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GIU

PROGRAMMA BIKE 2020: 1ª USCITA

Rieccoci !




DISPUTATA OGGI SULL'ALTOPIANO DELLA PAGANELLA, DOPO TRE MESI DI STOP FORZATO A CAUSA DELLA PANDEMIA DI "COVID-19", LA PRIMA USCITA UFFICIALE IN MTB DEI RINCO BOYS, CHE AVEVANO SOSPESO LE ATTIVITA' SPORTIVE DOPO LA CIASPOLATA DELL'8 MARZO, ALLA CROCE DI LATZFONS. PER ORA SI E' RIPRESO CON LA MTB, MA SABATO 20/06 TOCCHERA' AL TREKKING, IN VAL DI NON.

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la cronaca

13/06/2020. Dove eravamo rimasti?  Quella di oggi è una data che nella storia dei Rinco avrà un posticino riservato, perchè ha segnato il ritorno alle attività di gruppo dell'associazione, dopo uno stop forzato di ben 3 mesi a causa della pandemia di "Covid-19". Era l'8 marzo scorso quando i Rinco salivano in Alto Adige per l'ultima delle 4 ciaspolate ufficiali del programma neve 2020. Nell'aria c'era già il sentore di qualcosa di imminente, di grave. In alcune zone d'Italia era già stata istituita la "zona rossa" e si vociferava di una chiusura dell'intero paese. I Rinco, quasi ad anticipare le misure contenitive che sarebbero poi state adottate dal Governo nelle fasi successive, si mossero in due sole persone per auto (senza fare il consueto car pooling), viaggiando quasi tutti fra congiunti. Poi, durante l'uscita, niente assembramenti, ristoro distanziato, niente sosta caffé al ritorno a Trento... Di lì a poco iniziò il patatrac, con i primi provvedimenti governativi, le chiusure, le restrizioni ... e 3 mesi di stop alle attività. Complessivamente sono saltate ben 7 uscite ufficiali. A marzo, dopo l'ultima ciaspolata, sono stati annullati il trekking a Punta Larici e la tappa primaverile di Bici & Bicèri, ad aprile la biciclettata di apertura della stagione bike, alla Terra dei Forti, nonché il trekking al Lago di Ledro, a maggio l'uscita in bike sull'Altopiano della Paganella, la trasferta di 4 giorni al Lago di Costanza e un trekking in location che non era ancora stata definita.

Ora, però, si guarda avanti e si pensa alle uscite "da fare", non più a quelle "non fatte".

Passata la burrasca ed annullate quasi completamente le misure restrittive, si ritorna infatti a pedalare e camminare sui monti, sia pur con le dovute cautele. Oggi si è iniziato con la mtb, mentre sabato prossimo i Rinco calzeranno gli scarponi per il primo trekking. Insomma, gradualmente si ritorna alla normalità :-)

Venendo all'uscita di oggi, diciamo subito che il meteo ha battezzato la "prima post-Covid" con una splendida giornata di fine primavera/inizio estate. La location scelta è stato l'Altopiano della Paganella, spostando a giugno l'uscita che si sarebbe dovuta disputare a inizio maggio e collocandola al posto della tradizionale uscita in Val di Ledro, con pranzo sociale alla baita di Tania & Frà, che quest'anno non ci sarà perchè gli assembramenti sono ancora proibiti.

Il gruppo, composto inizialmente da 9 biker, cui si è poi aggiunto a Molveno anche Bancomat, è partito verso le 9,00 da loc. Priori (nel comune di Cavedago), raggiungendo attraverso il bosco il vicino lago di Andalo. Pedalando per un tratto su quella che d'inverno è la pista da fondo, si è così giunti alla zona sportiva di Andalo, per poi affrontare la prima ripida salita di giornata, anche se breve, fino a Maso Pegorar, uno dei 14 masi sparsi (Bortolon, Cadìn, Casa Nova, Clamer, Dos, Fovo, Ghezzi, Melchiori, Monech, Perli, Ponte, "Roni", Toscana e, appunto, Pegorar) che hanno dato origine all'abitato di Andalo.

Scesi dal maso alla forestale che sale al Pradèl, è stata quindi imboccata la strada che porta all'ex Vivaio Forestale e, da lì, il sentiero nel bosco (fatto molte volte con le ciaspole) che conduce fino alla loc. Valbiole. Ritornati sulla strada forestale che sale da Andalo, si è quindi proseguito in salita, con qualche strappo più ripido alternato a tratti più agevoli, fino alla loc. Pineta, dove la strada si biforca. Un ramo prosegue sulla sinistra per l'Altopiano del Pradèl, mentre un altro, decisamente più ripido, prosegue dritto, in direzione della Montanara. Noi, ovviamente, abbiamo tirato dritto, imboccando la ripida carrareccia (con due strisce cementate in mezzo all'erba), su quella che un tempo era una vecchia pista da sci, ancor oggi utilizzata dagli scialpinisti e dai ciaspolatori.

Affrontando rampe via via sempre più toste, con l'ultimo tratto sul 20/25%, si è quindi giunti al bivio Malga Tovre/RifugioMontanara. La via per il rifugio, ben conosciuta perché affrontata più volte con le ciaspole,  è umanamente impraticabile alle bici, per via di una pendenza tra il 30 e il 40% che unita al fondo erboso rende quel tratto un vero e proprio muro. Più agevole la strada che abbiamo imboccato noi, svoltando verso la vicina Malga Tovre, la Malga di Molveno, che con i suoi 1.450 metri di quota è stato il nostro GPM odierno.

