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OTT

PROGRAMMA TREKKING 2016: 7ª USCITA

Festa d'autunno sul M.Creino




       


Disputata questa mattina in Valle di Gresta l'ultima tappa del programma trekking 2016: l'itinerario delle trincee sul Monte Creino. Oltre 30 presenze, per un itinerario soft ma di grande interesse storico, con stupendi (anche se oggi un po' offuscati) panorami sul Garda. Al termine della camminata, nella baita di WikiMau, il consueto ristoro e la castagnata solidale, con raccolta fondi pro-Amatrice.

 


 

i presenti

 

SOCI
 
ospiti
solo pranzo    

 

 

la cronaca

02/07/2016. E' stata disputata oggi in Valle di Gresta l'ultima uscita del programma trekking 2016. Un programma partito con qualche difficoltà e diversi rinvii e spostamenti di date, a causa del maltempo, aperto a inizio maggio con il Giro del Lago di Molveno e la visita ai "Fortini di Napoleone". Poi - a giugno - era stata la volta della mazza di Pichea (durante il "bike & trekking di Ledro), per poi recuperare - a inizio luglio - l'uscita del Corno di Tres, in programma addirittura a maggio e più volte spostata a causa delle bizze del meteo. Fra luglio e settembre, a cadenza mensile, c'è stato invece il "trittico terribile", con 3 uscite tanto belle quanto impegnative: Il Piz Boè, il Monte Redival e Cima Carega. Ed oggi il gran finale ...

Il gruppo, composto oggi da ben 27 trekker (cui si sono aggiunti, per pranzo, altri 5 fra soci e famigliari), è partito alle 9:30 dalla baita di WikiMau, una bella casetta ricavata da un vecchio ricovero per animali, ubicata sulle pendici meridionali del Monte Creino, attorno a quota 870 m. e raggiungibile da Pannone. Da qui è stato imboccato il sentiero delle Gole, che sale nel bosco alternando ripidi strappi a tratti più abbordabili. Dopo aver raggiunto - proprio sotto le pareti verticali del Creino - località Naranch, che dà anche il nome ad un apprezzato agritur ubicato più a valle, ci si è spostati in falsopiano in direzione est, fino a raggiungere una piccola radura in loc. Gole, dove si trova un primo punto panoramico affacciato verso il Lago di Garda.

Dopo la breve sosta il gruppo è ripartito, affrontando un nuovo ripido tratto con fondo sassoso, lungo un sentiero che aggirando da est le pareti del Creino, ha portato fino alle prime fortificazioni austriache, in loc. Gofèl.

Da qui - dopo la visita ai manufatti militari, perfettamente recuperati e restaurati negli anni scorsi - si è proseguito in salita fino a raggiungere le fortificazioni più alte, poste proprio sotto la cresta del Monte Creino, con numerosi camminamenti incassati nel terreno e protetti da spessi muri a secco. L'interessante itinerario storico è proseguito anche in ipogeo, con numerosi locali scavati nel cuore della roccia e aperture verso sud, dove venivano puntati i pezzi d'artiglieria, in direzione delle pendici del Monte Baldo, sull'altro lato della valle, dov'erano invece ubicate le postazioni italiane.

In breve si è quindi raggiunta la cresta del Monte Creino, GPM odierno a quota 1280. Da qui l'itinerario è proseguito nei campi che si trovano sull'altopiano alle spalle della cima, coltivati ad ortaggi: si tratta dei rinomati prodotti biologici della Valle di Gresta. Proseguendo in direzione di Santa Barbara, si è andati ad intercettare la strada che scende sul versante arcense del Creino (ad ovest), per poi proseguire in discesa nel bosco.

