2ª CIASPOLATA UFFICIALE 2011

 

 

 

 

 

 



 

Che giornata!

Alle Malghe delle Maddalene con un clima quasi primaverile: cielo azzurro e temperatura mite hanno accompagnato la comitiva di 42 ciaspolatori sulle nevi dell'Alta Val di Non, a cavallo tra le province di Trento e Bolzano

06/02/2011. Più che febbraio, sembrava aprile! E' stata davvero una giornata molto mite quella che ha accompagnato i Rinco Boys nella loro 2ª uscita stagionale con le racchette da neve, in Alta Val di Non, con il termometro che ha superato i 10° nelle ore post-meridiane, quando i nostri ciaspolatori si stavano crogiolando al sole di Malga Cloz, subito dopo mangiato.

Un caldo davvero inusuale per questo periodo di stagione, che sta mettendo a dura prova il già esiguo manto nevoso, assottigliato giorno dopo giorno anche alle quote più alte, dove ancora si trova un metro abbondante di spessore.

Erano ben 42 i partecipanti a questo 2º appuntamento stagionale, un numero che ha costretto agli straordinari per preparare i panini, con due griglie all'opera invece che una, a sfornare in sequenza pasta di lugànega, wurstel, hamburger e formaggio tomino.

Davvero molto bello il percorso, privo di difficoltà tecniche e ben esposto al sole, tranne la parte iniziale nel bosco, comunque divertente con un continuo saliscendi. L'anello, di circa 8 km, si sviluppa sul crinale a cavallo tra le Province di Trento e Bolzano, ai piedi della catena delle Maddalene.

La partenza, attorno alle 9:30, è avvenuta dal parcheggio situato poco prima del tunnel che dalla Val di Non conduce in Val d'Ultimo, a circa 1600 metri di quota. Da qui è stata imboccata la comoda strada forestale che sale a Malga Lauregno. Il primo tratto, tutto nel bosco, è caratterizzato da un continuo alternarsi di salite e discese, tanto che si perde un po' di quota rispetto alla partenza. Nella parte finale, invece, la strada sale più decisa e con una serie di tornanti conduce oltre i 1700 metri, fino ad arrivare alla malga, adagiata su un declivio ben esposto a sud, a quota 1780. Il tetto della struttura, una tipica costruzione altoatesina con i balconi e parte delle pareti fatti in legno, è realizzato con le "scandole", le tipiche tegole di larice (molto resinoso e perciò più impermeabile e duraturo).

Dopo una sosta snack, la comitiva è ripartita in direzione nord, puntando verso Passo Castrin. Il tratto successivo di sentiero, molto caratteristico, si sviluppa ancora nel bosco, con un andamento molto nervoso ed ondulato, pieno di curve per seguire le piccole vallette scavate dai ruscelli. Dopo una mezzoretta si è quindi sbucati nell'ampia e soleggiata conca di Prà del Signòr (m. 1785), poco prima di giungere a Passo Castrin (m.1805), un antico valico percorribile solo a piedi che veniva utilizzato per scollinare dalla Val di Non alla Val d'Ultimo e viceversa, prima che negli anni '90 venisse realizzato il tunnel stradale.

Da Passo Castrin (in territorio trentino), passando a fianco dell'omonima malga, il gruppo si è diretto verso ovest, ai piedi dell'imponente piramide innevata del Monte Cornicolo (m.2311). Senza essersene accorti, i ciaspolatori sono tornati in territorio altoatesino, puntando verso il Malghetto di Cloz (o ObereAlm). Da qui in poi si è camminato sempre al sole, attraversando ampi pascoli o rimanendovi comunque ai margini, salendo per altri circa 150 metri, fino ai 1900 circa del Malghetto di Cloz, il punto più alto del nostro itinerario, adagiato sul costone meridionale del Monte Cornicolo.

A questo punto non è rimasto che puntare decisi verso sud, seguendo le tracce nella neve che scendevano nei ripidi prati a fianco dei Rio Casera. Non ci è voluto molto per raggiungere la vicina Malga Cloz (a quota 1730), il cui tetto è sbucato all'improvviso tra alcuni alberi in fondo alla discesa.

Giunti alla malga (che, tra l'altro, è aperta e funziona da agriturismo) i Rinco hanno piantato il loro "campo base", allestendo in quattro e quattr'otto due griglie dove a turno sono stati cotti quasi 90 pezzi tra pasta di lugànega, wurstel, hamburger e formaggio tomino, necessari per imbottire gli oltre ottanta panini con cui sfamare la numerosa truppa presente oggi.

Dopo mangiato il gruppo si è goduto un po' il sole e poi, attorno alle 14,30, ha ripreso il cammino, imboccando la strada forestale che scende verso la provinciale. Ci sono voluti poco più di 10 minuti per coprire il km che separa la solatìa conca di malga Cloz dalla strada asfaltata, dove nel frattempo si erano assiepate decine e decine di automobili. Evidentemente il luogo è molto frequentato, del resto la bellezza dei luoghi e la tranquillità degli itinerari ne fa un posto davvero perfetto per una bella gita in compagnia!

