Sulle (abbondanti!) nevi del M.Bondone è partita la stagione 2009
Una Ciaspolata by Night
da primato (32 partecipanti)
L'attività delle racchette da neve guadagna sempre più consensi:  oltre 30 iscritti alla 3ª edizione della ormai tradizionale camminata in notturna fino ai piedi della Cima Cornetto. In quota è stato piantato il "campo base" (quest'anno rischiarato da alcune torce) e sono stati cucinati oltre 3 litri di minestrone. Il rientro a valle verso le 22,30

  
  

17/01/2009 - E' partita davvero alla grande la stagione 2009 dei Rinco Boys, la 7ª da quando (era l'estate 2003) gli Old-Rinco si lanciarono nella prima storica Vecia Ferovia dela Val de Fiemme, dando così i natali al nostro sodalizio. Da allora - come si suol dire - ne è davvero passata di acqua sotto i ponti, agli iniziali 7 Old-Rinco se ne sono aggiunti oltre 40 e ieri sera ce n'erano ben 32, tra soci e simpatizzanti, a tenere a battesimo l'inizio della nuova annata.

Come ormai accade da due stagioni, la «prima ufficiale» non è stata in bike, ma sulle «ciaspole», un antico strumento nato tra le genti di montagna per esigenze di trasporto durante l'inverno, successivamente divenuto un vero e proprio attrezzo sportivo. Le racchette da neve erano cadute però nell'oblio dopo il boom degli sci e, più recentemente, degli snow-board, ma  negli ultimi anni sono tornate prepotentemente alla ribalta. Certo, gli strumenti di oggi, dal design accattivante, realizzati in plastiche leggere, alluminio o addirittura carbonio, con i chiodi o i ramponi nella parte inferiore, l'attacco snodabile, l'alza-tacco e chi più ne ha più ne metta, non sono che lontani nipoti delle rudimentali «ciaspole» in legno e corda di un tempo che fu, ma il fascino di entrare in un bosco o di risalire un crinale camminando nella neve fresca tra paesaggi fiabeschi è rimasto immutato nel tempo ed è forse questo il segreto della rinascita di questo attrezzo sportivo.

Un fascino che i nostri soci hanno assaporato a pieno ieri notte. Partiti attorno alle 18,30 dal Centro del Fondo delle Viote, camminando incolonnati sotto le stelle con le lucine delle torce frontali ad illuminare la traccia nella neve, hanno attraversato la piana dove si trovano le piste da fondo, camminando sul sentiero riservato ai pedoni, fino alle pendici delle Tre Cime del Bondone (Cornetto, Dosso d'Abramo e Cima Verde).

Da qui è iniziata la salita vera e propria, con il suggestivo percorso che sale a zig-zag tra gli abeti della "Costa dei Cavai", letteralmente sommersi dall'abbondante neve caduta quest'anno. Della vegetazione più bassa non si intravedeva che la forma sotto lo spesso manto bianco, mentre numerose sono le piante che sono state ripiegate dal peso della neve accumulata tra i rami.

Il gruppo è avanzato compatto (l'anno scorso, invece, c'era stata molta più frammentazione: vi siete allenati eh!), raggiungendo in meno di 2 ore la località Ginevèr, una spianata a circa 1.900 metri di quota, poco sotto l'ultimo tratto di sentiero che conduce alla Cima Cornetto, da dove si gode di un'ottima vista sulla sottostante Valle dei Laghi. Qui, appoggiandosi alla parete di una vecchia e solitaria costruzione, è stato allestito il "campo base",  quest'anno rischiarato da alcune torce ad olio.

Subito è stata avviata la batteria di 3 fuochi, con i quali sono stati riscaldati oltre 3 litri di minestrone. Il menu prevedeva addirittura la possibilità di scegliere: minestrone di verdure, per i "tradizionalisti" o minestrone di legumi, per gli "scoreggioni". Inutile dire che questi ultimi, in discesa, sono stati poi relegati nelle ultime posizioni ...

Nell'attesa del minestrone è stato distribuito formaggio grana a cubetti, mentre il Nonno dei Rinco, Taverna, ha deliziato i palati dei presenti con un ottimo nocino casereccio, che filava giù come il rosolio. Poi dagli zaini sono uscite bottiglie di varie forme e misure, con grappa, liquori vari, vino rosso e via, il freddo non si sentiva più! "Ma il palloncino lo fanno anche con le ciaspole?" ha chiesto qualcuno ad un certo punto, in un momento di euforia.

Poi, finalmente, i fornelletti hanno vinto la loro battaglia contro Madre Natura (la temperatura era di qualche grado sottozero) ed è iniziata la distribuzione del minestrone caldo, un vero toccasana in quelle condizioni climatiche.