Passando sotto le pendici del Monte Brugnolo (la cima "gemella" del Creino, ubicata però più ad ovest della cresta), si è transitati nei pressi di Malga Fiavei, per poi virare nuovamente verso est, ritornando così verso la località Naranch, a poche centinaia di metri da dove si era transitati in salita. Da lì la discesa è proseguita nel vallone che digrada dalla cresta del Creino verso valle, su un sentiero assai ripido e reso insidioso dalle recenti piogge. Sbucati sulla strada asfaltata che porta all'agriturismo, non è rimasto che proseguire per l'ultimo tratto di discesa, arrivando così al punto di partenza, dopo una decina di km di cammino.

Dopo la camminata c'è stato il consueto ristoro, con i Rinco che hanno dato l'assalto ad una sessantina di panini imbottiti, seguito dalla "castagnata solidale", organizzata per raccogliere fondi a sostegno della ricostruzione post-terremoto, in Centro Italia. Il ricavato, assieme a quello che verrà raccolto a dicembre in occasione della Christmas Bike, verrà infatti devoluto a sostegno dell'iniziativa "Adotta un'opera", promossa dal Comune di Amatrice (Rieti).

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Ora l'appuntamento è per SABATO 5 novembre con l'ultima uscita del programma bike 2016: il Taverna-Tour, che quest'anno si  volgerà  in zona Lago di Garda.

 

 

i dati tecnici.

Complessivamente sono stati percorsi poco più di 10 km, mentre il dislivello superato è di circa 500 metri. L'altimetria vede un tratto iniziale di circa 4 km di salita, con alcuni tratti dove la pendenza ha raggiunto il 30%. Dopo aver raggiunto il "panettone" del Monte Creino, c'è un tratto di circa 6 km di discesa, con pendenze decisamente più moderate, che riporta al punto di partenza dopo un percorso ad anello. GPM al Monte Creino (m.1280).

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

le immagini

1. salita al Monte Creino


La partenza è dalla bella casetta di montagna di WikiMau, nei pressi di Pannone


Da qui si gode di uno spettacolare panorama del Lago di Garda


La trentina di trekker presenti oggi, in attesa del via


Verso le 9,30, si parte


Il primo tratto è su un ripido sentiero che sale nel bosco: il sentiero delle Gole


Si sale guadagnando quota metro dopo metro


Dopo questo primo strappo in salita, si incontra un tratto in falsopiano


Percorriamo qualche centinaio di metri pianeggianti


Mara e il Camoscio, seguiti da Giada


Dopo il tratto pianeggiante, riprende la salita, nel bosco variopinto


In un "tunnel vegetale"


Il Sentiero delle Gole è molto frequentato anche come "ippovia"


Poco più avanti, riprende la salita ripida


Si avanza verso loc. Naranch

     
Arriviamo in un faggeto, dove il fogliame è già rosso-arancio


Un vero e proprio spettacolo


Si prosegue in salita, ora più morbida


Arriviamo nei pressi di un enorme masso caduto in tempi lontani e spaccatosi in quattro


Breve sosta per ricompattare il gruppo


Alcuni massi ricoperti da uno spesso strato di muschio


Un carpino con ben 11 tronchi raggruppati in un metro


Incontriamo un nuovo tratto in falsopiano


Attraversiamo un fitto sottobosco


Usciamo in una piccola radura, in loc. Gole


Ai bordi del prato, un enorme faggio dal fogliame colorato


Dalla misura del tronco, deve trattarsi di un esemplare secolare


Ci spostiamo verso il punto panoramico


Un ceppo d'albero tagliato, riutilizzato come base per un tavolo da pic-nic


Sbuchiamo nel punto panoramico


Ci mettiamo a fotografare ...


