09
APR

PROGRAMMA ORDINARIO MTB 2017: 1ª USCITA

  
I biker di mare




        

Disputata oggi nella Laguna di Chioggia la prima uscita del programma bike 2017. Oltre 40 i biker presenti (46 in totale i partecipanti), che hanno dato vita ad una lunghissima e colorata colonna. Splendida giornata (cielo terso e temperatura ottimale) e bellissimo tour, che ha visto Rinco e Non Solo Panza pedalare in laguna, sul lungomare, sugli argini fluviali, nelle campagne e nelle valli di pesca. E dopo i 54 km di pedalata, una bella mangiata di pesce! Ora la palla passa al trekking: dopo Pasqua il Monte Tofino.

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i presenti

 

 

SOCI
   
OSPITI
 

 

la cronaca

09/04/2017. E' andata in scena oggi in Veneto, con una bella uscita nella Laguna di Chioggia, la prima uscita del programma ordinario bike 2017. Si è trattato della tradizionale gita fuori porta, che quest'anno ha visto i Rinco Boys e i Non Solo Panza arrivare addirittura al mare.

La lunga ed intensa giornata dei Rinco è iniziata alle 6:00, con il ritrovo a Trento e la partenza in pullman (con carrello bici), direzione Valsugana. Dopo quasi 2 ore e mezza di viaggio (sono 171 km, ma con il carrello dietro, la velocità massima è 80 km/h), la comitiva è giunta - con un leggero ritardo sulla tabella di marcia - in quel di Valli di Chioggia, località posta nell'entroterra lagunare, dov'era fissata la partenza del tour in bike.

Nel parcheggio del Ristorante Volpin (dove si è poi tenuto il pranzo post-pedalata, ovviamente a base di pesce), i Rinco partiti dal Trentino si sono ritrovati con i soci giunti dalla Lombardia, con la vecchia conoscenza Spectrum & Co. (già nostro socio durante i suoi trascorsi trentini e ora stabilitosi in quel di Ravenna), nonché con il gruppo dei Non Solo Panza, che quest'anno era più nutrito che mai, con ben 13 rappresentanti provenienti - oltre che dalla base cremonese - anche da Verona, Ravenna e Firenze. In tutto, ben 46 partecipanti (di cui 4 aggregati solo al pranzo): insomma, la solita bella e colorata carovana.

Quando erano circa le 9:20, il gruppo è partito - attraversando la SR309 (la "famigerata" Romea) - per dirigersi verso sud, fra campi, canali irrigui e stradine agricole. In breve è stato raggiunto il fiume Brenta, proprio nel punto in cui - nei secoli scorsi - per evitare che i suoi detriti arrivassero in laguna, riempiendola sempre più e mettendone a rischio l'esistenza, il fiume venne deviato verso il mare con un robusto argine. E proprio qui, fra l'argine del Brenta e la laguna, corre la SP 9, una delle due vie di accesso a Chioggia (l'altra è la citata Romea, strada molto pericolosa). Pedalando in colonna a bordo strada (fortunatamente dotata di una banchina assai larga), è stata costeggiata la parte meridionale della laguna veneta, arrivando fino alle porte dell'area urbana di Chioggia, dove inizia il percorso ciclo-pedonale protetto.

L'ingresso in città è avvenuto dalla frazione Brondolo, dove la ciclabile corre su un lato di via Venturini. Proseguendo in direzione nord si è così giunti a Sottomarina, la frazione balneare di Chioggia. Prima si è pedalato sul lungomare ovest, quello affacciato sul bacino chiuso della Laguna del Lusenzo, racchiusa fra la penisola di Sottomarina e l'Isola di Chioggia. Giunti più o meno a metà del lungo e suggestivo tratto lungomare, si è svoltato in alcuni vicoletti, fino ad imboccare via Tirreno, che ha portato dritti dritti dal lato opposto della penisola di Sottomarina, sul versante est, dove si trova il litorale sabbioso. Qui è stata fatta una doverosa tappa sul bagnasciuga, per una inconsueta foto di gruppo: i biker di mare!

