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DIC

USCITA NON UFFICIALE

Un capodanno ...
Altissimo !
 


L'anno solare 2016 si è chiuso con uno spettacolare trekking sulla montagna affacciata sul Garda. Altra giornata praticamente primaverile, con sole splendente, cielo azzurro e panorami da urlo.

 


 

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la cronaca

29/12/2016. Per chiudere in bellezza il 2016, in attesa che arrivi finalemnte la neve, sabato 31 dicembre è stato disputato un trekking (non ufficiale) sul Monte Altissimo di Nago, un vero e proprio balcone con spettacolare panorama sul Lago di Garda (ma non solo ...).

Partenza poco prima delle 9:00 da San Giacomo di Brentonico (m.1250), poi via sul sentiero 622, prima nei boschi di faggi, poi in campo aperto nei prati, fino ad arrivare a Malga Campo (m.1635).

Da qui, sempre sul sentiero 622, si è proseguito fino a raggiungere Bocca Paltrane (m.1831), sopra la val del Paròl.

A questo punto, seguendo la cd "Alta Via del Baldo", si è proseguito sul crinale erboso, fino a raggiungere il Rifugio Damiano Chiesa (m.2059) e la cima del Monte Altissimo (m.2080).

Pranzo panoramico in vetta (anche oggi con temperatura praticamente primaverile), poi via in discesa lungo la vecchia mulattiera militare (sentiero 633), raggiungendo il Rifugio Graziani (m.1617).

Da qui si è proseguito in piano sul sentiero 650, che taglia orizzontalmente il versante est dell'Altissimo, per poi scendere a malga Pesna (m.1533) e da lì proseguire su una vecchia strada forestale, fino ad intercettare nuovamente il sentiero 622 percorso all'andata in salita, rientrando così a San Giacomo.

Ora, si spera, il testimone passerà alle ciaspole ...

 

i dati tecnici.

Complessivamente sono stati percorsi poco più di 13 km, mentre il dislivello superato è di circa 900 metri. L'altimetria è a triangolo, ma non speculare, trattandosi di un percorso ad anello. Salita più breve (poco più di 5 km) e quindi più ripida, specie nella prima metà, dove le pendenze hanno superato a tratti il 25%. Più lunga e meno impegnativa la discesa (oltre 7 km), intermezzata da oltre un km praticamente in falsopiano. Solo nel finale, dove si rientra sul sentiero dell'andata, le pendenze si fanno importanti. GPM al Monte Altissimo di Nago (m.2080).

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

le immagini

1. salita


L'alba su Brentonico, prima del via


Si parte con i primi raggi del sole, verso le 9,00


La segnaletica SAT


Dopo un tratto tranquillo nei prati, inizia subito la salita ripida nel bosco


Si sale per una serie di canali, pieni di fogliame


Ginepro


Guadagnando quota, si esce dal bosco e si passa in campo aperto


Il paesaggio, con i suoi colori, sembra autunnale più che invernale


Si osservano le cime del circondario


La salita prosegue ripida, anche nei prati


Bacche di rosa canina (in trentino "stròpacùi")


Formazioni rocciose che evidenziano l'origine sedimentaria


Arriviamo nei pascoli di Malga Campo


Le vasche per abbeverare il bestiame, durante l'alpeggio


Abbiamo già messo in cascina i primi 400 m. di dislivello


I pannelli esplicativi dell'area protetta "Parco Naturale del Baldo"

     
Fiori di cardo secchi


Si prosegue verso Bocca Paltrane


Ora si sale con lunghe diagonali, meno ripide del tratto nel bosco


I prati sono secchissimi, sembra un paesaggio mediorientale!


Alle nostre spalle, la croce di Monte Campo


Arriviamo a Bocca Paltrane


Qui facciamo la sosta di mezza mattina


E ci scappa lo snack ...


Per Mara, snack vuol dire carota!