Spettacolare vista sul Lago di Garda


Anche Maya si gode il panorama


Verso il basso, la tavolozza di colori del bosco


Uno spettacolo che solo l'autunno sa offrire


Laggiù, le nostre macchine


Zoommata sulla foce del Sarca, a Torbole


Le pareti rocciose del versante sud del Creino


Riprendiamo il cammino


Ora c'è un altro tratto di ripida salita


Il terreno è reso scivoloso dalle recenti piogge


Si sale con un zig-zag nel bosco


Ormai abbiamo passato quota 1200 e non manca molto alla cima


In colonna sullo stretto sentiero


Dopo lo strappo, un altro tratto pianeggiante


Incontriamo i primi manufatti militari dell'epoca austro-ungarica


The Doctor in sosta fra le trincee, con il suo samoiedo Akìla


Il Merdatleta Cipollino, che fa il suo esordio stagionale solo al 23 ottobre ...


Si prosegue verso la località Gofèl


Sbuchiamo in un'altra radura


Qui siamo nel punto più ad est dell'itinerario


Da qui si vede Ronco Chienis, il capoluogo della Valle di Gresta


Facciamo una sosta

Le trincee del Monte Creino (1)

Le immagini del primo sito di  trincee che abbiamo incontrato, in località Gofèl

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Riprendiamo il cammino


Le indicazioni per il Monte Creino


Ora il sentiero salirà verso la cresta


Iniziamo l'ultimo breve tratto di salita

Le trincee del Monte Creino (2)

Lungo la salita incontriamo alcuni siti scavati in galleria. Si tratta di ricoveri e non di postazioni armate, non essendo affacciati sul versante. Alcuni erano depositi di materiale, altri erano invece camerate, come si nota dalla presenza del camino della stufa e dei fori quadrati nelle pareti dov'erano ancorate le travi in legno delle brande a castello.

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Dopo le caverne, si sale su vecchi scalinate in pietra


Qui iniziano i camminamenti in trincea della cresta del Monte Creino

Le trincee del Monte Creino (3)

Proprio sotto la cresta del Monte Creino, troviamo il tratto più lungo e ben conservato delle trincee, con centinaia di metri di camminamenti fra i muri a secco. Inoltre, sono visitabili alcune postazioni sotterranee di artiglieria, affacciate verso il Monte Baldo ed il Garda.

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Dopo i camminamenti in trincea, c'è l'ultimo tratto per arrivare in cresta


Le indicazioni per i vari siti lungo il "Sentiero della Pace"


Arriviamo in cresta


Spettacolare panorama (peccato solo per la foschia)


La cima del Creino, un centinaio di metri più in là


Camminando nei prati, ci dirigiamo verso la cima


Attraversiamo un boschetto


Ed ecco la cima. Anche quassù ci sono delle trincee


La croce sulla cima, a quota 1280


Il panorama sui campi sottostanti, da dove siamo partiti

 


I resti dei muri a secco


Le trincee di cresta


Tella in esplorazione ...


In pausa al GPM

 

3. la discesa


Iniziamo la discesa sul lato nord del Creino


da questa parte la montagna scende dolcemente verso il passo di S.Barbara


Anche qui i colori dell'autunno sono meravigliosi


Rinco al pascolo ...


Attraversando i prati, andiamo ad intercettare la stradina per S.Barbara


Raggiunta la stradina, proseguiamo per un tratto su asfalto


La strada attraversa i campi di ortaggi della valle di Gresta

     
Patate e carote sono i prodotti principali, oltre a cavoli e verze


Altre "tavolozze di colori"


Percorriamo un tratto in falsopiano


Arriviamo ad un bivio. A dx si va a S.Barbara, a sx si scende verso Naranch


Noi andiamo a sx, ma invece di seguire la strada, tagliamo per i prati


Sull'erba è più mobido!


E col 4x4 si scende meglio!


