3 Rinco alla conquista della Mendola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Big Bobby, il Presidente e l'aspirante Tom Tom hanno scalato il passo che collega l'Alto Adige alla Val di Non.

 

la cronaca

San Michele all'Adige (TN), 01-06-2009. Tre nostri soci hanno dato vita quest'oggi ad una bella quanto impegnativa uscita non ufficiale, scalando il Passo della Mendola (m.1363). Big Bobby, il Presidente e l'aspirante Tom Tom sono partiti attorno alle 8:30 da Grumo di San Michele all'Adige ed hanno imboccato la pista ciclabile lungo il fiume, in direzione nord.

Nonostante il leggero vento contrario, il terzetto è filato via veloce, passando a fianco degli abitati di Salorno, Laghetti, Egna ed Ora. Dopo aver percorso tutta la Bassa Atesina fino ad Ora, lungo il fiume Adige, i tre hanno deviato verso ovest, raggiungendo il Lago di Caldaro, costeggiato sulla sponda est, ai piedi della collina che separa l'Oltradige dalla zona a sud di Bolzano. Oltrepassato il lago si è proseguito sulla pista ciclabile in direzione di Bolzano, che in quel punto comincia a salire decisa per passare dai 200 metri dello specchio d'acqua agli oltre 400 del paese. 

Da Caldaro è stata imboccata la Strada del Vino, in direzione nord, fino ad Appiano, dove - dopo 37 km di riscaldamento (?) - è cominciata la salita verso il Passo della Mendola, lungo la SS 42. Il primo tratto è molto largo e la pendenza non supera il 5%. Dopo circa un km (chissà perchè non è stato posto ad inizio salita!) appare il cartello che segna la distanza di 14 km dal passo.

Tom Tom, dotato di una nuovissima bici in carbonio e di giovanissime gambe, è partito con il suo passo, lasciando il Presidente e Big Bobby ad arrancare sui tornanti. La salita, vuoi per la gamba ancora non al top in questo punto della stagione, vuoi per la stanchezza dell'uscita di sabato in Val di Ledro, vuoi per i 37 km di antipasto serviti prima di cominciare, sembrava davvero non finire mai. Un interminabile conto alla rovescia, fatto seguendo i cartelli del chilometraggio della statale, fino al pannello che segnava gli ultimi 3 km, con 9 tornanti di fila. Qui sono state raccolte le ultime energie e finalmente, stanchi ma soddisfatti, siamo giunti ai 1363 metri del Passo della Mendola, pieno zeppo di moto e di biciclette parcheggiate davanti ai bar e ristornati gremiti di turisti in questo ponte di prima estate.

Dopo una breve sosta ristoratrice, i tre hanno affrontato la lunga discesa nell'alta Val di Non, tra verdi pascoli, stalle e falegnamerie, passando da Ronzone, Cavareno, Romeno, Malgolo, Sanzeno, fino ad arrivare ai 600 metri di Dermulo. Da qui comincia il divieto di transito alle bici sulla strada che scende nella bassa Val di Non verso la piana Rotaliana e Trento, deciso qualche anno fa per motivi di sicurezza dopo che la statale, tra viadotti, doppia corsia e gallerie, è diventata una mezza superstrada. 

Così i nostri hanno preso il treno della Trento-Malè, Big Bobby e Presidente in direzione Trento, Tom Tom in direzione Cles, dove ha raggiunto i parenti. I convogli della ferrovia locale, già da qualche anno, sono dotati di uno speciale comparto con 4 ganci bici ed il sovrapprezzo rispetto al biglietto (o all'abbonamento, se posseduto) è di 1 euro a bici, prescindere dalla tratta.

Comodamente seduti sulle poltroncine dei nuovi treni bianchi e fucsia della Trentino Trasporti, i nostri hanno così raggiunto le rispettive residenze, dove li attendeva un bagno ristoratore in una vasca di Lasonil, per lenire indolenzimenti vari e gambe di legno!

 

i dati tecnici

Per quanto riguarda i dati tecnici, sono stati percorsi 75 km, mentre il dislivello complessivo ha raggiunto i 1.240 metri. L'altimetria è caratterizzata da un lungo tratto di trasferimento pianeggiante, nella parte iniziale, seguito da un saliscendi con alcuni impegnativi strappi per salire dal lago di Caldaro fino al paese. Poi c'è la lunga salita al Passo della Mendola, molto regolare (media 7%), seguita dalla discesa in Val di Non. GPM al Passo della Mendola a quota 1363.  

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le immagini


La partenza, alle 8:30, dalla stazione di Grumo-S.Michele della ferrovia TN-Malè

 
Si imbocca la pista ciclabile in direzione dell'Alto Adige


Il passaggio da Laghetti di Egna


Big Bobby e Tom Tom ad Ora, sul tratto di ciclabile dove passa la Vecia Ferovia


Costeggiamo il Lago di Caldaro


Il Presidente si ferma ad ammirare il paesaggio


Dal lago dobbiamo salire fino al paese, visibile sullo sfondo ai piedi della montagna


Dopo 37 km di strada giungiamo all'attacco della salita per il Passo Mendola


Il primo tratto di strada è ampio e con pendenze dolci (4-5%)


Dopo un km (chissà perchè non all'inizio della salita!) appare il cartello: 14 alla meta


Il lago di Caldaro, da noi costeggiato mezzora prima


Ora la strada è più stretta e le pendenze cominciano ad aumentare leggermente


I tornanti (15 in tutto) sono numerati a crescere (non come sullo Stelvio, dove c'è il conto alla rovescia)


Nonostante sia Pentecoste (festivo in Alto Adige e in tutta l'area tedescofona d'Europa) non c'è moto traffico

 
Il paese di Caldaro visto dai tornanti


Verso nord si intravede anche la città di Bolzano


Nel tratto finale la strada si restringe a poco più d'una corsia ed è molto esposta sulla parete


Il cartello degli ultimi 3 km, con il budello di 9 tornanti consecutivi


Si intravedono le prime case del passo e la stazione d'arrivo della funicolare che sale da Caldaro


L'ultimo tornante: è quasi fatta!


Finalmente, dopo 15 km di salita (e 52 complessivi) ecco il passo della Mendola


Big Bobby, stanco ma soddisfatto per l'impresa compiuta con pochissimo allenamento


Ora è il momento di un breve ristoro

   
Dall'altro lato scendiamo veloci tra i verdi pascoli dell'Alta Val di Non


Alle 14:05 parte il treno da Dermulo: noi siamo puntalissimi!


Ecco le MTB del Presidente e di Big Bobby (Tom Tom ha preso il convoglio per Cles, ndr)
appese nell'apposito scomparto attrezzato su una carrozza del treno


"Questa sì che è una sella comoda"


"Eh sì, l'è proprio comoda". Dopo oltre 5 ore in sella le chiappe sono indolenzite!


Questo sì che è viaggiare comodi!


"Vecio, però no' stà a cavarte le scarpe!"