22
APR

PROGRAMMA TREKKING 2017: 2ª USCITA

    M.Tofino: bella e tosta!


           

Disputata oggi in Valle di Ledro la 2ª uscita del programma trekking 2017. Una lunga e tortuosa traversata sul panoramico crinale che collega Bocca di Trat con il Monte Tofino. A causa della neve sul sentiero (impraticabile) "tagliato" l'arrivo fino al Dòs dela Torta.

 


 

i presenti

 

SOCI
         

 

 

la cronaca

22/04/2017. E' stata disputata oggi - con una traversata sul crinale che separa la Val di Ledro dall'Alto Garda - la 2ª uscita del programma trekking 2017 dei Rinco Boys. E se all'esordio del 1° aprile, sul Monte Alto, "si era scherzato", questa volta si è cominciato davvero a fare sul serio, con un'uscita tanto bella quanto impegnativa, con i suoi 12 km di sviluppo. I k, a dire il vero, dovevano essere 15, ma quando mancava un km e mezzo al Dòs dela Torta, 3ª ed ultima cima in programma (dopo Corno di Pichea e Monte Tofino), il gruppo ha dovuto fare dietrofront a causa della troppa neve presente sullo stretto sentiero di cresta, reso impercorribile.

Erano 9 i presenti al ritrovo in valle di Ledro, fissato nel parcheggio di Malga Trat, a quota 1450 m. Da qui, quando erano le 9,00 circa, attraverso la strada forestale che conduce al Rifugio Pernici, è stata raggiunta la vicina Bocca di Trat (m. 1581), il valico che dalla Val di Concei (piccola valle laterale della Val di Ledro), immette sul versante alto-gardesano.

Dalla sella, seguendo il "sentiero della Pace" (n.420), si è saliti verso la Mazza di Pichea, curiosa formazione rocciosa dalle numerose guglie, aggirandola da sud-ovest ed arrivando sul crinale, alla soglia dei 2000 m. di quota.

A questo punto, sempre seguendo il "sentiero della Pace", si è proseguito verso nord, percorrendo il panoramico sentiero di cresta, con mirabili scorci tanto sulla Val di Concei, sulla Val di Ledro e sulle catene occidentali (Adamello), quanto sul versante opposto, quello orientale, con il Monte Bondone, la Paganella, il Brenta, il Monte Stivo, l'Altissimo ...

Poco prima di metà del percorso sulla cresta, si è giunti alla prima delle 3 cime del programma odierno, il Corno di Pichea, a quota 2138. Proseguendo verso nord-est, dopo una ripida discesa alla sella ed una altrettanto ripida risalita sul versante opposto, è stata raggiunta la seconda cima, il Monte Tofino (m. 2151), che si trova proprio sopra il Lago di Tenno e di fronte al Monte Misone, ubicato dall'altro lato della valle che da Riva del Garda - attraverso il passo del Ballino - sale alla conca del Bleggio.

A questo punto si è proseguito piegando leggermente verso nord-ovest, mantenendosi sempre sul crinale e camminando per mezzo km sui vecchi sentieri del fronte della "Grande Guerra", con l'obiettivo di arrivare al Dòs dela Torta, l'ultima delle 3 cime in programma oggi. Ma, come anticipato in precedenza, la troppa neve (peraltro caduta di recente, ndr) presente sullo stretto sentiero, impediva il passaggio in sicurezza, per cui si è prudentemente optato per un rientro al Monte Tofino, dove è stata fatta la meritata pausa ristoro.

Quassù, a quota 2151 m., godendosi il sole finalmente tiepido dopo i giorni di gelo che avevano caratterizzato la settimana ed ammirando i panorami sontuosi, praticamente a 360°, i nostri camminatori hanno consumato i panini e la torta Sacher che il Presidente aveva portato nello zaino, con l'obiettivo di consumarla ... sul Dòs dela Torta! La neve ha scombussolato il programma, ma la torta ... è stata mangiata lo stesso!

Dopo la pausa, durata una buona oretta, il gruppo ha rimesso gli zaini in spalla ed ha imboccato - al contrario - lo stesso sentiero percorso all'andata, scendendo nuovamente alla sella che separa il Monte Tofino dal Corno di Pichea, risalendo poi a quest'ultimo. Si è poi porseguito sul sentiero di cresta, fino alla base della Mazza di Pichea, per poi scendere fino alla Bocca di Trat, con una piccola deviazione alla "Caverna Capitano Riccabona", dove si trovano alcune postazioni militari austriache della 1ª Guerra Mondale, olre alla fedele ricostruzione di una baracca dove alloggiavano i militari impegnati sul fronte.

