolo la vita della comunità e del paese di Aldeno, fino a quando, nel 1972 Cantina Sociale di Aldeno e Unione Vinicola Aldeno si fondano nell'odierna Cantina Aldeno, che  nasce con l'obiettivo di mantenere vivo negli anni lo storico binomio Aldeno e uva.

Oggi la cantina conta quasi 400 soci, che coltivano una superficie di circa 350 ettari, sparsi fra il Comune di Aldeno, quello di Trento e l'alta Vallagarina. Si va da una quota inferiore ai 200 metri, in Val d'Adige, fino ai 600 metri dei vigneti di Cimone.

Il vice-presidente Spagnolli ci accompagna nella struttura, partendo dal piazzale dove in autunno si accodano le centinaia di trattori provenienti dai campi di vendemmia, per il conferimento dell'uva. Si scende poi nel grande spazio ipogeo, che sorprende per la sua vastità, inaspettata. Qui c'è il cuore della cantina, dove l'uva viene trasformata nel prezioso nettare. Ci vengono mostrate le moderne attrezzature (dalla diraspatrice alla pressa pneumatica, dalla macchina per il filtraggio alle imbottigliatrici) e ci viene illustrata la procedura di vinificazione. L'acciaio inox regna sovrano, anche se ad attirare di più l'attenzione sono le tradizionali botti in legno (le barriques e le tonneau), dove il vino viene affinato prima dell'imbottigliamento.

Dopo la visita saliamo nel punto vendita, dove passiamo alla degustazione. Partiamo da un TrentoDoc (l'Altinum), prodotto con uve Chardonnay (e in misura minore Pinot Nero), coltivate sulle colline a monte di Aldeno, per poi passare al profumato Gewürztraminer della Linea Bio, le cui uve sono coltivate sia sulla collina a sud di Trento, sia a Calliano. Per i rossi, assaggiamo il Pinot Nero, della Linea Esclusivi (realizzato con uve della collina di Trento ed affinato in botti di rovere), per poi passare al Merlot Riserva, dal caratteristico colore rosso rubino e dalle note fruttate, realizzato con uve selezionate della zona di Aldeno e Calliano, ed affinato a lungo in botti di rovere. Chiudiamo con un profumatissimo e gradevole Moscato Giallo Castel Beseno, prodotto con uve coltivate sul conoide di Besenello, ai piedi della rocca di Castel Beseno, cui è stata intitolata questa recente DOC (2010).

Ecco - ad ogni modo - le immagini della visita in cantina e della successiva degustazione .

Le foto della visita


Ad attenderci nel punto vendita, c'è il Vicepresidente Spagnolli: sarà il nostro Cicerone
 

Inizia la spiegazione sulla storia della Cantina di Aldeno
 

Iniziamo la visita, partendo dal piazzale esterno
 

Pezzi di storia ...
 

La trasformazione delle uve inizia da qui, dove viene conferito il prodotto appena vendemmiato
 

Completiamo il giro dell'edificio, prima di entrare nei sotterranei
 

Scendiamo quindi nella parte sotterranea della cantina, che sorprende per la vastità degli ambienti
 

La pressa pneumatica
 

La botti in legno
 

Macchina per l'imbottigliamento dello spumante
 

La cataste di botti in rovere, dove viene fatto l'affinamento in legno di alcuni vini
 

Seguiamo le spiegazioni del Vicepresidente della cantina
 

Tonneau personalizzata
 

Le file di cisterne in acciaio inox
 

La nostra visita prosegue di reparto in reparto
 

Altre grandi cisterne (in questo caso da 310 ettolitri)
 

A vedere la cantina da fuori, ma si penserebbe a questi grandi spazi sotterranei
 

Passiamo nel magazzino, dove le confezioni sono pronte per la spedizione
 

Scatole di Altinum, il TrentoDoc della Cantina Aldeno
 

I pallets pieni di scatole da 6, pronti per la spedizione ai clienti
 

Ultimo passaggio in area imbottigliamento, dove un addetto sta applicando il collare alle
bottiglie di spumante. Qui regna ancora un po' di manualità (in mezzo a tanta tecnologia)
 

Il collare deve essere stretto al collo della bottiglia, una per una ...
 

Finita la visita alla bella struttura, ci spostiamo nella sala accoglienza
 

Qui iniziamo le degustazioni, partendo proprio dal TrentoDoc di Cantina Aldeno: l'Altinum Brut
 

Una vista particolare, attraverso le bollicine dell'apprezzato spumante
 

Di ogni vino, ci vengono illustrate le caratteristiche
 

Si passa all'assaggio successivo, sempre un bianco, ma fermo: è il Gewürztraminer Bio
 

La linea biologica, realizzata grazie ad alcuni soci certificati, è in espansione
 

Prosit !
 

Bancomat è rientrato in gruppo (per ora non ancora in sella)
 

Si passa ai rossi, partendo da un Pinot Nero della Linea Esclusivi
 

Alessandra e Paolo in degustazione
 

Giusy
 

I differenti stati d'animo di fronte all'Hummus di ceci
 

Il 4° vino assaggiato è un Merlot Riserva, molto apprezzato
 

Forse troppo apprezzato ...
 

Ecco, vai con il bis ...
 

I 4 vini degustati
 

Chiudiamo con il dolce, un profumatissimo Moscato Giallo Castel Beseno,
che noi accompagniamo ad un bel ... panettone primaverile :-)
 

Il famoso dulcis in fundo ...
 

Ottimo abbinamento !
 
Salute ai Rinco !
 

Me sà che l'è ora de nàr a casa ...
 

Non abbiamo lasciato prigionieri
 

Come sempre, dopo la degustazione, arriva l'ora dei souvenir
 

Bene, la prima (in bike) è andata


E ricordate che quando ci si impegna a dovere ... prima o poi, arriva la Coppa !

... alla prossima!

 

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