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Pazza Primavera!
Al giro sulle cime di Ledro c'č stato di tutto: sole, pioggia, nebbia, vento e ... pure la neve ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Disputata ieri sulle Alpi di Ledro la 3Š uscita del Programma trekking 2025. Bellissimo (e impegnativo) itinerario di 16 km (con 1000 metri di dislivello) che ha concatenato ben 3 cime (Parė, Sclapa e Oro), con vista sul Lago di Ledro e (per una manciata di secondi!) pure sul Lago di Garda. Giornata pazza dal punto di vista meteo, con momenti di tiepido sole, alternati a nuvole, vento, pioggerella e, per un tratto, anche qualche fiocco di neve! |
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la cronaca |
25/05/2025. E' stata disputata ieri - sui monti a cavallo fra la Valle di Ledro ed il Garda Trentino - la 3Š uscita del programma trekking 2025 dei Rinco Boys. Un'uscita all'insegna di Natura e Storia, con paesaggi e panorami stupendi, ma anche con tanti "segni" della Grande Guerra. Unico neo il meteo, davvero bizzarro. Nell'arco di qualche ora si č visto davvero di tutto. Ampi tratti soleggiati (si č camminato in maniche corte), poi nuvole improvvise, momenti di vento freddo (e lė abbiamo messo le giacche invernali!), banchi di nebbia (che hanno oscurato, di tanto in tanto, il panorama), qualche gocciolina di pioggia e pure un accenno di neve, lungo la salita alla terza e ultima cima, quando piccoli fiocchi ghiacciati si sono depositati sui vestiti mentre si stava affrontando l'ascesa.
9 i presenti che si sono ritrovati nel parcheggio appena sotto Malga Trat, a quota 1450 circa, quasi in cima alla valletta laterale cha da Lenzumo, in Val Concei, porta sulle creste orientali della Val di Ledro. Da qui, quando erano le 9,15 circa, il gruppetto ha imboccato la strada forestale che in breve porta alla vicina Malga Trat (m.1500) e da lė il sentiero 435, che sale ripido sotto le pendici del Dosso di Seaoi, portando - in meno di 3 km - fino ai 1807 metri del Bochet di Caret. Qui si č scollinato arrivando alla Bocca di Savāl, un ampia sella erbosa che collega il versante gardesano con quello ledrense.
Dalla Bocca di Savāl č iniziata una salita ancor pių tosta della precedente, un ripido strappo - intervallato da un falsopiano - che ha fatto guadagnare, in breve, circa 250 metri di quota, portando alla prima (nonché pių elevata) delle 3 cime in programma: Cima Parė, a quota 1991.
Dopo una breve sosta alla grande croce metallica, con spettacolare vista sul Lago di Ledro, l'itinerario č proseguito sul sentiero di cresta, costeggiando le trincee ormai semi-nascoste dalla terra e dall'erba. Perdendo un centinaio di metri, dopo meno di un km di cammino, si č giunti alla seconda vetta, Cima Sclapa (m.1885). Pių che una cima si tratta di una crinale rialzato, infatti č segnata sulle mappe ma non č contraddistinta, in loco, da alcun cartello, croce o altra installazione.
Da Cima Sclapa il percorso č proseguito ancora in discesa, verso la Val di Dromač, dove il crinale erboso porta ancora i segni dei bombardamenti di 100 anni fa: numerosi, infatti, sono i fori circolari lasciati nel terreno dallo scoppio dei proiettili d'artiglieria, ancor oggi nitidamente visibili, nonostante lo strato di erba che li ha ricoperti.
Giunti ai prati di Bocca Dromač (m. 1693), č iniziata la salita - pių dolce - alla terza e ultima vetta del programma: Cima d'Oro. Percorrendo il crinale con alla destra la Val di Ledro ed alla sinistra la zona soprastante Campi di Tenno e vista sulla Busa di Arco e Riva, si č cosė giunti ai 1802 metri di Cima d'Oro, dove il gruppo doveva fermarsi per consumare il meritato ristoro. ma visto il vento freddo e la nebbia, si č deciso di abbassarsi di quota, trovando un posto riparato lungo il crinale, dove si č potuto mangiare in condizioni pių agevoli.
Dopo la sosta, si č quindi rientrati a Bocca Dromač, scendendo lungo lo stesso sentiero percorso poco prima in salita, per poi imboccare il sentiero 413 (inserito nel pių ampio tracciato del "Sentiero della Pace", che ripercorre tutte le zone del fronte di guerra del 1915/18), che corre in saliscendi sotto le cime Sclapa e Parė, parallelamente al sentiero di cresta percorso all'andata.
Il sentiero 413 ha condotto poco sotto Bocca Savāl, luogo tristemente noto all'epoca della Grande Guerra, perchč qui, nascosto sotto la cresta dove si trovavano le trincee della c.d. "prima linea", era stato costruito l'ospedale militare, la cui struttura muraria, dopo un secolo, č ancora presente. Fra quelle mura, fra il 1915 e il 1918, molti giovani soldati mandati a combattere sui monti dell'allora Tirolo meridionale, trovarono la morte o subirono importanti mutilazioni, dopo essere stati feriti dai colpi del nemico qualche centinaio di metri pių a monte ...
Da Bocca di Savāl, sempre sul sentiero 413, si č proseguito verso nord, passando sotto il Dos de Trat e il Dosso di Seaoi, per poi giungere al Rifugio Pernici (m.1600), dov'č stata fatta una pausa birretta. Successivamente si č raggiunta la vicinissima Bocca di Trat (altra sella che collega il ledrense con l'alto Garda), per poi proseguire in discesa sulla strada forestale che riporta a Malga Trat ed da lė al parcheggio, dove si č chiuso l'impegnativo anello di 16 km di cammino.
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Il prossimo appuntamento ufficiale č per DOMENICA 8 GIUGNO, in mtb. Si salirā sull'Altopiano del Tesino, per affrontare un bel giro delle coste del Monte Celado,
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i dati tecnici. |
Complessivamente sono stati percorsi 16 km, mentre il dislivello č stato di circa 1000 metri. L'altimetria prevede una salita iniziale di circa 5 km, pių soft nel tratto iniziale e pių tosta nel finale, che porta da Malga Trat a Bocca Saval, con strappo finale alla soglia dei 2000 metri di Cima Parė. Segue poi un saliscendi sulla cresta, con passaggio a Cima Sclapa (m.1887) e giro di boa a Cima Oro (m.1802). Rientro pių soft, con tanta discesa, intervallata da diversi brevi saliscendi. GPM a Cima Parė (m.1991).
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con ![]() |
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le immagini |
1. da Malga Trat a Bocca Saval
2. le creste di Cima Parė e Cima Sclapa
3. i prati di Dromač e Cima Oro
4. da Cima Oro a Bocca Saval
5. rientro a Malga Trat (via Rif. Pernici)
![]() Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |
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