Dopo la tappa marinara, il gruppone è ripartito imboccando la pista ciclabile recentemente realizzata sul Lungomare Adriatico, proprio a ridosso dei numerosi bagni che caratterizzano questo tratto di litorale. Giunti all'altezza di viale Veneto, si è svoltato nuovamente in direzione ovest, puntando verso Chioggia vecchia. Prima di approdare in quella che è stata giustamente ribattezzata "la piccola Venezia", è stato fatto il giro dell'Isola dell'Unione, un'isola artificiale creata fra Sottomarina e Chioggia (ospita, fra l'altro, un grande parcheggio ed il campo sportivo), su cui poggia il ponte che porta alla città vecchia.

Arrivati a Chioggia vecchia, è stato fatto un breve tour fra i canali e le calli che, come si diceva in precedenza, hanno fatto guadagnare alla cittadina lagunare l'appellativo (meritato) di "piccola Venezia". Oggi, purtroppo, a causa della gran folla presente in città (c'era anche un mercato, ndr) non si è potuto fare un tour completo nel centro storico, limitandosi ai luoghi principali, come il canale dei pescherecci, il ponte Vigo, Corso del Popolo, il Duomo, Porta Garibaldi, il Canal Vena ... Certo, la cittadina merita una visita assai più approfondita, ma oggi i tempi erano questi e così ci si è limitati ad un veloce passaggio.

Dopo il breve tour sull'Isola di Chioggia, il gruppo è uscito dal centro storico in direzione sud, raggiungendo Borgo San Giovanni e da lì, dopo aver costeggiato la sponda occidentale della Laguna del Lusenzo, nuovamente la penisola di Sottomarina, passando il canale su un ponte ciclo-pedonale in legno. A quel punto è stato percorso a ritroso lo stesso tragitto dell'andata, con passaggio per Brondolo, poi nel sottopasso ferroviario (ribattezzato "sottoBasso" perchè non arriva ai 2 metri di altezza e ci si deve chinare per non sbattere il cranio ...), quindi sulla provinciale 9, stretta fra l'argine del Brenta e la laguna, fino ad arrivare in loc. Ca' Pasqua, dove i fiumi Brenta e Bacchiglione, oltre ad un canale artificiale, si uniscono prima di arrivare al mare, ma solo dopo aver percorso un bel tratto praticamente paralleli (vedi foto sotto).

A questo punto è iniziato quello che si può definire il "tratto fluviale" del tour, iniziando dalla strada (sterrata) costruita sul lembo di terra stretto fra l'argine destro del Bacchiglione e l'argine sinistro del Canale Morto (un canale irriguo). Giunti in località Ca' Bianca, ci si è spostati sull'argine opposto del fiume Bacchiglione, proseguendo quindi verso nord (questa volta su asfalto), fino a raggiungere l'Oasi Ca' di Mezzo. Qui, passando vicino ad una delle grosse idrovore che regolano il flusso delle acque in questa terra assai delicata, stretta fra i fiumi ed il mare, si è raggiunta la sponda destra del fiume Brenta, proseguendo così il percorso sul 3° corso d'acqua in pochi km.

Giunti a Santa Margherita (nel comune di Codevigo, in provincia di Padova), si è passati sulla sponda sinistra del Brenta, percorsa solo per un brevissimo tratto, prima di puntare verso est, in direzione della laguna. Dopo essere transitati in località "Passo della Fogolana", cui ha fatto seguito un nuovo attraversamento della "Romea", si è arrivati nelle terre strappate al mare con imponenti lavori di bonifica. Le zone settentrionale e centrale della bonifica, appartenente al comune di Codevigo (PD), si chiamano - rispettivamente - Fogolana e Conche (nota anche come "Valle Millecampi", per via della presenza degli innumerevoli terreni agricoli), mentre la parte più a sud (Valli) ricade sotto il comune di Chioggia (VE).

