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APR

PROGRAMMA TREKKING 2018: 2ª USCITA

    La magia di Tovel



Disputata sabato 21/04 la 2ª uscita del programma trekking 2018, lungo il suggestivo "Sentiero della Glare" che risale la valle del torrente Tresenica, portando fino al meraviglioso Lago di Tovel.  Giornata davvero spettacolare sotto il profilo meteo e paesaggi da cartolina, nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta.

 


 

i presenti

 

SOCI
ospiti              

 

 

la cronaca

23/04/2018. E' stata disputata sabato 21/4 - in una splendida giornata che più che primaverile era quasi estiva - la 2ª uscita del programma trekking 2018 dei Rinco Boys. Un'uscita che ha portato i Rinco nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, in una delle sue valli più belle: la Val di Tovel.

 

Erano solo 9 i presenti, una sorta di passo indietro dopo il buon numero (20) fatto registrare all'esordio stagionale, la settimana prima di Pasqua, al Lago di Caldaro. Ma chi è rimasto a casa, si è perso un'uscita davvero bella ...

La partenza, attorno alle 9,30, è avvenuta dal parcheggio in loc. Capriolo, il più basso dei 5 parcheggi di attestamento istituiti dall'ente parco per controllare l'accesso delle auto nella valle, al fine di preservarne l'ambiente e limitare l'inquinamento.

Dal "Capriolo" è stato imboccato (sulla sinistra della strada provinciale) il "sentiero delle Glare", un suggestivo itinerario che porta fino ai 1200 m. del lago, passando nella zona delle Glare (termine che in dialetto nòneso indica le ghiaie), ovvero un'enorme frana di epoca post-glaciale (simile alle "Marocche" di Dro o ai "Lavini" di Marco), che ha disseminato la valle di massi di tutte le dimensioni.

Il sentiero si sviluppa inizialmente sulla sinistra della strada della Val di Tovel, costeggiando a tratti il torrente Tresenica, il corso d'acqua emissario del Lago di Tovel. Passando nei pressi del campo di tamburello, sono stati incontrati i lagèti (laghetti in dialetto locale), ovvero i "laghetti effimeri", così chiamati perchè si formano in primavera, quando c'è abbondanza d'acqua per via dello scioglimento della neve, per poi scomparire per dispersione nel terreno nei mesi successivi. Purtroppo solo il più basso era parzialmente pieno d'acqua. La falda sotterranea che ne determina la formazione, infatti, non è ancora piena a sufficienza per fare arrivare l'acqua anche ai più alti, riempiendoli tutti. Sarà solo questione di tempo, con queste temperature e con la massa di neve da sciogliere accumulatasi quest'anno in quota, la "materia prima" non mancherà di certo!


Un'immagine dei lagèti quando sono pieni d'acqua

Dopo il passaggio per i laghetti, si è entrati nelle Glare vere e proprie, caratterizzate dal loro paesaggio quasi lunare, dove il sentiero - con una sorta di slalom fra l'enorme distesa di massi di roccia grigio-chiaro - porta oltre quota 1000 e si sposta sulla parte destra della strada provinciale.

Dopo le Glare il sentiero si è infilato nuovamente nel bosco e costeggiando a distanza il torrente Tresenica (peraltro soggetto ad effetto carsico e spesso "invisibile"), ha condotto fino al lago di Tovel, incastonato come una gemma fra i monti del Brenta. Una volta giunti in riva allo splendido specchio d'acqua, con ancora alcune piccole zone ghiacciate (nonostante il caldo di questi giorni), è stato effettuato il giro sul bel sentiero lungolago, raggiungendo la stupenda spiaggia del Rislà, un angolo quasi "caraibico" in mezzo ai monti, per via dei suoi ciottoli bianchissimi, a creare un forte contrasto con le acque azzurro-verdi del lago.