Ora l'appuntamento con le ciaspole è tra due settimane, con la 3ª uscita ufficiale stagionale. Stavolta si andrà in Valle dei Mòcheni, con la Ciaspolata al Rifugio Tonini.

 

IL PERCORSO


(clicca sull'anteprima per vedere la cartina ingrandita)

 

LA PANORAMICA DEL TRACCIATO

 

LE IMMAGINI DELLA GIORNATA


ore 7:00, Trento, area Zuffo: la giornata promette mooooolto bene!


Il punto di partenza nei pressi del parcheggio di tunnel Castrin


I portantini Doctor e Bubu con la slitta carica di materiale


Il Frà ci aspetterà nei prati di Malga Cloz e porterà con sè il necessario per fare il fuoco


Ed eccolo il nostro Supporter pronto per raggiungere la malga dove arriveremo per il pranzo


Vice-Presidente e Presidente dei Rinco Boys prima del via


Un'occhiata alla cartina, non si sa mai!


Al punto di partenza, in attesa che siano tutti pronti


Il Camoscio esibisce una bella calottina stile "7bello". Ma oggi è ciaspole o pallanuoto?


Più regolare Cipollino, con il berrettino d'ordinanza!


Attorno alle 9:30 imbocchiamo la comoda forestale verso Malga Lauregno


La strada è battuta dalle centinaia di escursionisti che si riversano quassù ogni weekend


Anche oggi la Merdatleta Tania esibisce il Viking Style


Dori One e Sharif: ormai la Serenissima si è lanciata anche sulla neve!


Un curioso effetto nella neve, sul bordo della scarpata a destra della strada


La colonna dei Rinco che ha invaso la strada


Alla nostra destra, sull'altro versante della valle, si vede Malga Cloz, dove arriveremo a fine giro


Sopra questo ceppo si possono scorgere i vari strati di neve, frutto di diverse precipitazioni


La strada alterna alcune brevi salite a tratti in discesa, tanto ché perdiamo quota rispetto alla partenza


Una sosta per ricompattare la fila, un po' troppo allungata


Schiaccianoci e Tania: un mix esplosivo, roba da tappi nelle orecchie!


Oggi abbiamo ciaspolatori davvero alla moda!


Riprendiamo il cammino in direzione di Malga Lauregno


Ora la strada sale decisa e recuperiamo subito la quota perduta


Tra gli alberi scorgiamo ora la valle che scende verso sud, con il paesino di Proves


Comincia pure ad apparire qualche timido raggio di sole


La colonna prosegue sulla salita


Sotto Malga Lauregno la strada forestale compie alcuni tornanti


La pendenza, qui, è elevata, tanto che tra un ramo e l'altro della strada c'è un bel dislivello


Il tratto finale prima di sbucare nel piccolo pascolo


Ormai il sole si è alzato sopra gli alberi e ora la temperatura è davvero gradevole


Arriviamo a Malga Lauregno con il cielo ancora leggermente velato


Qui faremo una breve sosta, per consumare qualche snack e bere un po' di the


Lo stile architettonico è il classico altoatesino


Dalle grondaie pendono i ghiaccioli, frutto dello scioglimento della neve sul tetto


Ed eccolo, il tetto, con la caratteristiche tegole in legno di larice: le "scandole"


Dalla malga si gode di un bel panorama verso sud, con in primo piano il paesino di Proves


La spettacolare skyline delle Maddalene innevate


Le abbiamo inaugurate di notte e non si vedeva niente. Oggi, invece, possiamo ammirare le nuove giacche


Yoghi si è forse ritirato in preghiera?


Primo piano di Stàifel. Cogliamo l'occasione per fare gli auguri alla moglie Ombretta,
anche lei nostra socia, in dolce attesa del 2° figlio.


Il riposo del "vecio"


E' ora di andare e Big Bobby ci indica la via (per il bagno!)


Lasciamo Malga Lauregno e proseguiamo il cammino


Imbocchiamo il sentiero per Passo Castrin


Lasciamo il piccolo pascolo di Malga Lauregno per tornare ad addentrarci nel bosco


Il sentiero è un continuo saliscendi e un zig-zag tra le piante


Unico neo: torniamo all'ombra!


La doppia segnaletica: a sx quella in italiano (della SAT), a destra quella in tedesco (dell'AlpenVerein)


Ma i tedeschi camminano più veloci? O sono gli italiani che perdono tempo in chiacchiere?
La domanda sorge spontanea raffrontando le due segnaletiche. In fucsia le indicazioni per
Malga Lauregno/Laureiner Alm  (30 min. in italiano, 20 min. in tedesco), in verde quelle per
il parcheggio/parkplatz sulla SP 139 (15 min. in italiano, 10 min. in tedesco). Boooh !!!

,
Proseguiamo seguendo la traccia nella neve tra gli alberi


Uno dei rari punti soleggiati di questo tratto di percorso


Il nido di un picchio, scavato nel tronco di un abete


La zona è piena di piccoli corsi d'acqua, alcuni dei quali affiorano tra la neve sciolta


La colonna si ferma: che è successo?