Pedalando lungo i canali e costeggiando i terreni appena arati o seminati, si è giunti ai c.d. "Casoni della Fogolàna". Sui tratta di antiche abitazioni rurali, tipiche del Veneto, costituite da un unico blocco di fabbrica in muratura, sormontato da un tetto conico molto spiovente, la cui copertura è realizzata in piccole canne legate assieme (qui alcune info).

Dai casoni si è proseguito su stradine agricole, fino a raggiungere loc. Fogolàna (un grappolo di case rurali, stalle e granai), per poi iniziare il tratto che costeggia la laguna, posta dietro un grosso argine di terra, realizzato a protezione dei campi. Pedalando a pochissimi metri dal mare, si è così giunti alla Spiaggia della Boschettona, una zona dove i canneti lasciano il posto ad una striscia di sabbia, molto frequentata dagli abitanti dei dintorni.

Da qui si è lasciata la riva, proseguendo in direzione sud fra le campagne di Valli di Chioggia e giungendo - verso le 13:30, dopo 54 km di tour - al Ristorante Volpin, dove si era partiti all'incirca 4 ore prima. Qui sono state riposte le bici e ci si è dedicati ai piaceri della cucina che, visto il luogo, non poteva che essere a base di pesce. Un bel bis di primi con tagliolini cozze e asparagi assieme ad una gustosa lasagnetta alla granseola, per poi proseguire con un bis di secondi composto dal filetto di branzino alle verdure e dalla frittura mista, con polentina gratinata. Per "sgrassare" (come dice il mitico Frà), un bel gelato, seguito dal caffé, per poi passare ai saluti ed imboccare le rispettive vie di casa.

L'arrivo a Trento - dopo altre 2 ore e tre quarti di viaggio (ulteriormente rallentato dal traffico della domenica pomeriggio) - è avvenuto alle 19 circa. Insomma, anche quest'anno giornata lunga e intensa ma ... gran bella giornata!

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Ora l'appuntamento è con il trekking, la cui 2ª uscita del programma 2017 è fissata per sabato 22 aprile, quando si salirà in Val di Ledro per affrontare l'ascesa al Monte Tofino e Dos dela Torta.


 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi 54 km, mentre il dislivello superato è praticamente nullo (a parte 2 o 3 cavalcavia ...). L'altimetria è dunque insignificante (sarebbe un riga orizzontale!).

La panoramica in 3D

 

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

 

le immagini

1. Il viaggio da Trento


Ritrovo alle 6:00, quand'è ancora buio, nel consueto parcheggio di via Petrarca


Inizia il carico bici


Il carrellone XXXL ne può contenere fino a 60!


Si parte e si imbocca la Valsugana, quando inizia ad albeggiare


A bordo ...


Carrellata sugli assonnati viaggiatori ...

  
Il Presidente                                                    Irene e Giada

   
La Panzella Family al completo

   
Lucky Luke e Alessandra                             Gli amici di Annalisa e Ivano

  
Bancomat e la moglie Marisa                                      Annalisa e Ivano


Il Camoscio della Sila con Mara

  
GigaBike e Briz                                                Rinco Starr


Max e Mara

  
Cristina e Big Bobby                                          Taverna e Tavernello


Tania non è assonnata: sta proprio dormendo di brutto!


Aaaah, buongiorno!


Lui è meglio che non dorma!



Il viaggio prosegue ...


Dopo il risveglio, Tania si piazza in pole position !


Gli splendidi paesaggi dei campi di colza in fiore


Delle stupende tavolozze gialle


Sulla SR 309, quasi a destinazione ...


Lo "sbarco" al Ristorante Volpin


Qui ci attendono gli altri soci (giunti da altre Regioni) e gli amici di Non Solo Panza


Ci si ritrova dopo un po' di tempo ...


Iniziano le operazioni di scarico


Una ad una, le nostre MTB vengono consegnate ai rispettivi proprietari. Fra un po' si parte ...

