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GUARDA LA PAGINA DEL
SOPRALLUOGO DEL GIORNO 03/02, |
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OSPITI |
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Rinco Jr. |
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04/02/2012. L'avevano annunciato e lui, dal nord-Europa, è arrivato puntuale! Stiamo parlando del grande freddo - ovviamente - che da ieri mattina è calato sull'Italia, facendo crollare le temperature. Nonostante questo, però, sono stati quasi una trentina i Rinco che sfidando il gelo hanno affrontato la 6ª edizione della "Ciaspolata by Night", la nostra tradizionale camminata al chiaro di luna con racchette da neve, nata nel 2007 grazie all'evento dell'eclissi.
Giornata
fredda, ma non come le quasi "terroristiche" previsioni dei TG
avevano annunciato: -5° alla partenza, attorno alle 16:00, -12° in
quota (attorno ai 1400 m.), ma vento quasi assente, il che ha
impedito la percezione di una temperatura ancora più bassa. Insomma,
è bastato coprirsi con il giusto abbigliamento tecnico (sennò a che
serve una giacca a vento da 200 euro???) e il problema freddo non è
stato più un problema!
Un'edizione, quella del 2012, caratterizzata anche dallo spostamento di sede, dalle Viote del Bondone che avevano ospitato le prime 5 edizioni, alla Valle di Cembra, grazie alla rinnovata disponibilità degli amici Berta e Alfredo (ma anche dei loro familiari, gentilissimi a salire in anticipo per prepararci il minestrone), che ancora una volta (era già successo a settembre 2011 in occasione del Bike & trekking sul Sentiero Europeo E5) ci hanno ospitato nella loro bella baita nei pressi del Passo della Cima. Un ricovero rustico e accogliente, in pietra locale (il porfido, ovviamente) e legno, dove i Rinco Boys hanno fatto una sorta di tuffo nel passato, cenando al lume delle candele, con la stufa a legna a riscaldare l'ambiente, proprio come accadeva un tempo, quando lassù salivano i pastori col bestiame per l'annuale rito dell'alpeggio.
Bello anche il percorso, tutto su comode strade forestali o tagliafuoco, senza alcun pericolo per i partecipanti, con gli alberi ancora imbiancati dalla nevicata di giovedì. La partenza, si diceva, è avvenuta attorno alle 16:00 dal parcheggio di Maso Giovanni, in località Masi Alti di Grumes. Da lì è stata imboccata la comoda strada forestale che porta al Passo della Cima. L'innevamento - nella parte bassa - è assai scarso, complici sì le scarse precipitazioni di questo inverno anomalo, ma anche (e forse, soprattutto!) del quotidiano passaggio di gatto delle nevi, motoslitte, mezzi 4x4 ecc. diretti al Rifugio Potzmauer, che hanno fatto sparire quella poca neve che era caduta. Così le ciaspole - almeno nel primo tratto - sono rimaste attaccate agli zaini.
Giunti al secondo tornante, dove la forestale prosegue dritta risalendo la valle fino al Passo della Cima, i Rinco hanno deviato a destra, imboccando una stradina tagliafuoco che aggira tutto il versante sud della Lasta del Belvedere (quello che si affaccia su Grumes), portando in direzione della Valdonega, una valle parallela a quella appena lasciata. Qui lo spessore della neve era più cospicuo, così la ciaspole hanno finalmente potuto fare il loro mestiere.
La strada - inizialmente in piano - diventa poi in leggera discesa, facendo perdere un po' di quota, fino all'incrocio con il sentiero che sale da Grumes. Da qui riprende la salita, comunque sempre comoda, fino alla vicina intersezione con la strada che risale la Valdonega, in località "Le Pause". Un nome che non poteva passare inosservato, così i Rinco hanno tolto gli zaini dalle spalle e si sono concessi ...una pausa, sgranocchiando qualche snack e bevendo del the caldo.