Qui è stata fatta la pausa ristoro, godendosi il caldo sole di questa giornata con temperature ben oltre la media stagionale. Dopo pranzo c'è stato addirittura modo di sdraiarsi al sole a torso nudo, tanto faceva caldo, manco fosse piena estate! Dopo oltre un'ora di sosta, è stato ripreso il cammino per completare il giro del lago, in senso anti-orario.

Giunti ai piedi del Dosso del Lago, il piccolo rilievo di forma tondeggiante che si trova all'inizio dallo specchio d'acqua, salendo dal fondo valle, si è transitati ad est di esso, percorrendo il ripido sentiero di raccordo che inerpicandosi fra i mughi porta alla stradina che scende da Malga Termoncello, sui monti del Brenta settentrionale. Percorrendo in discesa la comoda sterrata,  ci si è andati ad innestare nella strada provinciale della Val di Tovel, circa mezzo km a valle del lago. A quel punto si è proseguito sulla strada asfaltata per un altro mezzo km circa, tornando poi sul sentiero per proseguire verso valle, lungo il medesimo tracciato percorso all'andata in salita.

Così sono state riattraversate le Glare, sono stati rivisti i lagèti ed è stato fatto rientro, dopo 14 km di cammino, al parcheggio in loc. Capriolo, dove si è chiuso questo suggestivo itinerario.

- - -

Ora l'appuntamento è con la MTB, sabato 5 maggio, con il Giro della Predaia. Si partirà da Tres e dopo il passaggio per Priò, Taio e Coredo, si percorrerà la Val Verdes, fino al GPM di Sette Larici, per spostarsi verso sud, nei boschi di Sfruz e Vervò.


E al termine del giro, tappa al Birrificio Artigianale di Tres, dove si produce la "Birra Val di Non" (con possibilità di pranzo).

 

 

i dati tecnici.

Complessivamente sono stati percorsi quasi 14 km (15 per coloro che hanno fatto la deviazione alla cascata del Rislà), mentre il dislivello è attorno ai 550 metri. L'altimetria - trattandosi di un percorso "andata e ritorno" - è praticamente speculare, con circa 5 km di salita iniziale, abbastanza costante, dal parcheggio in loc. Capriolo, fino al Lago di Tovel, seguiti da quasi 4 km in falsopiano e leggeri saliscendi, durante il giro del lago. Si conclude con 5 km di discesa, sullo stesso sentiero della salita. GPM al Lago di Tovel (m.1200).

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

le immagini

 

la salita


La partenza è dal parcheggio in loc. Capriolo


La giornata si preannuncia davvero bella ...


Poco dopo le 9 del mattino, all'ombra, è ancora un po' fresco. Ma durerà poco ...


L'unico a sfoggiare la polo a mezze maniche è Big Bobby


La mappa dei percorsi


Noi faremo il "Sentiero delle Glare"


Attorno alle 9,30, si parte ...


Nella parte bassa, il sentiero costeggia nel bosco il Torrente Tresenica


Il Torrente Tresenica, emissario del lago di Tovel nonché affluente del Noce


In questo prima tratto camminiamo al fresco del bosco


Il sentiero passa più volte di qua e di là del torrente, con diversi ponticelli in legno


Il Dotto, il Presidente e GigaBike, chiudono la fila


Uno dei tanti attraversamenti


Proseguiamo in leggera salita, arrivando alla zona dei lagèti


I lagèti (laghetti), ovvero i "Laghi effimeri", si formano solo quando le falde sotterranee sono
gonfie d'acqua, facendola affiorare in superficie. Sono caratterizzati dal colore verde smeraldo


In questo periodo, quando il disgelo è appena iniziato, le falde sono ancora "in riempimento"
e solo il laghetto più basso è parzialmente visibile. Tutti gli altri, a salire, sono ancora vuoti


L'acqua è davvero cristallina !


Proseguiamo la salita sul comodo camminamento

      
Il Presidente in versione Sant'Antonio


Little Rinco, Little Bridge !