 


2. il primo tratto: da Valli a Chioggia


Verso le 9:20 il lungo torpedone lascia il Ristorante Volpin


Dopo aver attraversato la "Romea", si entra nel paese di Valli


Attraversiamo il piccolo paese composto perlopiù  da piccole villette


Uscendo dal paese, procediamo su stradine secondarie, in mezzo ai campi


Qualcuno ha perfino "rischiato" la bici da strada


Ci si ritrova fra "amici di pedale"


La zona, ottenuta da una bonifica, è piena di canali


Si pedala fra campi e acqua


Inizia un tratto sterrato


Il gruppo sfila, con il Taverna a fare da "scopa"


Ora si è passati su erba. Diciamo che sarà un giro molto variegato!


Rispetto al giorno della prova (a metà febbraio, ndr), i campi - oggi - sono verdissimi


Oggi ci ha raggiunti anche Spectrum, che da qualche tempo vive in quel di Ravenna


Il Vice-Presidente dei Rinco ... Rinco Starr


Pit stop: c'è da bypassare una stanga


Si prosegue su un argine


C'è una stanga, al Presidente tocca il ruolo del "daziere" ...


"Veloci che 'sta cazzo di stanga di ferro pesa un quintale!"


Le "valli", canali dove l'acqua salmastra del mare si mescola all'acqua dolce dell'entroterra


Le costruzioni "a palafitta", dove si esercita la pesca


Arriviamo alla fine del tratto "campagnolo"


Per arrivare a Chioggia (non vi sono alternative), dobbiamo ora percorrere un tratto della SP9.
Il primo mezzo km è pure stretto e senza banchina, per cui si procede rigorosamente in colonna


Più avanti la strada si allarga e si può pedalare in discreta sicurezza, oltre la linea bianca


Dall'altro lato della strada, il mare ...


La lunghissima colonna di biker mentre si costeggia la laguna


Un altro canale


E pensare che quel rialzo di terra, alla nostra destra, è un argine con sopra una strada sterrata
(impraticabile perchè piena di rovi) che con una semplice pulizia diventerebbe una ciclabile ...


Arriviamo alla rotatoria di Ca' Pasqua


Il lungo torpedone sfila davanti al fotografo


Finora il traffico è stato modesto e sono state incontrate pochissime auto


Giancarlo in citybike


Il taverna fa "la scopa" e chiude la lunga colonna


L'ultimo km prima di arrivare all'area urbana di Chioggia, che si intravede all'orizzonte

 


3. ingresso a Chioggia e tappa al mare


L'ingresso a Chioggia avviene su un percorso ciclabile protetto


Un rimessaggio di barche


Dopo un paio di rotatorie, ci avviciniamo all'area urbana


Una deviazione verso la ferrovia ...


Capelli d'Argento, all'esordio stagionale


Per arrivare alla ciclabile urbana, però, c'è prima una sorpresa ...


Il sottoBasso ferroviario!


Ocio ai corni !!!

 
Diciamo che chi ha una certa altezza, incontra qualche problemino ...


Oltrepassata la ferrovia, ritroviamo la ciclabile


Imbocchiamo questo lungo viale nella frazione di Brondolo, puntando verso il centro


Arriviamo a Sottomarina, la frazione balneare di Chioggia


"Scusi, per il mare?"


Eccolo qua! La Laguna del Lusenzo, racchiusa fra la penisola di Sottomarina e l'Isola di Chioggia


Dall'altro lato, la città di Chioggia vecchia, costruita su un'isola


Una meraviglia ...


Imbocchiamo il bel percorso ciclo-pedonale che costeggia il mare


Qui è stato realizzato un comodo percorso per le bici, separato da quello (rialzato) per i pedoni


Parcheggio barche vuoto: sono tutti a pesca!


Percorriamo circa metà del lungomare, prima di svoltare verso sud


Imbocchiamo quindi una stretta stradina


Arriviamo in via Tirreno, che taglia da lato a lato la penisola di Sottomarina


La bia sbuca proprio di fronte al litorale. Qui è obbligatoria una tappa in spiaggia ...