Ripreso il cammino, nuovamente su strada forestale, si è proseguito in salita fino alla cresta tra Valle di Cembra e Valle dell'Adige (in pratica sopra l'abitato di Salorno), a circa 1420 metri di quota. Qui è stato intercettato il "Sentiero Europeo" (in sigla E5) che dal Lago di Costanza porta fino a Venezia, percorrendo - in questa zona - la cresta spartiacque tra le due valli. Seguendole indicazioni del sentiero E5, in direzione sud, si è proseguito in saliscendi nel bosco, fino ad arrivare alla spianata nei pressi del Rifugio Potzmauer.
Da qui non è rimasto che salire leggermente verso il Passo della Cima, raggiungendo - quando mancavano circa 20 minuti alle 19:00 - il vicino Bait dei Tinoti, dove Big Bobby con Alfredo ed alcuni familiari ci stavano attendendo con il minestrone fumante.
Nella vecchia stalla al piano terra, dove un tempo muggivano le vacche al rientro dal pascolo, ci siamo sistemati su tre lunghi tavoloni, trovando un'accoglienza davvero speciale. Prima un bel the caldo ristoratore, poi un bel piatto di minestrone (anzi, diciamo pure due!), quindi formaggio grana, cioccolata e qualche dolcetto.
Per oltre un'ora siamo rimasti a goderci il bel calduccio della stufa a legna, facendo riposare i muscoli delle gambe e facendo lavorare quelli delle mandibole, poi - quasi a malincuore - abbiamo indossato le giacche e rimesso gli zaini in spalla, per affrontare l'ultimo breve tratto di discesa. L'impatto all'uscita dalla baita, passando dal tepore della stufa ai -12° del prato, è stato qualcosa di più di una sauna finlandese, così ci siamo subito incamminati verso il vicino Passo della Cima (che dista un centinaio di metri dalla baita), per poi buttarci nella discesa lungo la strada forestale che riporta ai Masi Alti di Grumes.
In meno di mezzora è stato quindi raggiunto il parcheggio, concludendo così una bellissima serata e mandando in archivio un'edizione davvero da ricordare della nostra ciaspolata notturna.
Ora l'appuntamento con le ciaspole è tra due settimane (domenica 19 febbraio), quando andrà in scena la 3ª ciaspolata stagionale, sulla Rosta del Bondone. In quell'occasione, essendo in pieno Carnevale, sarà d'obbligo la mascherina. La corsa al personaggio più simpatico è già partita!
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Tracciato ad anello, con una deviazione, per complessivi 10 km e con un dislivello di circa 530 metri. L'altimetria presenta un tratto iniziale di salita (dal parcheggio fino al bivio sul 2° tornante), seguita da un tratto in leggera discesa, sul versante che si affaccia verso il paese di Grumes. Dal bivio per la Valdonega riprende la salita che prosegue costante fino alla cresta con la Val d'Adige (m.1420). Il tratto successivo, lungo il sentiero europeo E5, è in continuo saliscendi nel bosco, fino ad arrivare dopo una discesa alla spianata nei pressi del Passo della Cima e del Rifugio Potzmauer, dove si trova la baita che ci ha ospitato. Il rientro è tutto in discesa lungo la strada forestale che dal Passo della Cima porta ai Masi Alti di Grumes. Altitudine start: m.1020 (Maso Giovanni), GPM sulla cresta con la Val d'Adige (m.1430).
Il ritrovo per la partenza è al parcheggio
di Maso Giovanni, in loc. Masi Alti di Grumes
Cipollino, Camoscio della Sila e Moviola
prima del via
Il gruppo in posa con una location
particolare: una catasta di legname innevato
Il grosso dei viveri è già stato
concentrato in baita il giorno prima, per gli ultimi accessori c'è Big Bob(by)
Attorno alle 16:15 si parte
La forestale per Passo della Cima è assai
battuta, per il continuo passaggio di mezzi
The Doctor con Gaspa
Il gruppo di coda procede con calma
L'uomo Ombra seguito da Brücke
Lungo il cammino troviamo un ruscello
completamente ghiacciato e Cimo ... prova i ramponi
Mano a mano che si sale di quota, il
paesaggio si fa ancora più suggestivo, con gli alberi innevati
Brücke
Il gruppo arriva al 1° tornante
Cipollino in sosta subito dopo la curva
Si riparte, seguendo la comoda strada
forestale
L'arrivo, poco dopo, al 2° tornante: qui
si lascerà la forestale per svoltare a destra nel bosco
L'Uomo Lavico con Annalisa, saliti
addirittura dalla Sicilia
Cipollino e Spectrum si riposano prima di
riprendere il cammino
Si chiacchiera allegramente e il
Merdatleta, da par suo ... tiene banco!