Giunti a Bocca di Trat, prima di scendere al parcheggio, è stata fatta una deviazione al vicino rifugio Pernici, per un buon caffè, quindi è stato imboccato il sentiero a monte della strada forestale, giungendo direttamente alla malga attraverso il bosco.  A questo punto non è rimasto che percorrere l'ultimo comodo km di discesa, sulla strada forestale, facendo rientro al parcheggio di malga Trat, dopo ben 12 km di cammino.

- - -

Ora l'appuntamento è con la MTB, sabato 6 maggio, con il Giro della Val di Sella. Si partirà da Caldonazzo e si percorrerà la bella ciclabile della Valsugana (lungo il fiume Brenta, ndr), fino a Borgo, per poi salire nella amena valletta laterale, in cima alla quale si trova ArteSella, rinomata esposizione di Land Art. Discesa in Valsugana dal lato di Barco di Levico.

 

 

i dati tecnici.

Complessivamente il giro sarebbe stato di 15 km, ma con il "taglio" della parte finale (quella che conduce al Dòs dela Torta, a causa della neve che impediva il passaggio sul sentiero di cresta), ne sono stati percorsi "solo" 12, mentre il dislivello in salita è di poco superiore ai 1.000 metri. L'altimetria - trattandosi di un percorso "andata e ritorno" - è praticamente speculare, con circa 4 km di salita costante, dal parcheggio di Malga Trat fino al crinale, poco oltre la Mazza di Pichea. Da qui si prosegue per circa 1 km in quota, con diversi saliscendi, raggiungendo il Corno di Pichea (m.2138) e, dopo una discesa alla sella e la risalita sul versante oppisto, al Monte Tofino (m.2151). Ritorno lungo la stessa via, con il primo km in cresta e i successivi 4 in discesa, fino alla Malga Trat. GPM al Monte Tofino (m.2151).

L'altimetria
 
La panoramica in 3D

 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

le immagini

 

la salita


Il ritrovo, poco prima delle 9:00, è al parcheggio sotto Malga Trat


Nel primo tratto percorreremo il sentiero 403, fino alla Bocca di Trat


Alle 9:00 in punto, si parte ...


Invece di seguire la strada, imbocchiamo un "taglio" nel prato


Saliamo su un ripido canale, scavato da un piccolo ruscello


Poco più a monte, arriva il sole!


Seguiamo la traccia a fianco del ruscello


Malga Trat è proprio sopra di noi, in cima al pendio


Nel pascolo di malga Trat


Un vecchio albero ucciso da un fulmine è stato trasformato in scultura


Un'originale opera d'arte


Proseguiamo la salita nel ripido prato

   
Arriviamo alla malga


Da qui proseguiamo sulla strada forestale che conduce a Bocca di Trat ed al Rifugio pernici


La strada si inoltra in un bel faggeto


Il bivio per il sentiero 402, che scende diritto verso la Val Concei


Noi tiriamo dritto verso Bocca di Trat


Qualche centinaio di metri più avanti, ecco la sella


Qui si scollina il versante fra Val di Ledro ed Alto Garda


Le numerose destinazioni raggiungibili da Bocca di Trat


Il Rifugio Pernici è lì, a 100 metri. Ci passeremo al ritorno, per il caffè


Vista verso il Monte Cadria


La Mazza di Pichea, con le sue guglie rocciose, domina lo spiazzo di Bocca di Trat


Le indicazioni per le nostre mete odierne


Il Presidente


Si imbocca il "Sentiero della Pace" (n.420)


Il primo tratto è un comodo falsopiano fra i faggi


Iniziamo l'aggiramento da sud-ovest della Mazza di Pichea


Poco più avanti, inizia la salita


Panorama sulla parte alta della Val Concei


Ora la salita si fa seria ...


Lungo il percorso si incontrano vari manufatti risalenti alla Grande Guerra


Un segnavia SAT, dipinto su un masso


La salita prosegue sullo stretto sentiero


Altro ricovero militare austriaco


Una vecchia trincea, ormai quasi riempita di terra e detriti


Proseguiamo in direzione della cresta


Il bivio per la "Caverna Capitano Riccabona", dove passeremo al ritorno


Un tratto con alcuni scalini naturali, fra i sassi


La baracca nei pressi della "Caverna Cap. Riccabona"


Più avanti, incontriamo un altro faggeto


Si sale fra gli alberi


Verso ovest, la catena oltre la quale c'è la Valle del Chiese


La salita prosegue senza tregua


Il sentiero compie diversi zig-zag e mini-tornanti


Iniziamo a vedere la cresta, sopra di noi


Sul versante nord della Mazza di Pichea, dove non batte il sole, troviamo ancora della neve


Arriviamo alle pareti rocciose sul versante nord-ovest della Mazza di Pichea


Si svolta verso sud, costeggiando le rocce


Il sentiero prosegue ripido sotto la parete


Il Presidente, Tella e GigaBike


Stretti passaggi ...