Siamo costretti a scendere di sella: ci vorrebbe la fat-bike !


Una bella faticaccia spingere le bici sulla sabbia, maaa ...


... alla fine arriviamo al mare !


In sosta sul bagnasicuga


Selfie


Il gruppone al completo posa in spiaggia

E per fare la foto di gruppo ... è necessario lo scatto sulla sabbia !
 

 
Il Presidente sul bagnasciuga: "Saràle bòne 'ste alghe?"


Chiacchiere da spiaggia


Tipi da spiaggia


La Panzella Family al completo


Panzella, fra l'altro, fa notare che oltre ad essere (con il Presidente) l'unico Old-Rinco
presente, è anche l'unico che ancora conserva la storica bici della fondazione del Club,
la mitica "Marin" blu, utilizzata fin dalla prima uscita in Valle di Daone (5 luglio 2003 ...)


Il Camoscio della Sila esibisce le forme mentre fa il vigile in spiaggia


Noi, però, preferiamo tutt'altre forme !


Beh, tipi da spiaggia, è ora di ripartire ...


Lasciamo il bagnasciuga


Ripercorriamo la stradina di accesso alla spiaggia, stretta fra due bagni


I piedi affondano nella sabbia, 'na faticaccia!


Abbiamo sudato più in questi 100 metri sulla sabbia che in tutti gli altri 54 km !


Arriviamo sul Lungomare Adriatico


Qui imbocchiamo la pista ciclabile che costeggia tutto il lungomare


L'ambiente è quello tipico dei lungomare, con le palme, i locali sulla spiaggia ...


La lunga e colorata colonna sfila per Sottomarina


Un percorso realizzato al posto dei parcheggi, con gioia (immaginiamo) dei bagnanti ...


Arrivati all'altezza dell'asse Viale Veneto-Via Roma, svoltiamo verso il centro


Sul ponte che collega Sottomarina con l'Isola dell'Unione


L'isola (artificiale) unisce - da qui il suo nome - Sottomarina con Chioggia


In attesa che arrivi tutto il gruppo


Intanto ci si gode il sole e l'aria di mare


Imbocchiamo la ciclabile che percorre tutto il bordo dell'isola


Nella laguna c'è calma piatta


Il Camoscio della Sil... anzi, dell'Adriatico!


Passiamo dietro allo stadio dove gioca la Clodiense, la squadra di Chioggia


Siamo in vista della città vecchia


Arriviamo all'altro tratto di ponte, che dall'Isola dell'Unione porta a Chioggia vecchia


Sul ponte. Chioggia, arriviamo ...

 


4. Chioggia, la "piccola Venezia"


Il canale San Domenico, dove vengono ormeggiati i pescherecci


Si inizia il tour da Fondamenta San Domenico, che costeggia il canale principale


Tante le imbarcazioni ormeggiate. Chioggia vanta una flotta di tutto rispetto, che la colloca
al 2° posto su scala nazionale, con oltre 5.500 tonnellate di stazza lorda (dietro a Mazara)


Il ponte di Calle Santa Croce


La splendida chiesa di San Domenico (XIII sec.)


Si ricompatta il gruppo


Si imbocca la stretta Calle Santa Croce


Arriviamo a Canal Vena, il canale che taglia longitudinalmente in due la città vecchia.
Qui si trova lo splendido Ponte Vigo, in pietra bianca: il più imponente di tutta Chioggia


Si deve salire a piedi, bici in spalla ...


E allora vai con la scalata


I turisti ci osservano incuriositi: le mtb a Chioggia non sono usuali ...


Questo è il GPM di oggi !