Costeggiamo alcuni campi


Patate e carote sono già state raccolte, cavoli e verze non ancora tutti


Un campo di cavolo viola


Dopo il "taglio" nei prati, raggiungiamo nuovamente la strada


Ora proseguiamo sulla strada, sempre in discesa


Dopo un po' finisce l'asfalto (finalmente!) e torniamo su sterrato


Entriamo in un altro "tunnel vegetale", fatto di noccioli


Più a valle la strada ritorna asfaltata


Dopo il tratto nel bosco, usciamo in altri campi più a valle


La caratteristica della valle di Gresta sono tanti appezzamenti, ma di piccole dimensinoi


Arriviamo ad un altro bivio, dove lasciamo la strada asfaltata per scendere su sterrato


La strada (a sx), inizia in corrispondenza di un maso agricolo


Proseguiamo la discesa, ora su fondo sassoso reso scivoloso dalle piogge


Procediamo fra l'alta vegetazione


Si rientra nel bosco


Questo percorso è inserito nel "Sentiero della Pace", ricavato dai vecchi sentieri di guerra


Autunno ...


Più a valle, sotto le pendici del Monte Brugnolo, incontriamo un altro tratto ripido e scivoloso


Qui alcuni tipi di albero hanno già perso tutto il fogliame


Ogni tanto un tratto in falsopiano interrompe la discesa


Al bivio nei presso dell'ex Malga Fiavei


Si prosegue in direzione di Pannone


Ora riprende la discesa


Siamo di nuovo sotto il Naranch, dove si nota la presenza di massi franati in tempi lontani


Altro bivio, altre indicazioni


Proseguiamo verso Pannone, incontrando un ripido tratto con asfalto datato


Dopo il "ripidone", il sentiero spiana nuovamente per un breve tratto


Durante la discesa sono arrivate anche 4 gocce di pioggia, ma solo 4 di numero!


Paola, Andrea e la piccola Teresa


Al bivio per loc. Naranch, dove arriva il sentiero che scende diretto dalle trincee del Creino


Noi proseguiamo la discesa, per l'ultimo tratto nel bosco


Poco più a valle, infatti, arriviamo sulla strada Pannone-Nago


Percorriamo un breve tratto


Anche da qui il panorama non è male!


Ora non rimane che l'ultima rampa fino alla casetta di WikiMau


La 'edificio si trova un centinaio di metri a monte della strada


Salendo, si possono ammirare da vicino i rinomati muri a secco di queste zone


Un sistema, quello dei terrazzamenti, che consente di coltivare terreni molto pendenti


Arriviamo alla base, dopo una decina di km


Il fuoco è già acceso (grazie a Frank e Schiaccianoci). Ora si mangia!

 

4. ristoro in baita 


Ci sistemiamo sui tavoli in giardino


Inizia l'assalto ...


Nel giro di mezzora, spariranno una sessantina di panini imbottiti!


Panino e radler. Poteva mancare?


V.I.P. in azione ...


Eh, ma si difendono anche i non V.I.P. !!!


E c'è chi addirittura va a rovistare nei rifiuti ...


Wikimau e Pina hanno preparato come dessert delle arance immerse in un liquore a base
di vino e spezie. Alla fine rimane il brodo ed è un peccato buttarlo. Chi è che si fa avanti?


Ecco, non c'erano dubbi!

Del resto Cipollino non è affatto nuovo a
queste performance (qui è alla Ciaspolata
by Night del 2010, mentre si scola le
ultime gocce di brulè dalla padella ...)


E questo non è da meno!


Bene, ora sbaracchiamo il tavolo che è ora delle castagne!

 

5. la castagnata solidale 

 

   
Nell'attesa del nostro arrivo, Frank si è tagliato 5 kg di marroni. Due maròni !


Il fuoco è già acceso


E come scoppietta!


Trasferiamo un po' di tizzoni ardenti nello spazio dell'attrezzo cuoci-castagne


Una creazione artigianale, ma efficacie, by Landini & Big Bobby


E vai, 5 kg di castagne in un colpo solo!


Pronte !


E vai ...


Castagne e vino rosso. Accoppiata perfetta!


E così, tra sbuccia e mangia, passa il tempo ...


C'è chi preferisce il tepore del fuoco


E anche questa è andata (alla grande!)


Grazie a tutti e ...
all'anno prossimo !
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