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MAG

PROGRAMMA ORDINARIO MTB 2014: 4ª USCITA

Sui prati del Monte Bondone

 


Disputato oggi sull'Alpe di Trento il primo dei tre "Bike & Trekking" stagionali. Per i biker 4ª uscita del programma 2015, con un giro di 32 km sulle pendici nord-occidentali, dalla conca delle Viote fino a Candriai e ritorno. Per i trekker 2ª uscita dell'anno, con l'ascesa a Cima Palòn (m. 2100).  Dopo le rispettive fatiche, biker e trekker si sono ritrovati in località "Fogolàri" per una bella grigliata. Ora appuntamento a sabato prossimo, con la ColorRun, mentre per la bici se ne riparla a metà giugno con l'appuntamento Rinco Gold.

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i presenti

 

 

SOCI
 
OSPITI            
   

 

la cronaca

30/05/2015. E' stato disputato oggi sul Monte Bondone il primo dei tre "Bike & Trekking" in programma per il 2015. Mentre i trekker hanno affrontato la ripida salita che dalle Viote porta alla Cima Palon, i biker erano attesi da un bel giro che ha abbracciato tutte le pendici nord-occidentali del Monte Bondone, dalle Viote a Candriai, da Malga Brigolina ai Colmi.

Il gruppo - composto da 14 biker e da 7 trekker - si è ritrovato attorno alle 8:15 in loc. Fogolàri, vicino alle ex caserme austriache delle Viote.

I biker hanno inforcato le bici verso le 9:00, imboccando la vecchia strada austriaca che dalle caserme sale verso lo scollinamento con la Valle dell'Adige, dove erano piazzate alcune postazioni di artiglieria inserite nel complesso sistema di difesa della città di Trento, realizzato ad inizio '900 in previsione del primo conflitto mondiale (Festung Trient, la Fortezza di Trento).

Dopo un paio di tornanti (dove si possono ancora vedere i vecchi cippi in pietra rossa con l'indicazione del chilometraggio), si è giunti sulla strada pedemontana che corre praticamente in falsopiano lungo tutta la base del versante occidentale del Palon. Per oltre un km si è quindi pedalato in piano, ammirando dall'alto la conca prativa delle Viote, attraversata tante volte con le ciaspole ai piedi ma mai - fino ad oggi - in mtb !

Una volta arrivati sulla strada asfaltata (la provinciale 85 del Monte Bondone), si ritornati brevemente verso le Viote, utilizzando la ciclopedonale sterrata recentemente realizzata a bordo strada, per poi imboccare sulla destra la strada bianca che d'inverno diventa un'apprezzata pista da sci di fondo e che nella bella stagione solca invece i verdissimi prati della zona, puntellati da migliaia di fiori gialli (tarassaco e botton d'oro).

Pedalando in direzione nord-est (dove si sarebbe visto, se il cielo non fosse stato coperto, lo spettacolo delle Dolomiti di Brenta), si è così arrivati alla pista da sci "Rocce Rosse", attraversata orizzontalmente per poi imboccare un vecchio sentiero che corre parallelo alla strada asfaltata che sale da Trento verso Vason, ma rimanendo più a valle, all'interno del bosco. Superando qualche tratto tecnico, con stretti tornanti e fondo molto sassoso, si è così giunti - poco più a valle - su una strada forestale decisamente più e scorrevole comoda che ha condotto - sempre in discesa - fino a Vaneze.

Da qui si è proseguito su asfalto, ma su stradine secondarie a servizio delle numerose case vacanze costruite nella zona, arrivando così nella località "Prà della Fava". Qui è stato incontrato un altro breve tratto tecnico nel bosco, per poi sbucare a Candriai, proprio all'intersezione fra le strade che salgono da Sardagna e Sopramonte. 