Il mondo è fatto a scale: c'è chi scende e c'è chi sale


Dall'altra parte di Canal Vena si arriva in Piazzetta Vigo


Questa era la porta di accesso a Chioggia per chi arrivava dal mare


La colonna con il Leone di San Marco accoglieva i visitatori


Corso del Popolo, la via principale della città vecchia


Uno dei tanti eleganti palazzi che si affacciano sul corso


Ci addentriamo nell'affollata via


Non solo palazzi ma anche chiese lungo Corso del Popolo


Il Duomo di Chioggia (cattedrale di S.Maria Assunta, sec. XII)


Altri palazzi "alla veneziana" e la porta S.Maria


Sopra porta S.Maria, punto di accesso da ovest alla città, il leone di San Marco


L'ultimo ponte su Canal Vena


I classici palazzi affacciati sui canali, con le barche ormeggiate


Usciamo da Chioggia vecchia, dopo il breve ma interessante tour ...

 


5. l'uscita da Chioggia


Imbocchiamo il ponte ciclabile a fianco di via Granatieri di Sardegna


Lasciamo l'isola di Chioggia


Si prosegue su Passeggiata Padoan, che costeggia la sponda nord della Laguna del Lusenzo


Siamo sul lato opposto a quello percorso al nostro arrivo a Sottomarina

  
Si pedala godendosi il sole tiepido della primavera e la brezza marina


Costeggiamo anche il quartiere popolare di Borgo San Giovanni


Arriviamo in fondo alla Laguna del Lusenzo


Qui troviamo il ponte che ci porta sull'altro lato del canale


Attraversiamo il ponte, giungendo nuovamente a Sottomarina


Da qui si prosegue - a ritroso - sullo stesso percorso dell'andata


Da Sottomarina ci dirigiamo verso Brondolo


Riprendiamo la ciclabile che costeggia Via Venturini


Si prosegue sul percorso protetto a bordo strada


Le strada sono deserte ...


Arriviamo all'imbocco del sottoBasso ferroviario, dove facciamo una sosta


Imbocchiamo il sentierino che che scende verso la ferrovia


Un single track in città!


Ed ecco il sottoBasso


Si sbuca dal lato opposto della linea ferroviaria


Dopo aver lasciato Chioggia, imbocchiamo la strada provinciale


Il cavalcavia che passa sopra il canale di collegamento fra il Brenta e il mare


All'orizzonte si rivede la laguna


Un'altra sosta per ricompattare le file


Incolonnati a bordo strada, ripercorriamo il tratto che costeggia la laguna


Alla nostra destra, l'area lagunare


Percorriamo un km di provinciale, fino alla loc. Ca' Pasqua


Giunti alla rotonda, svoltiamo sul ponte che attraversa ben 3 fiumi


Qui, infatti, corrono paralleli (da dx) il Brenta, il Bacchiglione ed il Canal Morto (artificiale)


Da qui inizierà il tratto fluviale del nostro tour, lungo gli argini dei corsi d'acqua ...


6. il tratto fluviale


Si parte imboccando lo sterrato fra il Canale Morto (a sx) e il fiume Bacchiglione (a dx)


Il fiume Bacchiglione


Per un bel tratto, i corsi d'acqua procedono praticamente paralleli


E' passato mezzogiorno e il sole picchia alto, come si nota dalle ombre


Bancomat


Procediamo verso nord


Ogni tanto si incontra qualche canneto, tipico degli ambienti fluviali


Mara


I campi perfettamente arati e pronti per la semina


Arriviamo in loc. Ca' Bianca, dove c'è il ponte sul Bacchiglione


Qui si attraversa il fiume e si passa sulla sponda opposta


Il fiume scorre placido sotto di noi


Uno ad uno, tutti e 42 i biker del gruppone odierno attraversano il Bacchiglione


Ora si procede sulla sponda sinistra del Bacchiglione


Questo argine è stato asfaltato e si procede più velocemente


Ancora campi pronti per la semina


Si avanza in pieno sole, con una temperatura decisamente piacevole


Big Bobby e il Presidente


Tania


Arriviamo nei pressi di una vecchia cascina abbandonata, dietro al boschetto


Fra gli edifici diroccati, anche una piccola chiesa


Si procede sempre verso nord, ormai nella provincia di Padova


Arriviamo nel punto in cui il Bacchiglione curva verso est, avvicinandosi al Brenta


Lucky Luke nota un sentiero nell'erba, sotto l'argine, e non resiste ...