Un passaggio sopra un ruscello scoperto rallenta il cammino


Nulla di pericoloso, anzi: un gioco da ragazzi!


Basta scendere con cautela nella valletta ...


... e saltare di là!


Occhio a non fare la spaccata alla Heater Parisi!


Il gruppo diviso sui due versanti della piccola valle


Usciamo dal bosco in località Prà del Signor, un'ampia spianata coperta di neve intatta!


Il paesaggio attorno è davvero spettacolare


Ci incolonniamo seguendo le tracce lasciate dagli escursionisti che ci hanno preceduto


Qualcuno, però, non resiste alla tentazione di attraversare un bel prato di neve fresca


La sottile crosta ancora gelata dopo la notte riflette i raggi solari


La colonna attraversa la zona di Passo Castrin


Proseguiamo verso ovest, con il Monte Cornicolo che svetta davanti a noi


Da Passo Castrin (con l'omonima malga), saliamo verso il sentiero che conduce al Malghetto di Cloz


Camminiamo in diagonale sui declivi ai piedi del Cornicolo


La temperatura è assai gradevole e quasi tutti non indossano i guanti


Intercettato il sentiero proseguiamo la nostra marcia per l'ultimo tratto di salita


Il primo tratto è in mezzo ai prati innevati


Poi incontriamo i pendii meridionali del Monte Cornicolo, tagliati trasversalmente dal sentiero


Il tratto finale del sentiero, prima di uscire nei prati


Luigi il Dotto, con i suoi 66 anni è il decano dei ciaspolatori


Arriviamo al malghetto di Cloz (m.1894), adagiato ai piedi del Monte Cornicolo


Facciamo una sosta prima di scendere verso Malga Cloz


Suggestivo punto di vista dei prati innevati e dei nostri ciaspolatori


Lo scenario merita davvero una sosta


Una bella foto di gruppo nei pascoli sotto il malghetto


Dal Malghetto di Cloz scendiamo tra i prati in direzione sud


Come si nota dalle numerose tracce, anche di sci-alpinisti, è una zona molto frequentata


In fondo alla discesa, tra gli alberi, scorgiamo i tetti di Malga Cloz


La discesa prosegue tra i pascoli, con il Monte Cornicolo alle nostre spalle


Se si è levato il berretto lo Schiaccianoci deva fare proprio caldo!


Ed eccoci arrivati a Malga Cloz


La neve è molla e si sprofonda fino al ginocchio, ma non le mettere la ciaspole Bubu, sono scomode ...


Accendiamo due fuochi sotto altrettante griglie ...


... attendiamo che si faccia un po' di brace e ...


... via, con pasta di lugànega, hamburger, formaggio, wurstel !


La fame non manca ...


In mancanza di un tavolino, il dolce lo affettiamo qui sopra


Ecco che arriva il primo cliente ...


Eccone un altro!


Anche le signore gradiscono


"E mi chi sòn, el pù mona?"


Si brinda ... con la birra


Brücke con il figlio


Basta una tavola di legno per ottenere una comoda panca adagiata sulla neve


"E chi sia alza da qui?"


Quando si dice " Il sole bacia i belli ! "
 

Ed ecco a voi il
Bubu Show !

Un po' di cremina solare ....

 

Adesso mi godo il sole

Però una birretta con questo caldo ci vuole

Ops, mi viene il ruttino!

Oddio mi ribalto, forse ho esagerato?

 


Tania si diverte con la slitta


Dopo la sosta pranzo, riprendiamo il cammino


Una suggestiva immagine del crocifisso in legno che sbuca da dietro la neve


La veduta verso sud, con la Val di Non e il Gruppo di Brenta


Questi ampi pascoli sono meta di ciaspolatori e scialpinisti, come si nota dai segni sulla neve


LasciamoMalga Cloz e imbocchiamo la forestale che scende verso il parcheggio

 

Avete notato l'espressione affaticata del nostro
Vice-Presidente?

Ma èrelo stràc ?

Vediamolo durante
l'escursione ...
 

1. digrigna i denti

 

2. sguardo basso

3. faccia tirata

4. piega la testa di lato

5. Eh sì, me sa che l'era stràc !!!

 


E dopo poco più di 10 minuti di cammino, rieccoci sulla provinciale da dove eravamo partiti questa mattina


Un'altra dimostrazione del detto: "Chi tardi arriva ... male alloggia!" Noi siamo partiti alle 7,30 e abbiamo
messo le macchine  nel parcheggio, quelli che si sono alzati tardi, invece ....


Chiudiamo con queste sculture di ghiaccio lungo la strada, vere opere d'arte della natura

Alla prossima !

  Nuova rubrica!

Che faccia
che fa!

      

Schiaccianoci (1): mi hanno fregato il bicchiere!

 

Schiaccianoci (2): mi è venuto un ascesso!

Spectrum: a chi lo dici!

Presidente (1): uh, uh, uh !

Yoghi: che mal de panza!

Doctor: mmmmmh, che bòn 'sto dolce!

Presidente (2): già, da leccarsi i baffi!

Schaccianoci (3): fischiaaaa!!!

Schiaccianoci (4): che sonno!