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MAR

PROGRAMMA CIASPOLE 2017, 4ª USCITA

Arrivederci neve!


     

Si è chiusa oggi nel Lagorai, con la doppia ascesa sul Monte Fravort (m.2347) e sulla Panarotta (m.2002), la "stagione bianca" dei Rinco Boys. Stupenda giornata di sole, con temperature praticamente primaverili (la neve, ormai, è agli sgoccioli anche in quota), e panorami da urlo a 360° gradi. Ora le ciaspole vanno in cantina e la palla passa a bike & trekking.

 

i presenti

 

SOCI
       
 
 

la cronaca

11/03/2017. Si è chiusa oggi nel Lagorai, con la ciaspolata Monte Fravort e Cima Panarotta, la "stagione bianca" 2017 dei Rinco Boys. Una stagione che era iniziata - in realtà - "in verde", nel senso che la prima ciaspolata, agli "Omini di Pietra", era stata disputata sull'erba, e che era poi proseguita nell'unica giornata veramente invernale di tutto il programma, sul Monte Bondone, in occasione della tradizionale notturna. Poi c'è stata la tappa di Carnevale, sull'Altopiano di Pinè (e anche in quel caso, per la scarsità di neve, le ciaspole sono rimate a casa ...) ed ora la conclusione.

La partenza, attorno alle 8:30, è avvenuta dal parcheggio degli impianti di risalita "Panarotta 2002", a quota 1780 circa. Da qui i 10 ciaspolatori presenti oggi hanno imboccato il sentiero che corre parallelo, ma leggermente a monte, del sentiero SAT 325 che, praticamente in falsopiano, con un andamento leggermente ondulato, taglia diagonalmente il versante nord compreso fra la Cima Storta e Cima Panarotta, portando - dopo un paio di km decisamente soft - alla sella posta in loc. La Bassa (m.1834).

Successivamente si è iniziato a salire con più decisione, percorrendo il ripidissimo crinale meridionale del Monte Fravort e giungendo, dopo un km circa, al pianoro posto in loc. La Fontanella (chiamato anche Fravort sud), a m. 2037. Qui è stato incontrato un altro breve tratto in falsopiano, dove si è potuto tirare il fiato.

Dopo una breve sosta si è quindi ripreso a salire, sempre lungo il crinale, con pendenze attorno al 30%, raggiungendo - dopo un altro intenso km di ascesa - la cima del Monte Fravort, GPM a quota 2347 m.

Approfittando della temperatura mite i Rinco si sono adagiati in vetta, vicino alla croce metallica, per consumare il meritato ristoro, godendosi la neve, il panorama ed il sole tiepido. 

Il rientro a valle, dopo mangiato, è avvenuto inizialmente lungo la stessa via, con passaggio dapprima al pianoro de La Fontanella, quindi nuovamente "alla Bassa". Qui, invece di rientrare lungo il percorso dell'andata, passando alla base della montagna, è stata introdotta una variante rispetto al programma originario, aggiungendo alle fatiche di giornata anche l'ascesa alla cima Panarotta. Un altro km di salita ed altri 170 metri di dislivello, raggiungendo la vetta dove si trovano le grandi antenne dei ripetitori TV a servizio dell'intera Valsugana.

Dalla cima, costeggiando le ampie piste da sci, si è poi rientrati in discesa fino ai parcheggi degli impianti, chiudendo così l'impegnativo itinerario.

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La prossima uscita ufficiale è sabato 18 marzo nel Garda Trentino, con la prima in bike della nuova annata. Si "bagnerà" la nuova divisa, in occasione dell'uscita di primavera di Bici & Bicèri. Ad ospitare i Rinco, questa volta, sarà la Cantina-Frantonio MADONNA delle VITTORIE di Arco, loc.Linfano.

 

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i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi circa 10 km, con un dislivello di circa 750 metri. L'altimetria è per 3/4 speculare, visto che si è trattato i gran parte di un percorso ad andata e ritorno sul medesimo tracciato. Partenza soft, con circa 2 km in falsopiano, nel bosco, fino alla sella in loc. la Bassa. Poi salita decisa, per circa 1 km, nuovo breve tratto in falsopiano e salita finale, per un altro km circa, sul crinale che porta alla cima del Fravort. Rientro lungo la stessa via fino a La Bassa, poi altra salita di un km, per arrivare a Cima Panarotta, e discesa conclusiva di 1,5 km. GPM al Monte Fravort (m.2347).

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

le immagini

la salita al Fravort


Il ritrovo è al parcheggio degli impianti di "Panarotta 2002"


Alle 8:30, con ben mezzora d'anticipo sul programma, si parte


Dobbiamo arrivare lassù ...


