Un
morto al Dòs dei Morti!
Non sappiamo da dove tragga origine il funesto toponimo della vetta
raggiunta dai Rinco nel trekking di maggio. Certo è che "Dosso dei
Morti" (o Dòs dei Morti, in dialetto trentino), non evoca
episodi felici. Due risate, risate, invece, se le sono fatte i soci
presenti all'uscita, durante la sosta in vetta per il ristoro. Come
d'abitudine, il decano dei Rinco - cioè il Dotto - sdraiatosi sul
prato, ha schiacciato la sua immancabile pennichella post-prandiale,
assumendo però una posizione che ricordava molto quelle dei defunti
quando vengono composti nella bara, per l'esposizione nella camera
mortuaria. Immediato è scattato il rituale "Bastard-Inside", con Max
e il Camoscio che hanno inscenato una veglia, con tanto di croce e
preghiera. Certo, la loro faccia con quel sorriso beffardo, come
pure quella di Giuseppe sulla destra, non è affatto la tipica faccia
da funerale, quanto piuttosto una faccia da ... "Amici miei -
atto IV". |