Eccolo rientrare dopo la scorribanda


Il Bacchiglione


Poco più a nord incontriamo dei campi di colza in fiore


Un vero spettacolo


I campi gialli si susseguono ...


Ci avviciniamo sempre più al fiume Brenta


L'ultimo campo di colza


Si procede sempre in sponda sinistra del Bacchiglione


Germans, di Non Solo Panza, giunto da Firenze


i Presidenti ...


Panzella se la ride sotto i baffi ...


Mascella


La Big Bobby-Family


Incontriamo ance un vigneto, un po' inusuale in mezzo a tanti arativi


Arriviamo ad una grossa idrovora posta fra il Bacchiglione ed il Brenta


Ora si sale verso l'argine del Brenta


Gianca, Capelli d'Argento e Tania


Arriva anche la coda del gruppo


Ecco il Brenta, il 3° corso d'acqua del percorso


Breve sosta per ricompattare le fila, prima di ripartire


Si riparte, costeggiano la sponda destra del Brenta


Ahi ahi ahi ... qui c'è qualcuno che ha bisogno dell'aiutino elettrico :-)


Spectrum e Cristina Sale & Pepe


Arriviamo in loc. Santa Margherita, nel comune di Codevigo


Sosta, prima di passare sulla sponda opposta

 


7. le terre di bonifica


Da Santa Margherita ci dirigiamo verso Passo della Fogolana


Attraversiamo il piccolo paesello, nel comune di Codevigo (PD)


Un meraviglioso glicine in fiore


Panzella sniffa


Raggiungiamo il Canale Novissimo, che segna il confine con le terre di bonifica


Attraversiamo il canale


Il Canale Novissimo (o Taglio Novissimo) risale al 1600 (vedi info)


Ora procediamo in senso opposto, sulla sponda est


La zona (chiaramente agricola) è piena di cascine


Lasciamo l'argine del Canale Novissimo e proseguiamo lungo il Canale Scirocchetto


Queste terre sono state strappate al mare con imponenti lavori di bonifica dei secoli scorsi


Si prosegue verso Fogolàna


Eccoci ai "Casoni della Fogolàna"


Si tratta di una fedele ricostruzione delle antiche case rurali venete


Facciamo una sosta per una breve visita


Carrellata sulle costruzioni del sito


Il tetto, molto spiovente, è realizzato con piccole canne legate fra loro


Un particolare della copertura


Dopo la breve sosta ai "casoni", è ora di ripartire



Si riparte ...


La strada curva verso sud


Si costeggiano i verdi campi della zona di Fogolàna. Siamo ancora nel padovano


I "casoni" visti da sud


Si passa su fondo erboso


La terra scura, molto fertile. Questa zona è nota anche come "Valle Millecampi"


La lunga colonna di Rinco e NSP


Si prosegue seguendo l'argine


Arriviamo all'idrovora, dove terminerà il tratto su erba


Passiamo il canale regolato dall'impianto


La coda del gruppo


Ora si passa su una comoda strada bianca


Una "valle da pesca"


Un'altra bella cascina, purtroppo in stato di abbandono


Costeggiando il canale, si prosegue verso Fogolàna


L'arrivo a Fogolàna


Qui vi sono i depositi delle piccole imbarcazioni da pesca utilizzate nelle "valli"


Da Fogolàna si prosegue, ancora su erba, lungo l'argine che protegge la zona di bonifica


Gli argini sono stati elevati per proteggere dal mare le zone bonificate


Il GPS conferma: stiamo costeggiando il mare


Infatti ...


Visuale dall'alto dell'argine: a sinistra il mare, a destra i campi


Campi verdissimi!


Le decine di biker avanzano sulla strada erbosa fra l'argine e i campi


Ormai mancano circa 5 km all'arrivo ...


