18
SET

USCITA RINCOGOLD 2021


   

Anello di Cauria,
E5 e Lago Santo





Disputata oggi, in una bella giornata di fine estate, l'uscita off-limits 2021. Dopo il cambio deciso in corsa (con l'itinerario sull'Altopiano di Asiago rinviato al 2022 per le pessime previsioni meteo), è stato affrontato un altrettanto impegnativo tracciato sulla lunga dorsale montuosa che separa la Valle d'Adige dalla Valle di Cembra, con la dura salita Salorno/Cauria (11 km al 10% di pendenza media) e la traversata in saliscendi sul Sentiero Europeo, fino al Lago Santo.


i presenti

 

SOCI
 

 

la cronaca

San Michele all'Adige (TN), 18/09/2021. E' stata disputata oggi, fra Valle dell'Adige e Valle di cembra, la 17ª uscita classificata "Rinco-Gold", il programma sorto nel 2005 (la prima uscita fu la storica scalata dello Stelvio, ndr), per proporre - una volta l'anno - un itinerario decisamente off-limits, che vada oltre i consueti parametri delle uscite Rinco. La meta in programma era l'Altopiano di Asiago, ma le pessime previsioni meteo e il rischio di fare un viaggio a vuoto hanno costretto ad un cambio in corso, facendo scattare il piano B, ovvero il tour Cauria, Sentiero Euroepo, Lago Santo.

Un piano B che si è rivelato, però, altrettanto tosto ed appagante, con la lunga ed impegnativa salita Salorno/Cauria e la traversata Cauria/Lago Santo, caratterizzata da infiniti saliscendi: al termine del tour l'altimetro ha segnato +1730.

Partenza alle 9,00 da San Michele all'Adige, con temperatura già sui 20°. Imboccata la pista ciclabile lungo il fiume, la "sporca mezza dozzina" (oggi solo 6 biker al via) si è diretta a nord, varcando poco dopo il confine Trentino/Südtirol. Giunti a Salorno, dopo 11 km di pianura buoni per scaldare la gamba, è iniziata la lunga salita (11 km) che conduce alla frazione montana di Cauria (Gfrill), passando per la frazione collinare di Pochi (Buchholz). Quest'ultima è adagiata fra i vigneti, attorno a quota 550 m., mentre Cauria (il cui toponimo è da ricondurre all'allevamento caprino), è immersa nei pascoli sopra quota 1300.

La parte più dura dell'ascesa, con punte del 18%, è certamente nei primi km, fra Salorno e Pochi. Anche il tratto successivo, però, non scherza e pur non raggiungendo più punte elevate oltre il 15%, non concede un attimo di tregua. Alla fine su superano 1100 metri di dislivello in 11 km, con una media secca del 10% !

Giunti a Cauria, dove peraltro termina la strada asfaltata, il tour è proseguito imboccando il sentiero Europeo E5, il lungo cammino che dal lago di Costanza conduce fino a Venezia. Facendo qualche breve tratto a piedi, per via di sassi e radici, e affrontando un continuo saliscendi, il gruppetto ha raggiunto dapprima la località di Valdonega (dove si trova il bivio con la strada che scende a Grumes), quindi il Laghetto del Vedes, biotopo a circa 1530 m. di quota, GPM dell'itinerario.

Proseguendo sulla dorsale si è poi arrivati ad una baita sul cui terrazzo esposto al sole è stato consumato il ristoro, per poi tornare in sella e raggiungere il Passo della Cima, più conosciuto come Potzmauer, dove si trova l'omonimo rifugio. Qui è stata fatta la pausa caffè, per poi riallacciarsi al Sentiero E5 e proseguire, con vista sulla Valle dell'Adige, fino al Passo Zise, dove si incrociano 4 strade: quella che arriva dal Rif. Potzmauer, quella che sale da Faver (loc. Ponciach), quella che arriva dal Passo Sauch (Giovo) e quella che porta al Lago Santo.

Noi abbiamo imboccato quest'ultima, affrontando un nuovo saliscendi nei boschi, per poi giungere al Lago Santo (m.1200), bellissimo specchio d'acqua di forma circolare, incastonato come una gemma fra la fitta boscaglia di abeti e faggi. Dopo aver compiuto il giro del lago, è iniziata la lunga discesa che ha riportato a valle. Primo tratto sulla strada asfaltata che sale da Cembra, poi deviazione per la loc. Maderlina e di nuovo su sterrato, con qualche breve strappo in salita ad interrompere la lunga discesa.

Passando per la Palù Sovina e pedalando su antiche strade, alcune delle quali con l'originale (e ormai sconnessa) pavimentazione in ciottoli di porfido, si è quindi scesi fino a Masen (m.800), piccolo altopiano facente parte del comune sparso di Giovo, dove si trovano un albergo e varie abitazioni, perlopiù seconde case.

Da Masen, dopo aver scollinato al Passo Croce delle Serre, si è scesi alla Pineta di Faedo e da lì a Faedo, dove il paesaggio è cambiato, passando dal bosco ai vigneti. La discesa è quindi proseguita sulla strada San Michele/Faedo, con ampi tornanti lungo la colina vitata e splendida vista sulla Piana Rotaliana.

Il tour si è chiuso dopo 55 km (e 1730 metri di dislivello) con il rientro a San Michele all'Adige.

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi circa 55 km, mentre il dislivello superato è stato di 1730 metri. L'altimetria presenta un primo tratto, di circa 11 km, totalmente pianeggiante (S.Michele/Salorno), seguito da altri 11 km di dura salita (media 10%, con punte 17/18%), da Salorno alla frazione di Cauria. A seguire troviamo 10 km circa di saliscendi (traversata sul sentiero E5, fino al Lago Santo), per concludere con la lunga discesa (intervallata di tanto in tanto da qualche breve cambio di pendenza), fino a San Michele all'Adige . GPM in loc. Vedes (m.1530).

L'altimetria
 

La panoramica in 3D

 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

video

PRIMA PARTE: San Michele-Salorno e la lunga salita per Cauria

PRIMA PARTE: traversata sull'E5 e discesa a San Michele

 

 

le immagini

1. da San Michele a Salorno e la salita di Cauria

 

2. traversata sul Sentiero Europeo E5

 

3. discesa dal Lago Santo a San Michele

 

Complimenti a tutti
e ... alla prossima!