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Chiusura spettacolare!
DISPUTATA OGGI SULLE ALPI SARENTINE (BZ) LA 4ª ED ULTIMA CIASPOLATA UFFICIALE DEL 2020, CON L'ASCESA AL SANTUARIO DELLA S.CROCE DI LAZFONS. GIORNATA SPLENDIDA, CIELO AZZURRO E TEMPERATURA MITE, CON LE MONTAGNE FINALMENTE BIANCHE! (ANCHE SE UN PO' TARDI ...). PRIMA DEL VIA, UNA MIMOSA IN REGALO ALLE 4 LADY RINCO PRESENTI, IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA DONNA. |
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i presenti |
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la cronaca |
08/03/2020. Si è chiusa oggi, in una splendida giornata di sole, la stagione invernale 2019/2020 dei Rinco Boys. La quarta ed ultima tappa ha visto i Rinco calzare finalmente le ciaspole, dopo che nelle prime 3 occasioni (Monte Penegal, Monte Bondone e Pizzo di Levico), erano stati sufficienti i ramponi, vista la carente situazione di innevamento, con i tracciati ormai iper-battuti e a tratti anche gelati. Altra storia oggi, grazie alle nevicate di metà settimana, che hanno ridato al paesaggio - anche se un po' tardi - un meraviglioso aspetto invernale, con i prati e le vette totalmente imbiancati. Non durerà molto, viste le temperature ormai primaverili, ma oggi ce la siamo goduta tutta!
Oggi, peraltro, era anche la Festa della Donna e così il Presidente - prima del via e a nome di tutto il Club - ha omaggiato le 4 lady presenti (Alessandra, Mara, Marisa e Roberta) di un mazzetto di mimosa.
L'uscita è capitata proprio nel giorno dell'emanazione del decreto governativo che ha introdotto misure restrittive per contrastare la diffusione del famigerato Coronavirus. Una faccenda assai delicata, da affrontare con le dovute cautele. Noi - da parte nostra - abbiamo cercato di adottare le precauzioni suggerite dagli esperti della sanità, prima ancora che dalla politica. Così niente car-pooling, nessuna sosta nei locali pubblici affollati, niente baci e abbracci, camminata in colonna, un po' distanziati, niente assembramento durante la sosta ristoro. Esagerato o semplicemente prudente? Chissà. Nel dubbio, meglio qualche precauzione in più.
Tornando alle cose belle, la partenza è avvenuta attorno alle 9:00 dal parcheggio in località Kühhof, a monte del paese di Lazfons, a quota 1570 circa. Da qui è stata imboccata la comoda strada forestale (segnata come sentiero n.1) che in circa 3,5 km di morbida salita - a tratti nel bosco, a tratti in campo aperto nei prati innevati - ha condotto fino ai 1920 m.- del Rifugio Chiusa.
Dal rifugio è iniziata la salita più impegnativa: 3 km che hanno portato ai 2305 metri del Santuario della S.Croce di Lazfons. Salita in realtà spezzata in due, con un falsopiano nel tratto centrale, in corrispondenza del Rio Planken (Plankenbach), guadato con le ciaspole!
In particolare il secondo tratto di ascesa, dal rio fino al santuario, è stato assai impegnativo, sia per le pendenze (costantemente sopra il 20%), sia per la tipologia di tracciato, costituito da una stretta traccia fatta in precedenza da scialpinisti, saliti in diagonale sul costone innevato. Gli ultimi 200 metri sono stati un vero e proprio "muro", risalito con un ampio zig-zag, scalando un pratone innevato dove la pendenza superava tranquillamente il 30%.
Le fatiche sono state ampiamente ripagate sul superbo panorama che si può ammirare una volta giunti in cima all'impegnativa ascesa. Verso est, dalle Odle al Sassolungo e Sassopiatto (sopra l'Alpe di Siusi), dallo Sciliar al Catinaccio, ma anche verso sud, con il Corno di Renon, e verso ovest, con le vette dei Monti Sarentini, Cima San Cassiano su tutte (m. 2581).
Godendosi il tiepido sole e una temperatura assai piacevole, il gruppetto di 11 ciaspolatori ha fatto una lunga e abbronzante sosta ristoro, prima di tornare a calzare le ciaspole per il rientro a valle. Non poteva mancare, come dolce, un bel pandoro "fuori stagione", grazie al nostro Briz che come di consueto "sforna" dolci natalizi anche nei mesi successivi alle festività (l'anno scorso mangiammo l'ultimo a metà maggio, durante il viaggio verso l'Istria!)
Il rientro è avvenuto lungo la stessa via della salita, quindi con 3 km iniziali di discesa assai tosta, intervallati dal falsopiano nella valle del Rio Planken, fino a giungere al Rifugio Chiusa. Più tranquilli i 3,5 km di discesa finale, su strada forestale, con neve molto battuta e percorribile tranquillamente anche senza ciaspole.
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Ora le ciaspole verranno appese al chiodo e l'appuntamento è per il 14 MARZO, quando partirà il programma trekking. 1ª uscita: la panoramica ascesa a Punta Larici, con spettacolare vista sul Lago di Garda.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi circa 13 km, con un dislivello di circa 750 metri. Altimetria speculare, a triangolo, trattandosi di un tracciato andate/ritorno. Quindi, 6,5 km di salita e 6,5 di discesa, anche se con caratteristiche diverse. Molto morbidi i primi 3,5 km di salita (e gli ultimi 3,5 di discesa), sulla strada forestale che porta al Rifugio Chiusa. Più impegnativi i 6 km centrali (3 di salita e 3 di discesa), con pendenze decisamente superiori e il tratto finale, prima del santuario, su un vero e proprio "muro", scalato a zig-zag. GPM al Santuario S.Croce di Lazfons, m.2305.
L'altimetria | |
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La panoramica in 3D | |
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La mappa | |
Puoi vedere il
tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:
NB:
agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o
ridurre il dettaglio della mappa, |
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le immagini |
Tratto Kühhof - Rifugio
Chiusa
Dal parcheggio in loc. Kühhof,
a 1570 m. di quota, al rifugio posto a circa metà salita, a m.1920
Tratto Rifugio Chiusa -
S.Croce di Lazfons
Dal rifugio si affronta la
parte più impegnativa della salita, con il muro finale che porta al santuario
Sosta ristoro
Terminata la salita, ci si
gode il tiepido sole consumando il meritato ristoro
Tratto S.Croce di Lazfons -
Rifugio Chiusa
Si affronta - in discesa - il
ripido sentiero che scende verso il rifugio, già percorso in salita al mattino
Tratto Rifugio Chiusa -
Kühhof
Dal rifugio, terminato la
discesa più impegnativa, si rientra alla base sulla strada forestale
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VIDEO |
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Alla prossima! |