Da Candriai si è proseguito per circa 1 km, sempre in discesa, in direzione di Sopramonte, fino a raggiungere il bivio con la stradina sterrata che porta a Malga Brigolina. Pedalando nel bosco, poco più a valle della strada asfaltata utilizzata dagli autoveicoli, si è così giunti - in leggera salita - nei prati sotto Malga Brigolina. Da qui si è ritornati  sulla strada principale, oltrepassando la malga e proseguendo in salita in direzione di Mezavia. La prima parte dell'ascesa è morbida, su uno sterrato reso compattissimo e veloce dai numerosi passaggi di auto, poi - verso il finale - inizia la salita vera, passando su asfalto, con una temibile rampa conclusiva che porta ai Prati di Mezavia, dove si raggiunge il 20% di pendenza. Qui, nel 2006, durante la gara Rampibike - Trento/Bondone, Panzella si esibì in un incredibile zig-zag, salendo praticamente in orizzontale!


Da Mezavia si è tornati ancora su sterrato, proseguendo la salita in direzione dei Colmi. La bella strada si addentra in un fitto faggeto ed aggira un piccolo rilievo di forma ovoidale, portando fino a dei bellissimi prati, con diversi saliscendi e qualche rampa praticamente in piedi! (dove molti sono scesi a spingere ...) e da lì alla strada che sale al Bondone dalla Valle di Cavedine. Proseguendo su asfalto si è così tornati alle Viote, dove è stata imboccata la strada forestale che taglia la conca in direzione nord-sud, passando prima nella torbiera (zona protetta) e poi nella zona prativa, utilizzata d'inverso per lo sci da fondo. Giunti al termine del vasto pascolo, si è quindi proseguito in discesa, sul versante opposto (quello che guarda verso Garniga), su una bella e veloce strada forestale, perdendo un po' di quota nel bosco. La discesa è terminata sulla strada provinciale che sale da Aldeno verso le Viote.

Da qui si è tornati un'ultima volta su asfalto, per percorrere gli ultimi 2 km di salita, con panorama sulla Valle dell'Adige, fino ad arrivare alle ex caserme ed alla località Fogolari, dove si è chiuso il bell'anello di 32 km.

Dopo le rispettive fatiche, biker e trekker (nel frattempo scesi dal Palon) hanno dato vita ad una bella grigliata sociale, godendosi l'aria fina di montagna ed il tiepido sole che ogni tanto faceva capolino fra e nuvole.   

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Ora l'appuntamento con la prossima uscita ufficiale è fissato per sabato 13 GIUGNO con il Rinco-Gold, ovvero il Giro dei passi di Fassa e Fiemme (Passo San Pellegrino e Passo Valles). Sabato 7, invece, per chi si è iscritto, ci sarà l'appuntamento con la ColorRun a Trento.

 

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi 32 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 900 metri. L'altimetria è assai curiosa, perchè è praticamente l'inverso di quanto accade di solito (ovvero salita fino al GPM e poi discesa, con profilo altimetrico a triangolo). Questa volta, infatti, dopo un breve tratto di salita iniziale, si è cominciato con la discesa, dalle Viote fin sotto Candriai, con alcuni tratti tecnici nel bosco. Poi è iniziata la lunga salita (13 km), che dal bivio lungo la strada per Sopramonte ha condotto fino a Malga Brigolina, Mezavia ed i Colmi, per poi raggiungere le Viote.  Tratto finale in saliscendi nella conca prativa delle Viote, con salita conclusiva sulla strada di Garniga, fino alle ex caserme. GPM sulla strada ai piedi del Palon, m. 1680. 