Usciamo dal bosco ed iniziamo ad attraversare la zona delle Glare, che dà il nome al sentiero


E' un'enorme zona franosa di epoca post-glaciale


Intanto, le vette del Brenta, sono ancora spruzzate di bianco ...


Un altro ponticello in legno


Ora si inizia a salire in maniera più decisa


Le distese di pietre, dove col tempo ha trovato spazio anche un po' di vegetazione


Il sentiero ricavato nel ghiaione è molto comodo perchè ben battuto


Il Dotto avanza nel pietrame


Con uno slalom fra i massi, si guadagna quota ...


La puntuale segnaletica del parco


Un pannello spiega la formazione del "Laghi effimeri"


I laghi alti, però, sono ancora desolatamente vuoti ...


Proseguiamo in direzione lago


Il sole è ancora nascosto dietro l'alta parete rocciosa ad est della valle


Per ora si cammina ancora all'ombra, anche se la temperatura non è più così fresca


Lo spettacolo delle vette innevate


La salita prosegue ...


Vista dall'alto del sentiero appena percorso


Il Presidente scruta il prosieguo della salita ...


La segnaletica del parco (in verde) e quella del "Dolomiti di Brenta Trek"


Dopo la distesa di pietre, si ritorna nel bosco


Tutta questa pietra calcarea non poteva non essere utilizzata, in passato, per produrre calce


E infatti, ecco i resti di una vecchia calchèra, dove le pietre venivano cotte


La salita prosegue


Questo tratto lastricato ricorda molto le mulattiere militari della Grande Guerra


Il Dotto e Big Bobby


Questo pino ha trovato un posto un po' ostico per nascere ...


Il versante ovest della valle, già baciato dal sole


Il versante est, invece, è ancora all'ombra


Per ora il sole non ha ancora superato la barriera delle montagne alla nostra sinistra


In questo tratto il sentiero costeggia la provinciale Tuenno-Tovel


Le cime del Brenta sono ancora in versione invernale, altro che primavera!


Altro pino con la testa dura !


Le vette della parte più settentrionale del Gruppo del Brenta


Anche qui c'è una vetta chiamata Palòn (m.2320)


Finalmente arriva il sole !!!


Facciamo una sosta per togliere gilet e/o giacche. Big Bobby ne approfitta per fare merenda


Ripartiamo "alleggeriti"


Ora il sentiero passa dalla sinistra alla destra della strada provinciale


Lasciate le Glare, si cammina in un bel bosco di abeti


Il sentiero è comodo e largo


Però dura poco. Più avanti si inizia a salire in maniera più decisa


Lo stretto sentierino, realizzato con dei terrapieni sorretti da tronchi d'albero


Ennesimo attraversamento del Tresenica


Altro tratto in falsopiano


Ormai siamo quasi in cima alla salita

    
Ora fa davvero caldo e Big Bobby ci "delizia" con uno strip-tease in stile Mulin Rouge


Si cammina sotto il sole


Altro tratto ripido, con il sentiero che sale a zig-zag e con alcuni scalini


Siamo ormai nella parte finale dell'ascesa


In questo punto più esposto sono state piazzate delle staccionate di protezione


Arriviamo allo scollinamento


Un albero attaccato dai picchi


I fori scavati alla ricerca di larve ed insetti


Dallo scollinamento, scendiamo verso il parcheggio "Lago"


Dall'unione di un abete e di una betulla, cosa nascerà? Un "abulla" ?


Dopo quasi 5 km di salita, un po' di discesa ...


Il cartello indica 10 minuti al lago


Eccoci al parcheggio "Lago", il più a monte dei 5 istituiti dal parco

    
Con questo caldo, ci vuole una mega-granita !


L'ultima rampa per arrivare al lago


Eccoci arrivati. Qui termina la salita


Lago di Tovel, quota 1178 m.


Lo Chalet Tovel, con le cime del Brenta alle spalle. Sembra una cartolina ...