Dopo una breve sosta snack, con vista sul Croz dell'Altissimo, è iniziata la discesa, imboccando un tratto del "Paganella Bike Park - Molveno Zone", formato da un budello di curve che i praticanti del downhill percorrono a rotta di collo e che noi Rinco abbiamo invece affrontato alla nostra maniera, decisamente soft, lasciando corre le mtb nelle paraboliche, senza azzardi.

Giunti alla loc. Pradel, con stupenda vista sul lago di Molveno, si è proseguito in discesa sulla strada forestale che scende ad Andalo, arrivando fin quasi alla loc. Pineta, per poi svoltare nel bosco ed affrontare un altro divertente tratto del "Bike Park". Giunti nei pressi di loc. Valbiole, si è tornati su strada forestale (da lì in poi il sentiero del "Bike Park" diventa molto tecnico, con sassi  radici assai scivolosi dopo i giorni di pioggia), scendendo nel bosco fino a monte del paese di Molveno.

Imboccata la strada comunale che scende in paese, si è arrivati in centro storico, per poi proseguire la discesa fino al lago. Dopo una "passerella" in spiaggia, si è quindi proseguito sulla vecchia strada medievale che costeggia il Lago di Molveno sulla riva opposta a quella dove c'è la statale 421, arrivando fino all'estremità meridionale e da lì alla vicina loc. di Nembia (nel comune di san Lorenzo-Dorsino), dove si trova un piccolo laghetto sulle cui rive è stata fatta la meritata pausa ristoro.

Dopo un'oretta trascorsa al sole, con i piedi nell'acqua fresca, è quindi iniziato il rientro verso Andalo, risalendo da Nembia al Lago di Molveno. Qui è stato imboccato il sentiero che costeggia la sponda opposta a quella percorsa all'andata, molto suggestivo con alcuni passaggi a pochi metri dall'acqua ed anche su passerelle sospese. La seconda metà del sentiero, dopo aver lasciato la sponda del lago, prosegue a monte della statale, nel bosco, offrendo di tanto in tanto dei suggestivi scorci sia sulle Dolomiti di Brenta che su Molveno ed il lago.

Arrivati in fondo al lago, nei pressi dello storico Grand Hotel Molveno (il primo fondato qui, un vero e proprio pioniere del turismo in zona), è stata imboccata la ripida salita che porta alla valle del Rio Lambìn, il ruscello che scende da Andalo verso il lago di Molveno. Qui è stato imboccata la bellissima stradina che costeggiando il rio sale fino ad Andalo. Arrivati all'imbocco del paese, si è saliti nella parte alta, imboccando un tratto del "Giro dei Masi", con bellissimo passaggio nei verdissimi prati ai piedi della Paganella. Giunti a Maso Toscana, si è quindi proseguito su una bella stradina che dapprima nei prati, in falsopiano, poi nel bosco, in discesa, ha portato fin oltre il paese di Andalo, all'altezza del bivio fra la statale 421 e la stradina per loc. Priori.

A quel punto non è rimasto che percorrere l'ultimo comodo km, entrando nel territorio di Cavedago per concludere l'anello di circa 35 km.

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Ora l'appuntamento è con il trekking. Sabato 20 giugno si salirà in alta Val di Non per la prima ufficiale con gli scarponi ai piedi, dopo i 3 mesi di stop forzato. L'itinerario scelto è quello che dalle Plaze di Tret porterà al Lago di Tret e da lì al Doss del Solomp. Un itinerario ad anello già percorso con le ciaspole ai piedi, durante la stagione invernale dello scorso anno, che viene ora riproposto anche in versione estiva.

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi poco più di 35 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 900 metri. Altimetria caratterizzata da un tratto iniziale in falsopiano (2 km), seguito da un picco, con la ripida ascesa a Malga Tovre (4 km). Lunga discesa (6 km) fino al lago, quindi una decina di km in saliscendi sulle due sponde del lago, per concludere con gli 8 km di salita fino ai masi alti di Andalo e i 2 km finali in discesa/falsopiano per rientrare a Priori.  GPM a malga Tovre, m.1450.

L'altimetria

La panoramica in 3D

 

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

il video

 

Ecco il riassunto, in immagini e musica, della giornata ...
 

 

 

le immagini

1. Priori - Malga Tovre

 

2. Malga Tovre - Molveno -Nembia

 

3. Lago di Nembia - Andalo

IMMAGINE SCATTATA DURANTE I LAVORI DEGLI ANNI '50, QUANDO VENNE COSTRUITO IL GRANDE IMPIANTO IDROELETTRICO DI SANTA MASSENZA (qui il link a un video dell'Istituto Luce). IL LAGO DI MOLVENO VIENE UTILIZZATO COME GRANDE BACINO IDRICO A SERVIZIO DELLA CENTRALE ED E' ALIMENTATO DA UNA GRANDE CONDOTTA FORZATA CHE BUCANDO LE DOLOMITI DI BRENTA, PORTA L'ACQUA CHE E' STATA CAPTATA NEL SARCA IN VAL GENOVA. SUL VERSANTE OPPOSTO, AI PIEDI DEL MONTE GAZZA, CI SONO INVECE LE OPERE DI PRESA CHE PORTANO L'ACQUA A SANTA MASSENZA (quelle ritratte in questa foto). LA LINEA ROSSA INDICA LA STATALE 421, LA LINEA GIALLA INDICA IL SENTIERO LUNGO LAGO (NEL CERCHIO C'E' IL PUNTO RITRATTO NELLA FOTOGRAFIA SOPRA), MENTRE LA LINEA AZZURRA INDICA IL LIVELLO NORMALE DEL LAGO, CHE SI TROVA PARECCHI METRI SOPRA LA PRESA. 

 



Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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