Attraversiamo la pista da sci


A quest'ora non c'è ancora nessuno, gli impianti hanno appena aperto


La segnaletica SAT con le indicazioni per il Monte Fravort (sentiero 325)


Noi, però, imbocchiamo una strada che corre parallela e leggermente a monte del sentiero


La strada, rispetto al sottostante sentiero, ci manterrà in quota senza scendere e poi risalire


In questo primo tratto si cammina quasi sempre in ombra, tranne qualche rara apertura


Altra pista da sci da attraversare


Anche qui, nessuno sciatore in vista


Il Dosso di Costalta, fra Pinè e la valle dei Mocheni. Ormai totalmente senza neve


Il Fravort ci guarda dall'alto. Arriviamo ...


Proseguiamo sulla tranquilla strada in falsopiano


Il Dotto chiude la fila


Stiamo camminando sul versante nord della Panarotta, che si trova alla nostra sinistra


Sopra di noi, infatti, si vedono le sagome dei ripetitori TV installati sulla cima


Davanti a noi si intravede, fra i due versanti che si incrociano, la sella de La Bassa


Una terza pista, in questo caso chiusa


Si prosegue sul tranquillo sentiero, praticamente pianeggiante


Alle nostre spalle, la catena del Brenta


Con lo zoom, si possono vedere le splendide guglie rocciose protese verso il cielo


Manca poco alla sella


Si intravedono i raggi di sole che illuminano l'apertura fra il Fravort e la Panarotta


Eccoci arrivati


Mara & Max


Dopo 2 km nel bosco, all'ombra della Panarotta, finalmente usciamo in campo aperto


Il sole tiepido del mattino illumina i prati bianchi


Attraversiamo i prati de La Bassa


Il versante nord-est della Panarotta


In sosta a La Bassa


Big Bobby e Max


Roby e Briz


Un sorridente Dotto


Abbiamo guadagnato solo 50 metri di quota. Il "bello", arriverà adesso ...


Come primo assaggio ci attende questo bel rampone!


Si parte


Iniziamo la salita


La neve è ancora gelata in superficie, per cui non si sprofonda


Il sentiero sale subito ripido nel bosco rado


Si sale a zig-zag, fra larici e abeti


In 200 metri abbiamo guadagnato la stesa quota dei primi 2 km!


La Panarotta


Il sentiero non molla mai ...


Con queste pendenze si guadagna quota a vista d'occhio ...


Ogni tanto una piccola sosta per tirare il fiato


La Vigolana


Si riparte ...


Sul terreno ci sono i segni di una discesa con gli sci


Si sale sulla neve gelata, sfruttando gli "scalini" formati dalle impronte di precedenti passaggi


Big Bobby in black


Ora la Panarotta la vediamo da sopra, segno che abbiamo superato quota 2000


In lontananza, con lo zoom, si vede anche il Cevedale


Il bosco è scomparso ed ora si cammina in pieno sole


La neve, per ora, regge ancora il nostro peso


La colonna dei Rinco


Non manca molto al cd "Fravort Sud", in località la Fontanella


E se tira el fià ...


Il Dotto in coda e la Panarotta sempre più lontana


Zoomata sulla cima


Quasi in cima al primo tratto di salita


Il veersante è ben esposto al sole ed anche quassù la neve latita


Una breve sosta


Max si gode il panorama


Si riparte


Bancomat


Arriviamo in loc. La Fontanella (o Monte Fravort Sud)


Qui si trova un bel pianoro, con vista sul Fravort


Percorriamo il tratto in falsopiano, lungo il crinale


Adesso c'è poca neve, ma qui - di norma - si formano i "cornicioni" da cui stare alla larga!


Il Dotto


Percorriamo il tratto sul crinale che precede la salita conclusiva


Alle nostre spalle, Fravort Sud e Panarotta


Di fronte, invece, il rampone del Fravort !!!


I segnavia sulle pietre


Da La Bassa in poi, nel frattempo, siamo confluiti sul sentiero 325

       
Stili a confronto


Arriviamo alla base del Fravort


Attraversiamo il prato imbiancato


Il gruppo si ricompone


Il salitone finale è decisamente ... ripido!


Max si mette la crema protettiva. Oggi il sole picchia !


E allora, che inizi la salita!


La neve, in certi punti, è totalmente sciolta e si cammina sull'erba


Qui la pendenza raggiunge il 30%


Max


Si sale a zig-zag, cercando di addolcire la salita


Si sale anche fra le rocce, messe a nudo dallo scioglimento della neve


La roccia scura di origine porfirica che caratterizza il Lagorai


Il cielo, sopra di noi, è di un azzurro da cartolina


Uno sguardo alle nostre spalle, con la dorsale appena percorsa


"Praline" al cioccolato :-)


La parte nord di Pergine Valsugana e il Monte Celva


L'erba giallo ocra contrasta con l'azzurro del cielo


Il Presidente in sosta osserva il panorama


Il Dotto ne approfitta per bere un po' di the


Sotto il Fravort c'è un vallone poco innevato


Nonostante lo scarso innevamento, 3 scialpinisti stanno scendendo fra le pietre



Le evoluzioni per evitare le rocce


La nostra salita prosegue ...