Salutiamo Big Bobby che salirà diretto
alla baita, per aiutare i nostri Supporter nella preparazione della cena
Noi imbocchiamo una strada tagliafuoco che
aggirerà la Lasta del Belvedere, in direzione Valdonega
Con noi, oggi, due splendidi amici a
quattro zampe: Maya (di WikiMau) e Perla (di Cimo e Laura)
Lungo il sentiero troviamo un grosso
blocco di ghiaccio: i ragazzini si mettono in posa
La strada segue in falsopiano,con un
tratto in leggera discesa, il profilo della montagna
Walt e Cimo
L'arrivo a metà del versante, dove la
strada si incrocia con il sentiero che sale ripido da Grumes
Proseguiamo il nostro cammino,mentre
incombe l'oscurità
Poco dopo iniziano a cadere i primi
fiocchi di neve
Arriviamo in località Le Pause, dove la
tagliafuoco si incrocia con la strada della Valdonega
In località Le Pause è d'obbligo ... una
pausa
Anche i cani (che hanno fatto il doppio
dei nostri km, sempre avanti e indietro!) sono d'accordo
Un riccioluto WikiMau si gusta il the,
mentre Moviola si sistema i guanti
Dopo la pausa snack riprendiamo il
cammino, risalendo la Valdonega
Landini avanza ... come un trattore!
Anche in Nonno-Rinco Bancomat, però, non
scherza
Brücke con l'Uomo Lavico
La Luna, quasi piena (il 100% si
raggiungerà martedì), appena velata dalle nuvole alte
Intanto è calato il buio e accendiamo i
faretti frontali
Il Presidente seguito da Ricky
L'arrivo in loc.Valdonega, sulla cresta
spartiacque tra Valle di Cembra e Val d'Adige
Qui facciamo una sosta in attesa che si
ricompatti l'intero gruppo
Yoghi con l'Uomo Ombra
Riprendiamo il cammino, imboccando il
Sentiero Europeo E5 che corre sulla cresta verso il Lago Santo
Quassù la neve ha un discreto spessore
Intanto i fiocchi continuano a cadere
Seguiamo lo stesso sentiero percorso in
MTB ad inizio settembre
Il sentiero ha uno sviluppo ondulato, in
saliscendi nel bosco
Nel tratto finale, c'è la discesa verso la
spianata del Rifugio Potzmauer
Quando manca un quarto d'ora alle 19:00,
imbocchiamo il sentierino che porta al Bait dei Tinoti
Uno splendido falò di annuncia che siamo
arrivati
Togliamo le ciaspole ed entriamo
nell'antica struttura, un tempo adibita all'alpeggio
L'interno della vecchia stalla è davvero
caratteristico, con le pareti in pietra e il solaio in legno
In attesa della cena ...
Preghiere esaudite ?
E allora ci prova pure qualcun'altro
Il Merdatleta Schiaccianoci in posa con la
fascia marrone
Dopo la cena, quando sono quasi le 20:00,
rimettiamo le ciaspole e ci prepariamo al rientro
Raggiungiamo il vicino Passo della Cima e
proseguiamo in discesa sulla strada forestale
Continua a nevicare, anche se i fiocchi
sono sottilissimi
Un nuovo slogan: Rinco
Boys, escursioni per tutte le taglie!
In breve arriviamo al 2° tornante, dove
all'andata abbiamo deviato a destra
A causa del freddo, Antonio esibisce due
guance rosse in perfetto stile Heidi
Proseguiamo la nostra discesa,mentre la
nevicata si fa più copiosa
Spectrum con un sacchetto di rifiuti che
noi portiamo sempre a casa!
Il gruppo nella fase finale della discesa
Ecco spuntare le prime auto, segno che
siamo arrivati al parcheggio
Anche questa fatica è andata
Il Presidente punta la macchina
fotografica verso il cielo ...
... ed ecco la neve che brilla al riflesso del
flash