La val Concei e, più in là, la val di Ledro


Il simbolo della colomba che caratterizza il "sentiero della Pace"


Altro tratto roccioso


Siamo in cresta


Qui c'è il bivio per la Mazza di Pichea


Noi proseguiamo oltre, in direzione del Corno di Pichea


La montagna è lassù che ci aspetta ...


Sul sentiero, in una zona fangosa, troviamo una strana orma, formata da una zona circolare e
da alcuni segni di unghie strisciate, come se l'animale, in salita su terreno viscido, fosse sci-
volato leggermente indietro. L'impressione, viste le misure, è che si tratti di un'orma dell'orso


Per dare l'idea delle dimensioni, abbiamo posizionato a fianco una banconota da 20 € (lunga 13cm)


Vista sul Carè Alto


Si prosegue verso la cresta


Qualche tratto in falsopiano spezza la salita


Poi, però, riprendono le rampe!

   
Un'altra chiazza di neve. Il Presidente si fa un ghiacciolo al volo !

  
In questo tratto, poco esposto al sole, saranno numerosi i punti del sentiero coperti dalla neve


Per ora non ci sono problemi, si passa a fianco


Anche se in qualche tratto la striscia libera è davvero stretta (e la neve gelata e scivolosa!)

     
Si alternano tratti più ostici a tratti più tranquilli


Un nuovo punto fra le rocce


Qui è stato posizionato anche un cordino d'acciaio, per aiutarsi a salire


Più avanti, ancora neve


Qualcuno fa notare che ne abbiamo trovata più oggi che nella prima ciaspolata dell'anno!


Si sale fra i mughi, che oltre quota 2000 hanno il predominio sugli altri alberi


Vista sul Garda Trentino


Arriviamo ad un soleggiato pianoro, dove faremo una breve sosta


Ne approfittiamo per uno snack e per bere un po'


C'è chi va a cioccolata ...


... e chi va a banane


Mara, anche al sole, tiene i guanti: freddolosa !!!


Di fronte a noi, in primo piano, il Monte Misone


Più in là, si scorge il Palon (Monte Bondone) con la piana delle Viote


In basso, le acque azzurre del Lago di Tenno


Ripartiamo, in direzione del Corno di Pichea


E riprende la salita ...


Si avanza fra rocce e mughi


Malga Grassi


Il crinale di Cima Parì e Cima Oro, a sud del Rifugio Pernici


La stretta traccia prosegue proprio appena sotto cresta


Non c'è vento, c'è il sole e la temperatura è assai gradevole


Lo stretto sentiero visto dall'alto


Un nuovo tratto roccioso


Più avanti incontriamo una curiosa roccia a forma di ...


... banana ?


Si sale senza tregua


Aggiriamo il "bananone" roccioso


Passaggio sotto la parete


Aggiriamo la roccia


Di nuovo sulla cresta


Una breve sosta


Ancora uno sguardo sulla val Concei


Ora si prosegue sotto cresta, ma sul versante ovest


Ora si prosegue attorno a quota 2100


Un sentiero che offre panorami davvero stupendi


Il Carè Alto


Ecco il Corno di Pichea, la prima delle 3 cime previste oggi


Alle nostre spalle, una lunga lingua di neve


Il canalone che scende sul versante est


Ancora una vista sull'alto Garda


Proseguiamo sul crinale, in direzione della vetta


Alla nostra destra, un ripido pendio erboso


Il sentiero prosegue in continuo saliscendi


Ormai siamo quasi al Corno ...


Lo scollinamento


Eccoci sul Corno di Pichea (m.2148)


Dall'altro lato, il Monte Tofino (m.2151). In mezzo, c'è una sella


Verso nord, la catena prosegue verso il Dos dela Torta, la nostra meta


Iniziamo la discesa verso la sella posta fra il Corno di Pichea ed il Tofino


Il sentiero scende a zig-zag fra le pietre


Nonostante il versante sia esposto ad est, troviamo anche qui un tratto innevato


Vista la pendenza, procediamo con molta prudenza


Le zete che risalgono il Tofino, sull'altro versante della sella


Pur con qualche rallentamento, riusciamo a passare


In attesa che tutti completino il passaggio nella neve

   
Proseguiamo ora con un nuovo zig-zag che ci fa perdere ulteriore quota


Arriviamo alla sella, ricoperta di neve


Inizia la salita sul versante opposto


Il Tofino è lì sopra di noi ...