A seguire è stato riesumato un panettone avanzato dalle ultime festività, distribuito assieme dei cioccolatini e, ovviamente, al nocino dell'Alvaro che ha portato a casa solo la bottiglia vuota!

Dopo aver smontato il "campo base" ed aver ripulito l'area da tutti i rifiuti, è iniziata la discesa che - come l'anno scorso - ha visto una variante rispetto al tracciato dell'andata, deviando a sinistra per la Val d'Eva invece che proseguire per la Costa dei Cavai. Giunti nella piana delle Viote si è quindi tornati sul tracciato dell'andata, rientrando al parcheggio del Centro del Fondo quando erano le 22,30 circa.

Ora l'appuntamento è per la Ciaspolata Mochèna, venerdì 30 gennaio (questa volta in diurna), con l'ascesa sul Dosso di Costalta.

IL PERCORSO

 

LA PANORAMICA (clicca per ingrandire)

 

LE IMMAGINI DELLA SERATA


Problemi in partenza: qualcuno ha bisogno dei meccanici per infilarsi le ciaspole!


Kriminal Bike, Giro e Schiaccianoci del Terminillo attendono il via


"Scusi, la Cassa Rurale?"


Il camoscio della Sila parlotta con l'Avvocato e il Venesiàn


Il Frà, finalmente presente ad una ciaspolata


I Supporter Maurizio e Martèn, alla loro prima esperienza in notturna


La partenza: si deve attraversare la piana delle Viote, in direzione delle Tre CIme


La traccia del sentiero nella neve fresca, caduta nei giorni scorsi


La lunga fila dei Rinco Boys si perde nel buio. Erano ben 32 i presenti a questa 3ª edizione della notturna


I segnavia SAT sbucano dalla neve, alta oltre un metro nella zona delle pista da fondo


Inizia la salita: il Nonno dei Rinco, Taverna, procede grintoso alla faccia del "mezzo secolo abbondante"


La grinta di "Cipollino", che ha viaggiato con una capiente borraccia di "paraflu" al collo


Il sentiero che sale a zig-zag tra gli alberi lungo la Costa dei Cavai


Un momento di sosta durante la salita, per ricompattare la fila che si era sgranata un po' troppo


Il Supporter Martèn, all'esordio assoluto con le ciaspole, sulla salita della Costa dei Cavài


Kriminal Bike avanza sorridente, seguito da Iubi e dal Frà


Le tracce lasciate da un leprotto in cerca di qualche filo d'erba. Auguri!


La vegetazione sommersa dalle abbondanti nevicate di quest'anno


Si avanza tra gli alberi in direzione del Cornetto


Un altro povero albero ripiegato dal peso della neve


Il Gaspa sul sentiero della Costa dei Cavai. Alla sua sx, nel buio, c'è la Val del Merlo. Siamo quasi in cima.


In località Ginèver si pianta il "campo base" rischiarato da alcune fiaccole ad olio


I polmoni sono aperti dopo lo sforzo della salita e questi due che fanno? Fumano una sigaretta?


Al riparo dal vento, dietro un vecchio rudere, si prepara la frugale cena


La batteria di tre fuochi che ha riscaldato oltre 3 litri di minestrone


El Venesiàn, salito dal Friuli, è passato in poche ore dal Golfo di Trieste alle Tre Cime del Bondone!


Il Camoscio della Sila in versione "aspiratutto"


Va ... Lentina, in versione Raissa Gorbaciova


C'è chi magna e c'è chi beve


Finalmente, per ultimi, mangiano anche il Presidente-cuoco e il suo assistente ai fornelli the Doctor


Iubi distribuisce (deformazione professionale?) il panettone


Si brinda con lo squisito nocino portato da Alvaro Taverna


Barbapapà, Bubu e Yoghi, prima della discesa dopo la cena


Verso Londra 2012. Un'immagine molto "tedofora" di Mauro the Doctor, sceso con la fiaccola in mano


Una fase della discesa verso la Val d'Eva, attraversando prati con la neve fresca


Dopo la grande paura, ora possiamo scherzarci su! Ti sarebbe piaciuta un infermiera così al posto del Frà?


Yoghi sembra aver visto un mostro! In realtà, proprio al momento dello scatto, stava scivolando!


Molto tecnico! L'Avvocato scende verso valle con il sacchetto della monnezza in mano!
Se lo vede Reinhold Messner  gli si raddrizzeranno i capelli e pure la barba!


Maurizio e il Vice-Presidente Cecchi Paone


Il Merdatleta Brücke dopo aver fatto un ruzzolone nella neve


Giunti a valle, un gruppetto posa davanti alla tabella segna-via, quasi sommersa dalla neve

Grazie a tutti e ... alla prossima !