L'altimetria

La panoramica in 3D

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

 

le immagini

1. tratto Viote - Candriai


Il ritrovo (alle 8:15), in località Fogolàri, alle Viote


Alle 8:30 in punto lasciamo il parcheggio


Percorriamo un breve tratto della strada che scende a Garniga Terme


Alla nostra destra, le vecchie caserme austriache. Qui c'era il comando di zona del M. Bondone


All'altezza delle caserme, si svolta a sinistra imboccando la vecchia strada militare


Come tutte le strade militari, anche questa ha una pendenza davvero modesta


Avanziamo sulla comoda carrareccia, che risale con alcuni tornanti il versante erboso ai piedi del Palon


Piano piano guadagniamo quota


Passaggio ad un tornante


La strada solca i verdissimi prati delle Viote


Gli ultimi della coda vedono i primi nel tratto a monte, dopo il tornante


Lungo la strada si possono ancora trovare i vecchi cippi in pietra, recanti l'indicazione del chilometraggio


Una delle lunghe diagonali fra un tornante e l'altro


L'ultimo tornante


Arriviamo nel tratto pedemontano della strada, che corre alla base del Palon


Ora si procede praticamente in piano


A terra, sulla sinistra, si scorge ancora il vecchio muretto di contenimento della carreggiata


La conca prativa delle Viote


Arriviamo in breve all'incrocio con la strada provinciale 85 del Monte Bondone


Scendiamo per un tratto lungo la nuova ciclopedonale sterrata, realizzata a bordo strada


Una sosta per indossare le giacche a vento, visto che ora inizia la discesa e a 1.600 metri ... fa fresco!


Imbocchiamo la strada che si inoltra nella zona nord delle Viote, d'inverno utilizzata per lo sci nordico


Procediamo per un tratto in leggerissima discesa


Avanziamo in un mare giallo-verde, con i prati pieni di splendidi botton d'oro


Primo piano


Per ora la discesa è molto soft ... il bello arriverà dopo!


Lasciamo correre le nostre MTB sul compatto sterrato


Se il cielo non fosse stato coperto, avremmo visto questo spettacolo ...


Un tratto di bosco, prima di arrivare alla pista da sci "Rocce Rosse"


Si sfreccia fra gli abeti ...


Arriviamo alla pista da sci, che tagliamo in orizzontale


La pista scende dal Palon, appena visibile lassù, in mezzo alle nuvole


Il gruppo mentre attraversa la pista


Appena passata la "Rocce Rosse" si torna nel bosco, in mezzo ai faggi


Più avanti la strada si restringe, diventando un sentiero


Un suggestivo passaggio sotto la roccia


In alcuni punti si scorgono antichi muri di sostegno, a secco


Più a vale inizia il tratto tecnico, con il fondo molto sassoso


Procediamo con cautela, facendo slalom fra i massi


Il Vice-Presidente Rinco Starr concentrato sulla discesa


Passato il tratto tecnico, la strada torna larga e scorrevole

  
E qui torniamo a far correre le bici ...


Si sfreccia sul ghiaino


La presenza di grossi massi è legata ad antichi eventi franosi


Cipollino in "posa plastica"


Big Bobby ...


Il Camoscio della Sila ...


Il Presidente


Passiamo vicino ad una baita in legno


Si tratta del "Bait dei Cazadòri"


Ora il fondo è decisamente più compatto e scorrevole


Cipollino e Rinco Starr


Un enorme masso, che ricorda molto quelli delle Marocche di Dro


Il sentiero costeggia la roccia


La discesa prosegue veloce, ormai manca poco alla fine della strada


Questo primo tratto di sterrato, infatti, termina a Vaneze


Di fronte a noi la strada che sale al Bondone, dedicata a Charlie Gaul


Ora si prosegue su asfalto, ma sulle stradine interne


Un ripido tornante fra le belle villette per le vacanze


La discesa prosegue ripida verso loc. Prà della Fava


I Rinco in curva


Arriviamo in loc. Prà della Fava, sopra Candriai


Qui si ritorna su sterrato


Scendiamo nel bosco


Un altro tecnico, con fondo sassoso


Si scende in un fitto faggeto


Un tratto del sentiero "in trincea", ovvero scavato nel terreno


Il tratto tecnico termina in un bel prato


Un ultimo tratto nel bosco prima di arrivare a Candriai


Ed eccoci arrivati nella più bassa delle località del Bondone, a quota 1000


Imbocchiamo la strada per Sopramonte


Percorriamo circa 1 km, poi la lunga discesa termina ...