 

Giro del lago
& sosta ristoro


Iniziamo il giro del lago, in senso anti-orario


Dal sentiero, posto un po' a monte, si intravedono degli scorci davvero suggestivi


Il sentiero è stato ricavato dalla vecchia strada, spostata più a monte, lontano da lago


Fra la vegetazione, di tanto in tanto, appare uno scorcio di lago, con le acque azzurro-verdi


La vista verso sud


Proseguiamo sul comodo percorso circum-lacuale, di complessivi 4 km


Sul lato opposto si vede la bianchissima spiaggia del Rislà, la nostra meta per il pranzo


L'ultima neve che ancora resiste, sulle sponde poco esposte al sole


Il camminamento è comodo e pressochè pianeggiante


Inoltre, offre scorci panoramici davvero suggestivi


Qualche placca di ghiaccio galleggiante, ormai destinata allo scioglimento con il caldo che fa!


Il "Centro visitatori" del Parco Naturale Adamello-Brenta


La parte meridionale del lago


Camminiamo su un tratto di spiaggia normalmente sommerso


In questo periodo il livello del lago è ancora bassino ...


Il Presidente (originario proprio di Tuenno) indica il punto in cui si verificava l'arrossamento del lago


Il fenomeno si è verificato fino al 1964 ed era determinato dalla fioritura di un'alga, la
"Tovellia Sanguinea", che in particolari condizioni di temperatura ... diventava rossa


L'alga vista al microscopio e, sulla destra, l'immagine visibile nel Centro Visitatori.
La più accreditata teoria sul fenomeno e sulla sua cessazione, riconduce la fioritura
alla massiccia presenza nell'acqua delle deiezioni bovine della vacche al pascolo.
Con la diminuzione progressiva del fenomeno dell'alpeggio e la conseguente riduzione
dell'apporto di sostanze nutrienti, la fioritura sarebbe cessata, pur essendo l'alga ancora
presente nel lago. Recentemente si è pure provato a riportare le vacche sulle rive ...


Max e Big Bobby si godono il fresco della neve


Dopo la deviazione in spiaggia, torniamo sul sentiero


Stiamo per arrivare al "giro di boa"


Ci si ferma in continuazione ad ammirare e fotografare gli scorci che appaiono fra gli alberi


Davvero stupendi ...


Nella parte più a sud incontriamo un po' di neve


Con questo caldo, trovarsi a camminare nella neve !


In braghe corte nella neve, non ha prezzo !


Oltrepassato il punto più a sud, si rientra sul versante opposto


Qui il sole arriva poco ... infatti è tutto un ghiaccio


Lo spettacolare Sasso Rosso (che sarà, tra l'altro, una meta dei trekking estivi)


La sorgente del roccione


L'acqua sgorga dalla roccia e forma un breve rigagnolo che finisce nel lago


Briz davanti alla sorgente


Il sentiero sul lato est è più selvaggio e naturale di quello ad ovest


Il percorso è pieno di pannelli descrittivi. Qui si parla dei licheni


Ecco i minuscoli organismi che crescono sulle rocce


Altra visuale verso sud


Arriviamo alla spiaggia del Rislà, dove ci fermeremo per il pranzo


L'accampamento dei Rinco


Pranzo o ... tintarella ?


E che siamo ... ai Caraibi ???


Un eccellente tonificante


E adesso ... relax


Il "Vecio" in tenuta balneare


Relax e ... radler !


I sassi diventano panchine


Buon appetito !


E dopo mangiato ... sole !!!


C'è anche il dolce ... il panettone (!?!?!?)