Saliamo sul ripido sentiero


Ora, voltandoci indietro, vediamo il versante del Corno di Pichea appena percorso in discesa
Nel cerchio giallo è indicata la lingua di neve che occupava una ventina di metri del sentiero


Con lo zoom si scorgono le nostre tracce nella neve


Le stratificazioni delle rocce, di chiara origine sedimentaria


Un ripido canalone, questa volta sul versante ovest (verso la Val Concei)


L'ultimo tratto di salita è fra le rocce


La stratificazioni formano degli scalini naturali, molto comodi nell'ascesa

   
Alcuni passaggi nelle rocce


Superate le rocce, ritroviamo l'erba


Un altro paio di tornanti e siamo arrivati


I ripidi pendii erbosi del versante ovest del crinale


Arriviamo in cresta


Ora si vede la conca del Bleggio


In lontananza, uno spicchio del Lago di Molveno


Arriviamo sul Monte Tofino


E anche la 2ª cima è fatta !


Proseguiamo verso il Dos dela Torta, mantenendoci sul crinale, sopra il sentiero


Il sentiero, infatti, visibile sulla destra, è totalmente coperto di neve


Decidiamo di proseguire, per verificare se il percorso è fattibile


Il Presidente in avanscoperta ...


Qui i versanti esposti a nord sono ancora innevati


Il Corno di Pichea. Il sentiero che abbiamo percorso non si vede, è dietro alla cresta


Quando il crinale non è più percorribile, scendiamo sul sentiero, sperando che sia libero ...


Più avanti troviamo altra neve, con alcuni passaggi un po' esposti ...

   
Niente, non si passa. Gettiamo la spugna, troppo pericoloso procedere oltre


Facciamo qui il "giro di boa" e decidiamo di tornare al Tofino per la sosta ristoro


Si rientra verso la 2ª cima


Ripercorriamo il crinale erboso, in direzione opposta

    
Dobbiamo mantenerci sopra il sentiero, ricoperto di neve gelata


Big Bobby e Tella, in versione black


Rientrati al Monte Tofino. Ora si mangia

 

Il ristoro


Il radler è in fresca nella neve


Oggi, "radlerata" d'altra quota !


2151, per l'esattezza


Vai con gli sfilatini!


Mara, sapendo che si andava sul Tofino, ha portato un panino al ... Tofu !


Briz, la stagnola non si mangia, mi raccomando!


GigaBike


Big Bobby e Tella


Non tira aria, c'è il sole ... si sta una pacchia!


E ci godiamo il panorama. Qui, il Gruppo del Brenta


E' l'ora del grappino, per digerire ... Ma quella mano protesa verso il pregiato liquore, di chi è?


Ah, ecco! Cin-cin

   
Questa è da fare invidia a Mike Bongiorno ... ricordate?


Beh, dopo un'oretta di sole, panini, grappini e panorami, è ora di iniziare a scendere!

 

la discesa


Prima di partire, Briz tenta di risolvere il problema siccità :-)


Inizia la discesa


Dal Monte Tofino si deve scendere alla sella che lo separa dal Corno di Pichea


Ripercorriamo, in discesa, le ripide zete fatte in salita poco prima


Big Bobby impegnato in discesa


Arriviamo al punto roccioso, proprio alla base del versante


Scendiamo con cautela, sfruttando gli scalini naturali della roccia stratificata


Giunti alla sella, il sentiero corre proprio sul crinale


A destra c'è la val Concei, a sinistra l'Alto Garda


Il punto più basso fra le due cime, dove si è accumulata la neve


Oltrepassiamo la sella


Inizia la salita sul versante opposto, quello sotto il Corno di Pichea


Gli stretti sentieri costruiti dai militari, oltre un secolo fa ...


Briz impegnato in salita


Il sentiero, qui, corre sottocresta, al riparo dai cecchini nemici appostati sull'altro versante


Arriviamo alla grossa chiazza di neve sul sentiero che avevamo già affrontato in discesa


Le nostre orme di qualche ora fa ...


Ora, con il sole, la neve è molle e si trova appoggio più facilmente


Rimane comunque un passaggio da fare con prudenza, visto il ripido pendio alla nostra sinistra ...