In cima ad un cucuzzolo c'è un amico che ci osserva


E' un bellissimo esemplare di camoscio


Superata l'iniziale diffidenza, e visto che noi siamo fermi, l'amico si mostra


Il Re degli scalatori


Arriva al tra gente lungo il sentiero e il camoscio osserva attento


Un altro esemplare, poco distante, sta brucando l'erba

      
Con lo zoom si riesce a vedere molto da vicino


Dopo la sosta, si riparte


Ora si sale verso il Monte Altissimo


In lontananza, sopra la coltre di nebbia e smog della Pianura Padana, si vedono gli Appennini


Si cominciano a vedere i primi ruderi risalenti alla Grande Guerra


Il Monte Altissimo, davanti a noi


Verso ovest, l'Adamello con il Carè Alto


Si sale in un seccume desolante


Il contrasto fra il giallo ocra dell'erba secca e l'azzurro intenso del cielo terso


Le ultime fatiche prima della vetta


Stivo e Bondone


Sul crinale incontriamo vecchi baraccamenti militari, ormai diroccati


Queste erano postazioni italiane. Gli austriaci erano attestati a nord, sul crinale del Creino


Edifici di cui è ormai rimasta solo la base dei muri in pietra


Le costruzioni a secco hanno sofferto oltre un secolo di intemperie


Sul panettone che caratterizza la sommità dell'Altissimo


Vista su Rovereto


La desolante vista, stile "Rotoloni Regina", sulle piste della Polsa di Brentonico


Ormai manca poco ...


Ed ecco il Rifugio Damiano Chiesa

 

2. la sosta in vetta


Prima di trovare un posto per il pranzo, facciamo visita alle trincee


Ci sono centinaia di metri di camminamenti scavati nella roccia


Tutta la sommità dell'Altissimo è interessata dalle costruzioni di tipo militare


Le postazioni circolari che ospitavano i pezzi d'artiglieria pesante


Cerchi perfetti realizzati con muretti a secco


La biscia delle trincee che segue il crinale


Osservando il panorama


Il Lago di Ledro


Il Carè Alto


Le Dolomiti di Brenta


Stivo e Bondone. In primo piano, la Val di Gresta


Ci spostiamo verso la parte sud della cima


La chiesetta


Scollinando dall'altro lato della sommità, si vede il lago verso sud


Un dislivello di oltre 2000 metri separa le acque del Garda (m.65) dall'Altissimo (m.2080)


La vista verso ovest, con lo sperone roccioso di Cima Larici e, a dx, la Valle del Ponale


La vista sul Garda Trentino


Verso sud la vista è leggermente offuscata dalla nebbia


Alcuni, per il pranzo, decidono di spostarsi verso il rifugio, altri - invece - optano per il panorama


Panorama e ... radler !


E mentre si mangia, si gusta anche la vista


Riva del Garda


Torbole


Anche oggi, abbigliamento da alta montagna ...


Torniamo verso il rifugio Damiano Chiesa

 

3. la discesa


Iniziamo la discesa sulla vecchia mulattiera militare


Gigi e Valerio, oltre 140 anni in due, ma ancora "sul pezzo"


Ogni tanto facciamo qualche taglio di tornante, per accorciare la strada


I muri di sostegno dei tornanti della vecchia via militare


Un tratto, questo, che mette a dura prova ginocchia e caviglie


Si taglia anche nei pratoni


Si intravede il Rifugio Graziani, lungo la provinciale


Poco sopra il rifugio, imbocchiamo una strada bianca

     
In falsopiano, costeggiamo il versante est dell'Altissimo


Malga Pesna


Arrivati all'altezza della malga, lasciamo la strada bianca per scendere nei pascoli


Seguiamo una via nell'erba, in direzione della malga


Anche questa strada, a valle della precedente, taglia il ripido pendio


Arriviamo alla malga, poco sopra quota 1500


Poco più avanti, intercettiamo il sentiero fatto in salita e riprendiamo la discesa nel bosco


Arriviamo nei prati appena sopra San Giacomo


Dopo 13 km, il giro si conclude

Alla prossima !