Per chi vuole, c'è una piccola deviazione (500 m.) per andare alla cascata del Rislà


Il Rislà è un piccolo ruscello che scende dal Brenta verso il lago


Il cartello spiega come si è formato il conoide


La spiaggia bianchissima è la parte terminale del cumulo di detriti portati a valle dal corso d'acqua


Ecco la cascata


La parte alta, dove c'è un primo balzo


Una foto ricordo, prima di tornare indietro


Si ritorna verso la spiaggia


Ci prepariamo per ripartire


Camminando sulla spiaggia, riprendiamo il cammino


Il lago è incastonato come una gemma fra una corona di vette


A passeggio in spiaggia


Il Rio Rislà, l'autore di questa bellissima spiaggia di ciottoli bianchi


Il guado del ruscello: Briz (gamba corta...)


Mara, dalle lunghe leve, deve saltare di meno


Big Bobby salta in un punto più stretto


Più avanti, la spiaggia è ancora coperta di neve


Qui il sole batte poco e il manto bianco ancora resiste


Che acque meravigliose !


Camminare sulla neve a due passi dal lago ...


Ritorniamo sul sentiero lungo lago


Anche qui, scorci fantastici


Ora il sentiero si alza un po'


La spiaggia del Rislà, vista dall'alto


La sponda ovest, baciata dal sole


Ora si scende


Cheeeese


Stiamo per completare il giro-lago


Altro tratto di spiaggia innevata, totalmente in ombra anche dopo mezzogiorno


Si intravede la parte più settentrionale del lago


Altro sguardo verso sud


Zoomata sulle cime


Si fotografa in alto, ma anche in basso, verso l'acqua


Sembra una piscina con le piastrelle azzurre ...


Arriviamo al punto più a nord. Qui si lascia il sentiero lungo-lago per fare rientro a valle

 

il rientro a valle


Imbocchiamo il sentiero che passa alle spalle del Dosso del Lago


Il sentiero si inerpica ripido fra i mughi


Alle nostre spalle, il lago si vede ora dall'alto


Una bella rampa ...


Qualche decina di metri a monte, si scorge la segnaletica dell'incrocio fra i sentieri


Il lago si vede sempre da più in alto


Arriviamo all'intersezione


Incrociamo il sentiero che scende da malga Termoncello


Un ultimo sguardo al lago, prima di iniziare la discesa


Il sentiero di malga Termoncello è in realtà una bella stradina, larga un paio di metri


Iniziamo la discesa che riporterà alla loc. Capriolo


Troviamo qualche altro tratto con la neve gelata a terra


In quota, invece, di neve ce n'è ancora molta !


Il sentiero scende alle spalle del Dosso del Lago


Nel finale, un paio di tornanti


Sbuchiamo sulla strada provinciale Tuenno-Tovel


Percorriamo circa mezzo km sulla strada


Più a valle, si ritorna sul sentiero, lo stesso percorso all'andata, in salita


Arriviamo al punto in cui si passa da un versante all'altro della strada


Imbocchiamo il tratto delle Glare


La pietraia, ora, è riscaldata dal sole


Proseguiamo la discesa fra le pietre che emanano calore


Sassi ne abbiamo?


Qualche "eroico" abete ha trovato un po' di terra ...


Arriviamo al tratto boscoso


Qui si abbandona momentaneamente la pietraia, per proseguire fra gli alberi


Poco più avanti, si ritorna a camminare fra i massi


Il tratto che costeggia la provinciale, visibile sulla destra


Ora il sentiero scende verso la zona dei lagèti


Immersi nelle pietre ...


Il Dotto avanza sul comodo camminamento


Il bel percorso realizzato dal parco


Uno dei laghi alti, ancora desolatamente vuoto


Ritroviamo i tanti ponticelli in legno sul torrente Tresenica


Nella porzione più bassa delle Glare, si alternano tratti fra gli alberi a tratti in pieno sole


Arriviamo ai laghetti bassi


Qui ritroviamo l'unico laghetto con un po' d'acqua, ora più luminosa con il sole


Acqua pura e limpida


Proseguiamo la discesa, entrando nel bosco


Il Torrente Tresenica


Siamo ormai arrivati al Capriolo


Ecco il parcheggio


Dopo 14 km, rientriamo alla base
 


Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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