Si prosegue fra il mare e le campagne


Big Bobby, dopo lo scambio di bici in famiglia, è finito su una mini-bike :-)


Un campo di asparagi


Un vigneto, a pochi metri dal mare


Arriviamo nella zona della Boschettona


Ancora una visuale dall'argine, con il mare (a sx) e i campi (a dx)


Sfilano i nostri biker


La spiaggia della Boschettona


La zona è molto frequentata


Un pontile, oggi all'asciutto, ma che con l'alta marea si verrà a trovare sopra l'acqua


Da Contrada Boschettona lasciamo il mare e ci dirigiamo verso Valli di Chioggia


Si ritorna su comode strade bianche


Si avanza fra le centinaia di campi


Poco più avanti, si ritorna su asfalto


Imbocchiamo Strada dei Piovini, che segna il ritorno in provincia di Venezia


Passando fra villette e case rurali, procediamo verso Valli


Un lungo rettone


Passiamo in loc. Ca' Rossa


La variopinta compagnia proiettata verso il pranzo ...


Ancora fra campi e canali


Ormai manca poco ...


Altro lungo tratto rettilineo in loc. Ca' Montalbano


Gli ultimi zig-zag ...


Arriviamo al cavalcavia sul Canale Novissimo


Ed ecco il canale, riattraversato qualche km più a sud rispetto al primo passaggio


Scendendo dal cavalcavia ... siamo arrivati!


Eccoci nuovamente, dopo 54 km, nel parcheggio del Ristorante Volpin


Adesso mettiamo via le bici, che è ora di pranzo!


Tania alle prese con lo stretching

 


8. Il pranzo al "Ristorante Volpin"


Il ristorante si trova sulla SS "Romea", a Valli di Chioggia


La bella sala riservata al nostro pranzo


Prendiamo posto a tavola


Per accoglierci tutti e 46, servono due lunghe tavolate


Il brindisi di Panzella e del Presidente, unici due "Old Rinco" presenti oggi


Prosit !


Arriva il primo: tagliatelle agli asparagi e cozze + lasagnetta alla granseola


E allora, via con le danze ...


"Vuoi una forchettata?"

  
 
Che ganasce !!!


Arriva il secondo: filetto di branzino alle verdure con polentina grigliata + frittura mista di pesce


I Presidenti ...


Alvaro parte con l'ennesimo "Hip hip hip ..."


L'effetto del bianco frizzantino ....


Chiacchiere ...


Arriva il gelato

 
Vaniglia con ciliegie sciroppate, ricciolo di panna montata e ... menta!


Dopo il caffè, è ora di alzarsi ...


Un po' di relax al sole


Crema solare?


Ci fermiamo un po' nel piazzale davanti al locale


Siamo ai saluti ...


Cartolina dal Ristorante Volpin


Il gruppo dei Non Solo Panza, con arrivi da Cremona, Firenze, Verona e Ferrara

 


9. Il rientro in Trentino


Si sale in pullman ...


Si imbocca la "Romea", direzione nord ...

E come ogni anno, dopo qualche minuto di viaggio ... scatta l'abbiocco !

   
Bancomat e Marisa                                             Camoscio della Sila

    
Max                                                               Taverna

   
GigaBike                                                               Tania

   
Cristina Sale&Pepe                                                Rinco Starr


Mai addormentarsi con i burloni nei paraggi ...


Mascella                                                               Giada

   
Panzella                                                               Laura

   
Lucky Luke                                                       Alessandra


Chi di linguaccia ferisce ...
Dopo la bella mangiata, usciamo a prendere un po' d'aria prima di ripartire


Entriamo in Valsugana ...


Tania si è spostata dall'ultimo al primo sedile, ma il risultato non cambia: ronf ronf ...


L'arrivo a Trento, verso le 19:00


Signori si scende!


Si apre il portellone del carrello porta-bici


Iniziano le operazioni di scarico


Si scaricano le mtb


Una ad una, tutte e bici sono riconsegnate ai proprietari

ANCHE QUESTA E' ANDATA !



Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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