Primo appuntamento, venerdì 10/11/06
La Cantina Rotaliana


L'esordio di "Bici & Bicèri" - la nuova iniziativa dei Rinco Boys a sfondo pedal-enologico (!) - sarà venerdì 10 novembre. La data non è casuale, perchè soltanto 4 giorni prima, il 6 novembre, sarà consentita la vendita del vino novello. E i Rinco Boys hanno voluto cogliere l'occasione di celebrare questo vino giovane e fresco, un po' il simbolo dell'autunno (da non perdere il suo abbinamento con le castagne arrostite !), dedicandogli la prima pedalata del programma marchiato "B & B".

La meta scelta è veramente a due passi da Trento, in quella Piana Rotaliana ubicata tra il torrente Noce e il fiume Adige, che costituisce l'unico territorio pianeggiante di una certa entità dell'intera provincia. Qui, con la visita alla Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, avremo l'occasione di degustare il Teroldego novello (ma non solo!).

L'ITINERARIO IN MTB

Partenza da Trento, strada destra Adige in direzione nord, passaggio dalla località Ischia Podetti, quindi tratto sterrato sotto la Paganella, fino a Zambana Vecchia. Strada destra Noce (inizialmente asfaltata, poi sterrata), passaggio nel biotopo "La Rupe", a sud di Mezzolombardo. Strada sterrata sinistra Noce, pista ciclabile del Teroldego fino a Mezzocorona, quindi rientro verso Mezzolombardo sul sentiero dell'argine destro del fiume Noce. Arrivo a Mezzolombardo.

 ALCUNE IMMAGINI
DEL  PERCORSO


Dopo aver raggiunto Zambana Vecchia lungo la strada sterrata destra Adige, si prosegue verso
 nord lungo le stradine interpoderali che attraversano i vigneti sotto la parete della Paganella


Il tratto su terreno erboso che precede l'ingresso nel biotopo della Rupe


Una tabella segnalatrice che indica l'ingresso nell'area protetta

  
Lasciati temporaneamente i vigneti, si imbocca il sentiero in single-track


Il tracciato prosegue nell'area protetta, situata lungo l'argine del torrente Noce


All'interno del biotopo si incontrano delle postazioni per studiare, senza essere visti,
le varie specie di volatili che vivono e nidificano all'interno dell'area


Il Biotopo della Rupe rappresenta uno degli ultimi esempi di ambiente fluviale dove la mano
 dell'uomo (con argini, deviazioni, rettifiche di percorso, ecc.) non ha ancora colpito


Pedalando si può scorgere il corso d'acqua alla propria destra


La parte conclusiva del sentiero, prima di uscire dall'area protetta


Usciti dal biotopo, si percorre un breve tratto sterrato lungo Noce e si incontra la nuova
pista ciclabile del Teroldego, inaugurata pochi mesi or sono e intitolata proprio al
principe dei vini trentini, tra i cui vigneti si snoda gran parte del suo tracciato


Lungo la pista si trovano delle enormi sagome di bottiglia di Teroldego


Raggiunta Mezzocorona, si passa da un argine all'altro del torrente, attraversando
il moderno ponte della Fosina che unisce idealmente le due comunità del Teroldego


Una foto dal basso dell'avveniristico ponte, con l'immancabile bottiglia stilizzata


Dopo aver attraversato il ponte (visibile sullo sfondo con le sue arcate bianche in acciaio)
si percorre verso Mezzolombardo la strada sterrata sull'argine destro del torrente


La strada viene però abbandonata ben presto, per scendere a fianco del corso d'acqua e
imboccare il sentiero che corre proprio sulla sua riva, parte su erba e parte sterrato


Non mancano i passaggi divertenti, come questo guado di un ruscello


Dopo aver lasciato il sentiero lungo la riva, si risale sulla strada che corre sull'argine


Nella parte finale della pedalata, prima di giungere alla cantina, si attraversa un vigneto


Ecco la Cantina Rotaliana, meta finale della pedalata. Stappate le bottiglie !