 

2. tratto Candriai - giro dei Colmi - Viote


Arrivati al bivio con la sterrata che sale a Maga Brigolina, si fermiamo a togliere le giacche anti-vento


Ora inizia il lungo tratto di salita


Il gruppo procede compatto sulla comoda sterrata


Un tratto rifatto dopo le piogge, con un fastidioso fondo in sassi (pure spigolosi!) non rullati


Si pedala all'ombra anche qui


il Presidente


La salita prosegue, ora con pendenza leggermente più alta


Questo vecchio abbeveratoio ci fa capire che siamo quasi alla malga


Poco dopo, infatti, sbuchiamo nel pascolo della Brigolina


Proseguiamo, ora su erba, in direzione della malga


Una ripida rampa ci porta sulla strada carrozzabile per la malga


Giro e il Merdatleta Big Bobby impegnati sul rampone


Cipollino seguito da Brücke


Dopo il rampone la strada spiana un po'


Passiamo vicino alla Casa del Miele


Un ultimo tratto prima di raggiungere la strada per Malga Brigolina


Raggiunta la strada asfaltata, ci fermiamo un attimo a tirare il fiato


Dopo la breve sosta, proseguiamo in salita verso la malga


Per un breve tratto, si torna sull'asfalto


Arriviamo a Malga Brigolina


Siamo attorno a quota 1.000


Rabbocco delle borracce alla suggestiva fontana ricavata in un tronco


Baciati da un timido sole, riprendiamo il nostro tour


Malga Brigolina


Dopo la malga la strada torna sterrata, anche se molto compatta e scorrevole


In alcuni punti, per via del grande passaggio di veicoli (specie d'inverno, per raggiungere la partenza
della seggiovia "Rocce Rosse"), la strada sembra cementata, da quanto è duro e compatto il terreno


A metà strada fra la Brigolina e Mezavia, la strada si impenna e torna asfaltata


L'ultimo tratto è il più impegnativo, mai sotto il 10%


Il tornante che precede l'ultimo rettilineo ...


Ed ecco il rampone finale verso Mezavia


Briz e Rinco Starr, emuli di Panzella 2006, procedono a zig-zag


Anche Giro si concede delle belle sbandate !


GigaBike, invece, procede tranquillo e diritto !


Barcollo ma non mollo !


Una sosta per tirare il fiato dopo il rampone


Poco dopo si riparte, in direzione dei "Colmi"


Da qui si ritorna su sterrato


Il gruppo si allunga ...

 
Ai Piani di Mezavia troviamo il palo con la selva di cartelli (anche se oggi sono meno) dove il Gaspa, nel
2008, chiese ridendo al Presidente "Ma da che banda el che dovèn nàr?". Ciao Ugo, sempre con noi ...


Riprendiamo a pedalare dopo la sosta Amarcord


Primo piano di Giro, seguito da Big Bobby


Anche qui troviamo qualche tornante


GigaBike impegnato nella salita


Briz e Lucky Luke


Si procede all'ombra della fitta vegetazione


La strada compie il giro attorno ad un rilievo ovoidale: giunti a questo punto si inizia a curvare


Incontriamo un breve tratto di discesa nel bosco


Sfrecciamo sul sentiero, facendo attenzione alle radici sporgenti


Questo tratto è caratterizzato da alcuni saliscendi


Si sbuca in un bel prato, dove si avanza sulla traccia nell'erba


Oltrepassato questo primo prato, si ritorna su strada sterrata


Poco dopo, un altro piccolo pascolo


Si pedala nel verde


Qui la strada concede una tregua, procedendo in falsopiano


Dietro la curva, però, c'è la sorpresa !!!