Il Fravort è sempre più vicino


Si riprende a salire


Lo splendido contrasto bianco e blu


Ancora le splendide Dolomiti di Brenta


Il km finale è davvero durissimo, con pendenza media attorno al 30%


I segnavia sempre presenti, ci indicano la rotta


Quel masso lassù è poco rassicurante ...


Particolare delle rocce


Bancomat impegnato nella dura ascesa


Ormai, non manca molto alla vetta


I resti dei 30 km di trincee che correvano su questa linea


Eccoci arrivati!


Adesso facciamo pausa ...

 

il ristoro


La croce di vetta


Ci sediamo sui sassi di porfido, godendoci il panorama


Radler e birre, nel frattempo, vengono messi in fresco nella neve


Max si prepara con cura un bel panino


Buon appetito!

   
E prosit !


Bancomat


Il Dotto scruta l'orizzonte


Anche GigaBike si gode il panorama mentre mangia


D'altronde, lo spettacolo merita!


Vista verso il Lagorai orientale


Vista sulla bassa Valsugana


Opere del vento


Iniziano a volteggiare alcuni parapendio

     
Nel giro di qualche minuto, il cielo si colora


Il riposo del guerriero


Iniziano gli assaggi dei grappini ...


L'alcool inizia a fare effetto. I "boci" hanno caldo !


Qualche foto ricordo, prima di scendere


Dopo esserci goduti oltre un'ora di sole e panorami, ci prepariamo per affrontare la discesa


 

la discesa e la variante Panarotta


E allora, iniziamo questa discesa!


La neve che lungo la salita era gelata in superficie, adesso è una pappa!


Affrontiamo il primo rampone immediatamente sotto la cima


Era impegnativo in salita, ma anche in discesa non scherza!


C'è chi preferisce camminare nelle lingue di neve ...


... e chi preferisce il terreno asciutto


Panorama verso ovest


Si affonda nella neve molle


Nelle zone di accumulo, lo spessore arriva anche al ginocchio!


La parte finale del primo rampone


GigaBike fra neve ed erba


Il Dotto, per questo tratto di discesa, ha messo le ciaspole per avere maggiore stabilità


L'impressionante rampone appena percorso


Adesso ci attende un tratto in falsopiano


Percorriamo il piattone in loc. La Fontanella (Fravort Sud)


Questo tratto, all'andata, aveva interrotto per un po' la dura salita


Percorriamo il crinale, in direzione ovest


Riprende la discesa


Incolonnati sul sentiero


In vista della Bassa (la sella in fondo alla discesa) e della Panarotta


Big Bobby scruta all'indietro


I Rinco scendono nella neve acquosa


Quello che stamattina era un lastrone di ghiaccio, ora è una granita!


Inizia il tratto finale, nel bosco


Arriviamo a La Bassa


Mara e Max alla sella


Briz


Non paghi dei ramponi del Fravort, decidiamo di affrontare anche la Panarotta ...


L'ulteriore dislivello (170 m.) non è tantissimo, ma c'è un'altra rampa da affrontare!


Qualche larice sparso qua e là nei prati


L'ascesa è resa ancora più tosta dalla neve molle, dove gli scarponi affondano in profondità


Qualche attimo di sosta, per tirare il fiato


In cima al tratto più tosto del versante est della Panarotta


Ora si procede con pendenze più abbordabili


I ripetitori TV della Panarotta


Percorriamo il sentiero lungo il crinale


E pensare che prima ... eravamo lassù!


Arriviamo alla croce dell'anticima


La croce è stata apposta in ricordo dei caduti della Grande Guerra


Percorriamo l'ultimo tratto di salita


Ora siamo sulla sommità della montagna


Vista sul lago di Levico


E anche questa seconda vetta (m.2002) è stata conquistata


I "padelloni" delle antenne TV


In sosta al 2° GPM di giornata


E ora, inizia la discesa finale


Raggiungiamo la stazione d'arrivo degli impianti di "Panarotta 2002"


Scendiamo a bordo pista


Capanna Panarotta


Rimanendo sempre ai bordi delle pista da sci, percorriamo l'ultimo km di discesa


Dopo 10 km di cammino, ritorniamo al Rifugio Panarotta


Attraversiamo la pista per raggiungere il parcheggio


Per fortuna, non c'è molto traffico ...


Ed eccoci al parcheggio. Anche questa è andata

 

Alla prossima!