Al rientro si imboccherà nuovamente la pista ciclabile del Teroldego, nel suo tratto che
conduce a Grumo (fraz. di San Michele all'Adige), dove si interseca con la ciclabile Adige


La pista ciclabile Adige (sullo sfondo la sagoma del Bondone), che riporterà i Rinco a Trento

 

LA CANTINA DA VISITARE

Nata nel 1931, la Cantina Rotaliana di Mezzolombardo è un interessante realtà sociale, con dei punti di forza nella filiera produttiva che poche Cantine possono vantare. Primo fra tutti, quello di trovarsi nel cuore della Piana Rotaliana, la terra del Teroldego Rotaliano, definita da Cesare Battisti, "il più bel giardino vitato d’Europa". Un gran vino, raffinato e moderno che da solo, rappresenta i due terzi dell’intera produzione della cantina. La Cantina Rotaliana vinifica ogni anno oltre 50.000 quintali d’uva, frutto del lavoro, di oltre trecento vignaioli, che custodiscono gelosamente l’arte della coltivazione nel rispetto della terra ereditata dai propri padri.

 

Dalla vendemmia 2002, l’attività produttiva della Cantina ha lasciato gli storici palazzi ubicati nel centro di Mezzolombardo, per spostarsi nella nuovissima sede posta all’inizio dell’abitato, una sede prestigiosa, non soltanto nell’aspetto architettonico, ma moderna e funzionale per poter garantire una lavorazione sempre più moderna ed efficace, utile per garantire ai clienti consumatori ed ai propri soci la tranquillità di poter ampiamente soddisfare le aspettative e le esigenze di un mercato internazionale sempre più vasto e competitivo.

La Cantina Rotaliana di Mezzolombardo tra innovazione e tradizione rappresenta per il Trentino la casa del Teroldego Rotaliano.
Impossibile attraversare il Campo Rotaliano per recarsi a sciare sul vicinissimo altipiano della Paganella e poi passare qualche giorno in montagna nelle Dolomiti di Brenta, immersi nella natura tra boschi e laghi alpini, senza fermarsi in quel di Mezzolombardo per assaporare il gusto delle sue prestigiose proposte di vini rossi e bianchi.
Il Teroldego Rotaliano è il vino rosso trentino per eccellenza, da sempre i più grandi personaggi, che ne hanno avuto l’occasione, lo hanno decantato per il suo carattere, per la sua corposità ed i suoi profumi particolari che richiamano l’anima della gente trentina.
Un vino decisamente particolare coltivato in quella piana, circondata da monti, che Cesare Battisti definì il più bel giardino vitato d’Europa.
Accoglienti agriturismo, voluti dalla nuova imprenditoria giovanile agricola, sapranno offrirvi le giuste ospitalità.
Non perdete l’occasione, approfittatene per conoscere il Teroldego Rotaliano, il suo territorio e la sua gente, legati assieme da un legame indissolubile.

(Testo e immagini tratte dal sito www.cantinarotaliana.it)

LA SCHEDA DEL VINO

TEROLDEGO ROTALIANO DOC

Il Teroldego Rotaliano è un vitigno autoctono conosciuto fin dall’antichità come “il principe fra i vini trentini”. Il suo habitat ideale è l’area pianeggiante denominata Piana Rotaliana., Il Teroldego Rotaliano DOC si è saputo ritagliare, con le sue qualità, un ruolo di grande prestigio nell’ambito enologico nazionale.

Caratteristiche
del Teroldego Rotaliano DOC

COLORE

rosso scuro, profondo, ricco, vivido con riflessi granati d’intensità serica, intrigante.

PROFUMO

fragranze di frutta matura, intense e variegate, che richiamano mora selvatica, mirtillo e lampone, con il classico, esclusivo sentore di terra, tartufo nero e cuoio, specialmente nelle selezioni di teroldego destinate all’invecchiamento.

GUSTO

fine quanto possente, piacevolezza e concentrazione sono in splendido equilibrio, per una complessa gamma di sapori che richiamano le specifiche fragranze balsamiche di questa varietà, con una struttura solida, compatta e un gusto finale quanto mai appagante.

Temperatura di servizio

16-18 gradi se giovane
18-20 gradi se maturo
 

LINK

SITO WEB
DELLA CANTINA


Cantina Rotaliana Mezzolombardo

SITO WEB
DEI PRODUTTORI
DEL VINO TEROLDEGO

SITO WEB
DELLA STRADA DEL VINO
E DEI SAPORI DELLA PIANA ROTALIANA