Una brutta sorpresa, a giudicare dall'espressione di Rinco Starr


I Rinco in cima al rampone


Si riprende a pedalare


Di nuovo in leggera discesa, costeggiando i prati


Un paesaggio davvero rilassante


Si sfreccia sul comodo sterrato, compatto e veloce


Poco dopo, un'altra sorpresa ...


Dopo l'ennesimo rampetta, eccoci sbucare in un prato più ampio


Una solitaria casa vacanze


Il Presidente si ferma in mezzo ad un tappeto di fiori


Arriviamo sulla strada del Bondone, dal lato della Valle di Cavedine


Dobbiamo percorrere un paio di km, per arrivare alle Viote


Passaggio sotto un paramassi


L'asfalto è stato appena rifatto e la strada è un biliardo


Eccoci arrivati alle Viote


Poco dopo il cartello, svoltiamo a destra su una strada bianca


Stiamo seguendo le indicazioni del "Giro delle Viote"


Saliamo leggermente, verso il Biotopo della Torbiera delle Viote


Ecco il bosco dove inizia l'area protetta


Esuberanza giovanile, dopo 13 km di salita ...


"Col piffero che impenno, io ..."


Una sosta all'imbocco della conca prativa delle Viote


Ora sci attende l'attraversamento degli splendidi prati


Pedaliamo circondati da milioni di fiori gialli


Lasciamo la strada per procedere su una traccia nell'erba


Costeggiamo la staccionata di una baita, dove siamo passati diverse volte in notturna, con le ciaspole


Uno spettacolo giallo-verde


Cimo e Brücke mentre spingono la bici in mezzo ai fiori


Raggiungiamo la strada a monte


Ora procediamo sulla sede della pista da fondo


Si pedala in un paesaggio da cartolina


La sagoma conica del Palon (m.2100), dove sono saliti i trekker


Anche qui incontriamo dei divertenti sali-scendi


Scendiamo e risaliamo, scendiamo e risaliamo ...


In mezzo ai fiori ...


Un albero solitario in mezzo ai prati


Un altro scollinamento ...


... e poi di nuovo giù


Arriviamo sul lato opposto delle Viote, dove riprende il bosco


Scendiamo in un tratto fangoso, l'unico incontrato in tutto il tour


Arriviamo al bivio per le ex caserme, ma noi dobbiamo proseguire in discesa, seguendo le indicazioni


Iniziamo a scendere verso Garniga


El Michèta e Brücke


La strada scende e ci fa perdere un po' di quota


Nel frattempo è uscito il sole ...


La bella discesa sterrata termina sul penultimo tornante della strada che sale da Aldeno verso le Viote


Ora c'è un ultimo km e mezzo di salita su asfalto. Nel frattempo compaiono alcune nuvolacce all'orizzonte


Cipollino mentre affronta la salita finale


Il gruppetto di coda


L'ultimo tornante


Ed eccoci per l'ennesima volta alle Viote


Dopo 32 km di su e giù, ritorniamo alle caserme. Adesso andiamo a mangiare ...

 

3. la grigliata alle Viote


Località Fogolàri si chiamo così perchè ...


"g'hè i fogolàri !"


Dopo aver preparato la brace, mettiamo ad arrostire pasta di lugànega, wurstel e pancetta


Che spettacolo !


In attesa di fine cottura ...


Mara mostra gli hamburger vegetali, mentre Big Bobby è di un'altra parrocchia !


La parrocchia del rugànt !


Hot-Dg con pomodorini secchi


Che ganascioni !!!


Evviva, oggi ce l'ho anch'io l'hamburger !!!


Si procede con i bis, i tris ...


Si mette a scaldare anche il pane, per farlo diventare piacevolmente croccante


La temuta pioggia non è arrivate e così trascorriamo una buona oretta in trabquillità


Che faccia da ... birra!


Magna e tasi ...


E alla fine c'è pure la crostata


Saluti !

 


Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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