Passata la chiazza di neve, si prosegue sulle rocce


Quasi al Corno di Pichea, sempre appena sottocresta


Anche qui c'è un po' di neve, ma il sentiero è quasi sgombro


Dal Corno di Pichea, iniziamo una nuova discesa


Ci lasciamo alle spalle la vetta e proseguiamo verso la Mazza di Pichea


Il sentiero, ora, passa sul versante opposto


Qui il sentiero taglia in diagonale un ripido pendio erboso


La Mazza di Pichea è là, di fronte a noi


Un altro zig-zag fra il pietrame


La colonna dei Rinco impegnata in discesa


Un tratto sottoparete


Passiamo nuovamente sotto il "bananone" di roccia


Questi ramponi, stamattina, li abbiamo fatti in salita


Di nuovo lungo la cresta


Un tratto pianeggiante interrompe brevemente la discesa


Subito dopo si riprende a scendere


Mughi e rocce ...


Qui si nota chiaramente lo sbancamento della roccia per costruire il sentiero


La formazione rocciosa appena aggirata


Scendendo, si scorge la sommità della Mazza di Pichea


Iniziamo l'aggiramento dal versante occidentale


Il panorama verso l'Adamello


Sotto la Mazza di Pichea, all'ombra, ritroviamo la neve


Proseguiamo la discesa


In questo tratto poco esposto al sole, i punti innevati sono parecchi


La tana dell'orso?


In discesa fra i mughi


Il sentiero è percorribile solo per metà


Voltandosi indietro, scorgiamo la cima da cui siamo appena scesi

      
Nuovi tratti innevati


Ora il sentiero procede in saliscendi


Arriviamo al bivio per la Mazza di Pichea


Qui si stacca un ramo del sentiero che porta sulla cima


Noi proseguiamo in discesa


Formazioni rocciose tipicamente dolomitiche, di morbida roccia calcarea


Si prosegue verso Bocca di Trat


Scendiamo sotto il versante roccioso della Mazza di Pichea


Il tratto sottoparete


Ci siamo abbassati di quota e sono ricomparse le latifoglie


Il bel faggeto già attraversato questa mattina, in salita


Attraversiamo il boschetto di giovani alberi


Arriviamo in vista della Bocca di Trat e del Rifugio Pernici


Prima di scendere, però, troviamo il bivio per la "Caverna Cap. Riccabona"


Facciamo la deviazione e puntiamo al vicino sito storico


La caverna, scavata nella roccia, era un ricovero militare durante la 1ª guerra mondiale


Entriamo nel piccolo vano

    
Alcune fotografie, appese alle pareti, narrano la dura vita del fronte


Noi, cento anni più tardi, abbiamo percorso quei sentieri con tutt'altro spirito ...

    
Sopra la caverna, su uno sperone roccioso, c'è la fedele ricostruzione di una baracca



Ufficio del Comandante di Compagnia - Comando Gruppo - XI Riserva, cap. Riccabona


Dentro, altre foto dell'epoca


Il Presidente prova la branda, in legno


Dalla postazione si teneva sotto controllo la strada che sale dalla Val Concei


Vista sul Rifugio Pernici


Dietro allo sperone roccioso, sotto la caverna, un'altra postazione armata, in calcestruzzo

    
L'interno della postazione e la vista dalla finestra


Il massiccio muro esterno, in spesso calcestruzzo


La visuale dal foro, verso la Val Concei


Dopo la visita al sito storico, riprendiamo la discesa


Ritorniamo verso il sentiero principale


Ripreso il "Sentiero della Pace", proseguiamo verso Bocca di Trat


Il faggeto nella parte finale del sentiero


Ormai siamo in fondo alla discesa


L'uscita dal bosco, a Bocca di Trat


La segnaletica SAT e di "Mountain&Garda Bike"


Decidiamo di fare una deviazione verso il Rifugio Pernici, per un caffè


Raggiungiamo il rifugio, gestito dalla SAT di Riva del Garda


Il rifugio si trova a quota 1600 m.


Ci accomodiamo sui tavolini esterni, al sole


Le Giubbe Rosse !


Una foto di Nino Pernici, sottotenente degli alpini originario di Riva del Garda


Dopo la pausa cafè, ci rimettiamo in cammino per l'ultimo tratto del percorso


Foto di gruppo al rifugio


Ritorniamo a Bocca di Trat


Per scendere, imbocchiamo il sentiero nel bosco, che passa a monte della strada


Scendiamo fra i prati


L'ultimo zig-zag della giornata!


Arriviamo a Malga Trat


Siamo a quota 1500


Imbocchiamo la strada forestale


Un ultimo sguardo alla Mazza di Pichea


Arriviamo al parcheggio


Giro completato. Bello!


Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................